POLIZIA FERROVIARIA GENOVA. SCORTE TRENI VENTIMIGLIA, SENZA PERSONALE E RISORSE ECONOMICHE AGGIUNTIVE, STOP AI PENDOLARI DELLA SICUREZZA.

POLIZIA FERROVIARIA GENOVA. SCORTE TRENI VENTIMIGLIA, SENZA PERSONALE E RISORSE ECONOMICHE AGGIUNTIVE, STOP AI PENDOLARI DELLA SICUREZZA.

        Il recente incontro con la Dirigenza del Compartimento Liguria ha permesso a questa segreteria di evidenziare con fermezza la nostra posizione riguardo alle problematiche emerse durante i servizi di scorta sul treno IC 655.

Avevamo richiesto una soluzione migliorativa del palinsesto organizzativo oramai in atto dal Luglio 2015, rispetto a due punti critici:

  1. ) difficoltà nella consumazione dei pasti, integrazione degli attuali buoni pasto e difficoltà sulle modalità di rimborso di quanto anticipato personalmente dai colleghi impiegati di scorta per consumare un pasto completo.

  1. ) fermo restando l'attuale disponibilità dell'ente ferrovie a fornire alloggio e vitto, quindi non a carico dell'amministrazione, richiesta di applicazione del più favorevole rimborso forfettario di missione in sostituzione delle indennità di scorta della convenzione.

             Queste richieste erano primarie e necessarie per poter migliorare ed incentivare questo servizio per i colleghi, e per sanare l'insolito regime giuridico del servizio originariamente nato aggirando l' A.N.Q. e lo strumento della deroga.

             Infatti, non essendo un servizio su base volontaria, questo costituisce un pericolosissimo precedente, poiché impone ai colleghi di smontare dal quadrante 07.00-13.00 a Ventimiglia, delocalizzando la fine del servizio fuori di due province, a ben 170 km di distanza, (e questo senza l'utilizzo di un reale strumento normativo o sussista alcuna improvvisa ed improrogabile emergenzialità tale da giustificare questa flessibilità imposta ai dipendenti). In tale giornata infatti dalle disposizioni elaborate non sussiste alcun obbligo di permanenza a Ventimiglia, di fatto però, sono sulla carta erogate indennità di scorta che coprono il periodo d'attesa per la scorta di ritorno.

   Dopo tale doverosa premessa, nonostante la sempre manifesta disponibilità di questa O.S., vista la concomitanza dei recenti casi di cronaca e l'atteggiamento dell'amministrazione che non intende accogliere le nostre richieste, e che intende riproporre col medesimo sistema regolamentare ed economico un ulteriore servizio scorta treno da Ventimiglia, richiedendo in questo caso una deroga sul turno notturno, ci vediamo costretti a prendere le distanze da tali proposte, rigettandole in pieno, e formalmente richiedere ufficialmente l'interruzione del servizio di scorta sul treno IC 655.

    Gli eventi di cronaca balzati all'opinione pubblica nell'ultimo mese e mezzo che hanno interessato la linea ferroviaria del ponente, tra Ventimiglia e Bordighera, rafforzano la nostra idea. Infatti gli eventi delittuosi si sono “spostati”, interessando treni regionali n° 2183 e n° 24535, e non più il treno IC n° 655, da mesi sotto scorta, e i cui reports di servizio non evidenziano criticità.

    Pur essendo a conoscenza dell'importanza delle attività di prevenzione sin qui svolte, l'analisi di questo scenario, e di quanto sin qui avvenuto, evidenza la necessità che i problemi debbano essere risolti sul territorio, alla radice. Tali località, per la presenza di più locali notturni, si vedono invase durante le notti dei fine settimana da masse di giovani, ed alcuni di questi, dediti al divertimento “senza regole”, purtroppo dopo la chiusura dei locali, spesso in stato di alterazione psico-fisica, per il viaggio di ritorno prendono d'assalto i treni, vandalizzandoli e/o creando turbative, rappresentando quindi un vero e proprio problema per viaggiatori e addetti ai lavori.

      Il nostro NO a qualsiasi ulteriore deroga e al proseguimento di questo servizio, è la giusta risposta alla tutela dei diritti e delle aspettative economiche dei colleghi e l'evidente critica ad una strategia di prevenzione limitata negli effetti, onerosa sul fronte delle risorse impiegate e miope rispetto al raggiungimento del risultato. Il voler proseguire con queste modalità, oltre a mettere in luce un evidente spreco di risorse dagli Uffici Polfer di Genova Principe e Genova Brignole, distraendo giornalmente ad enormi distanze personale, non fa altro che spostare il problema da un orario all'altro, e da un treno all'altro, questa continua rincorsa alla sicurezza non avrà fine finché non si interverrà con la giusta sinergia e coordinazione delle risorse già presenti sul territorio, puntando alla radice del problema.

        Non dimenticando inoltre che, con l'approssimarsi delle festività natalizie, i due principali uffici Polfer presenti nella città metropolitana di Genova, vedranno l'incremento dei flussi viaggiatori e delle rispettive esigenze di sicurezza, quindi, con l'inverno alle porte, la coperta sarà ancora più corta.

Genova, 03 Novembre 2015

Il Segretario Generale Provinciale

Roberto Traverso