SIAPINFORM@05_2016

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Non possiamo accettare che, con argomenti di “distrazione di massa” i quali nulla hanno a che vedere con il nostro lavoro, si continui ad ignorare l’urgenza di far partire il confronto per il rinnovo del contratto di lavoro, oramai fermo al palo da troppo tempo. Anche se può sembrare una petulante ripetizione, siamo strenui difensori della inderogabile necessità di riconoscere la specificità del nostro lavoro, non possiamo utilizzare la categoria “pubblico impiego” come formula che azzera ed annulla la peculiarità del lavoro degli operatori della sicurezza, ai quali è affidato il delicato compito di garantire la fruibilità delle regole democratiche, nel rispetto delle libertà costituzionali. Retorica? affatto, se si pensa che senza le garanzie offerte dal sistema di sicurezza non vi è libertà. D’altro canto non possiamo neanche tacere come continua ad essere disattesa la sentenza della Corte Costituzionale che obbliga lo Stato a non protrarre ulteriormente il blocco dei rinnovi contrattuali. Per quanto riguarda il riordino delle carriere, sono anni che assistiamo a balletti e palleggi pietosi su responsabilità politiche e sindacali, su ipotesi più o meno condivisibili. Oggi, finalmente, anche grazie alle nostre battaglie, abbiamo una legge delega su cui lavorare e crediamo fermamente non si possa tergiversare oltre. A gennaio siamo intervenuti, con determinazione, presso il Vice Capo della Polizia prefetto Piantedosi sostenendo la necessità di un incontro urgente per verificare se il Dipartimento della Pubblica Sicurezza vuole ancora procedere nel riordino delle carriere e su quali linee direttive o modalità, aspetti attraverso i quali tale necessario processo, si dovrà concretizzare. Fautori e sostenitori a tutto campo del confronto costruttivo, siamo convinti che si possa giungere ad un progetto di riordino e riqualificazione funzionale, per i compiti che i poliziotti devono svolgere, ma al contempo vanno ristorate le naturali e spesso mortificate esigenze del personale. Se nuove e più pesanti sfide si sono palesate nel Paese, l’istituzione Polizia deve poter essere messa nelle condizioni migliori per affrontarle e vincerle. Per questi nuovi scenari la Polizia deve poter mettere in campo forze nuove, qualificate e motivata. Per tutte le articolazioni e gli uffici impegnati nel controllo del territorio – Squadra Volante, RPC e UOPI - abbiamo perciò richiesto il riconoscimento di una specifica retribuzione accessoria; il Dipartimento della P.S. ha fornito una prima risposta interlocutoria, propedeutica a successive azioni da parte del SIAP, che saranno finalizzate al riconoscimento della giusta e non più prorogabile adeguata retribuzione. Tutto ciò nell’alveo del file ruoge che il SIAP persegue: il pieno riconoscimento, professionale e retributivo, del nostro lavoro. Nel frattempo prosegue anche il confronto interno; è programmato per il giorno 25 febbraio p.v. la riunione della Direzione Nazionale che, tra gli altri punti all’ordine del giorno, prevede l’approvazione e ratifica del regolamento congressuale e la convocazione e OdG del Congresso Nazionale. I momenti di confronto interno sono momenti di crescita costruttiva per migliorare la nostra azione in favore dei nostri iscritti e della categoria. Buon SIAP a tutti.