SIAP GENOVA: LA TRAGICA ED ASSURDA MORTE DI UNA GIOVANE ACCENDE I RIFLETTORI SULLO SPACCIO STUPEFACENTI A GENOVA E PROVINCIA SOLO IL SIAP CONTINUA A DENUNCIARE CHE NON SI PUÒ COMBATTERE QUESTO FENOMENO SENZA RISORSE.

SIAP GENOVA: LA TRAGICA ED ASSURDA MORTE DI UNA GIOVANE ACCENDE I RIFLETTORI SULLO SPACCIO STUPEFACENTI A GENOVA E PROVINCIA SOLO IL SIAP CONTINUA A DENUNCIARE CHE NON SI PUÒ COMBATTERE QUESTO FENOMENO SENZA RISORSE.

OGNI ESTATE LA NOSTRA PROVINCIA TRABOCCA DI GIOVANI CHE POSSONO ESSERE ATTRATTI DAL "MERCA?TO DELLA DROGA" MA DA VENT'ANNI LA QUESTURA NON OTTIENE NEMMENO UN AGGREGATO PER LA STAGIONE ESTIVA?.? CHIEDEREMO INCONTRO AL PREFETTO.

SIAP GENOVA:


LA TRAGICA ED ASSURDA MORTE DI UNA GIOVANE ACCENDE I RIFLETTORI SULLO SPACCIO STUPEFACENTI A GENOVA E PROVINCIA SOLO IL SIAP CONTINUA A DENUNCIARE CHE NON SI PUÒ COMBATTERE QUESTO FENOMENO SENZA RISORSE. OGNI ESTATE LA NOSTRA PROVINCIA TRABOCCA DI GIOVANI CHE POSSONO ESSERE ATTRATTI DAL "MERCA?TO DELLA DROGA" MA DA VENT'ANNI LA QUESTURA NON OTTIENE NEMMENO UN AGGREGATO PER LA STAGIONE ESTIVA?.?

CHIEDEREMO INCONTRO AL PREFETTO.


Genova, 30 luglio 2017


Dichiarazioni di Roberto Traverso - Segretario Provinciale - Dirigente Nazionale SIAP


La battaglia allo spaccio di stupefacenti a Genova è sempre più difficile.
Collocazione geografica, presenza del porto, infiltrazioni mafiose e territorio difficile da
bonificare, sono i componenti di una miscela esplosiva che giorno dopo giorno sta evidenziando i
suoi effetti dannosi sul tessuto sociale.


La tragica morte di una giovane ragazza per uso di stupefacenti, sta facendo discutere su
tutto il territorio nazionale per un fenomeno dilagante che non si riesce a combattere
efficacemente ma leggiamo con stupore che nessuno si sia ancora posto di chiedersi se le forze
dell'ordine genovesi siano nelle condizioni di poter affrontare in modo adeguato questa piaga.


Ancora una volta solo il SIAP cerca di dar voce ai limiti organizzativi gestionali di una
categoria che, pur lavorando ogni giorno d'iniziativa o a disposizione dell'autorità giudiziaria per
combattere anche questo fenomeno, non può oggettivamente far più di tanto sul fronte della
prevenzione.

Ovviamente sarebbe molto meglio prevenire i reati invece di provare a reprimere chi li ha
commessi, ma tutto questo comporterebbe l'utilizzo di ulteriori risorse che NON CI SONO!
Senza entrare nel merito delle esigue forze messe in campo dai Carabinieri (anche se
bisognerebbe che chi di competenza cominciasse a farlo) sarebbe sufficiente andare ad analizzare
il dato del numero del personale della Squadra Mobile e dei Commissariati PS della provincia
(Tigullio compreso) per comprendere in quali condizioni opera la Polizia di Stato.


La sezione "stupefacenti" della Squadra Mobile supera di poco le 10 unità, mentre per
quanto riguarda il personale dei commissariati (9 in tutto, compresi Chiavari e Rapallo tutti sotto
organico per più del 35-40%) bisogna considerare che lo stesso si occupa di tutta la complessa
attività investigativa di propria competenza territoriale e ovviamente non solo dello spaccio di
stupefacenti.


Occorre riconoscere che immediatamente dopo il suo insediamento, il Questore Bracco si è
attivato chiedendo al Dipartimento della PS quantomeno l'aggregazione estiva di personale, visto
che, a differenza di altre province altamente turistiche e traboccanti di giovani che possono essere
attratti dal "mercato della droga", la questura di Genova, da almeno 20 anni, non ottiene nemmeno
un'unità in aggregazione, dovendo paradossalmente cedere personale ad altre questure.


Per questo, torneremo a chiedere un nuovo incontro al Prefetto per cercare di
sensibilizzare chi rappresenta il Governo a rafforzare da subito gli organici di una questura
sempre più oberata da carichi di lavoro dovuti all'emergenza terrorismo, infiltrazioni mafiose,
gestione del flusso immigratorio e servizio di ordine pubblico.


A tal proposito a breve ricomincerà il campionato di serie A e ancora una volta chiediamo
l'abbattimento del numero dei servizi di ordine pubblico a carico della DIGOS, ufficio che
dovrebbe dedicarsi assiduamente a combattere altri fenomeni malavitosi.


Il Segretario Provinciale

(Dirigente Nazionale SIAP)
Roberto Traverso

 

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