CONVENZIONE TIM: ANCORA TROPPA CONFUSIONE E DISAGI PER I COLLEGHI

CONVENZIONE TIM: ANCORA TROPPA CONFUSIONE E DISAGI PER I COLLEGHI

Lettera alla Segreteria Nazionale

Come noto l'Amministrazione ha recentemente rinnovato la convenzione per l'utilizzo delle
schede TIM destinate ai dipendenti.


Purtroppo, però, quella che si sta verificando è una situazione di enorme confusione.
Innanzitutto la circolare esplicativa del Ministero prevedeva la necessità di inserire sul portale
dedicato l'IBAN ove addebitare i costi della scheda dal 1 Novembre al 31 Dicembre: invece è già
trascorso un mese e il portale non è stato aggiornato, tanto che ancora prevede le vecchie
tariffazioni ed è impossibile inserire l'IBAN per l'addebito.


Da Novembre le telefonate dovevano essere effettuate anteponendo il prefisso 4146, invece, a
oggi ,ancora si riesce telefonare con il vecchio sistema senza prefisso e solo grazie a fonti informali
si è appreso che questo non implica aggravio di costi.
Diversi dipendenti non hanno aderito alla convezione proprio per l’obbligo di questo prefisso,
visto che usano il telefono anche in situazioni operative e di emergenza e questo prefisso risulta
rallentare di molto i tempi di chiamata.


Altro grosso problema riguarda la portabilità delle schede TIM per il personale che non intende
aderire alla convenzione: il Dipartimento si era espresso negativamente in merito a questa
possibilità, ma - contattando gli uffici TIM - si è appreso che per il gestore la portabilità è
perfettamente praticabile a domanda.


La domanda di portabilità, però, deve essere trasmessa dagli uffici amministrativi in quanto le
schede TIM risultano intestate al Dipartimento e non al singolo collega e qui succede che taluni
uffici, cercando di andare incontro alle esigenze del personale trasmettano le pratiche, altri invece si
attengono alle prime disposizioni e rifiutano di trasmettere le richieste di portabilità.
Peraltro tale richiesta di portabilità, nei casi in cui è stata inviata alla TIM, in alcune circostanze è
stata evasa in brevissimo tempo in altri risulta “in attesa” da tempo.
In generale notiamo una grande confusione per tutto quanto attiene le suddette schede: le
comunicazioni disponibili sono dubbie e talvolta confliggenti, le risposte del call center sono
sempre diverse, i colleghi si devono affidare al passaparola.

Appare altresì assurdo che queste non sempre agevoli pratiche non possano essere svolte presso i
moltissimi centri di assistenza Telecom sul territorio, senza gravare sugli uffici di Polizia: questa
convenzione non permette al collega di gestirsi autonomamente nel suo rapporto con la TIM, ma
richiede che personale e strutture d'istituto diano supporto e informazioni a centinaia di poliziotti
che non si riescono a districare per le ragioni sopra citate.


Tutto questo ci pare davvero incredibile, visto che costringe dipendenti della Polizia di Stato a
lavorare per un ente esterno!


Per concludere e riepilogare chiediamo a codesta Segreteria Nazionale di valutare un intervento
in particolare rispetto a questi temi:


- previsione di un’assistenza costante ed efficace per i colleghi su TUTTI gli aspetti inerenti la
convenzione da parte di negozi e centri Telecom per evitare che, in un momento delicatissimo come
quello odierno, uffici e personale di polizia debbano disperdere tempo e risorse a beneficio di enti
privati;
- chiarimenti circa l'aggiornamento del portale per le registrazioni dei dipendenti;
- chiarimenti definitivi circa la portabilità;
- eliminazione del prefisso 4146 continuando con il sistema ancora in uso.
Restiamo a disposizione per contribuire a rafforzare e migliorare la specificità della proposta in
argomento.

Genova, 1 DIcembre 2015


IL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALE
Roberto Traverso