RICORSO SCORRIMENTO GRADUATORIE

RICORSO SCORRIMENTO GRADUATORIE

 ...  “Regolamento recante modalità di accesso alla qualifica iniziale del ruolo dei sovrintendenti della Polizia di Stato”, ci fa ben sperare sul eventuale buon esito dell’iniziative legali SIAP per lo scorrimento delle graduatorie degli idonei non vincitori dei concorsi interni per Vice Sovrintendente.
Difatti, nella nota del Consiglio di Stato – Sezione Consultiva per gli Atti Normativi – si fa espresso riferimento, per la conclusione, alla “… esistenza di ben due graduatorie ancora valide ed efficaci e di una in corso di pubblicazione, per un totale di circa 8.500 idonei …”; altro non sono che le due graduatorie per le quali il SIAP ha studiato, elaborato e messo in campo due ricorsi per i propri iscritti agli atti del Tar Lazio registrati con i seguenti riferimenti: RG 1707/2010 (ricorso per la “declaratoria dello scorrimento della graduatoria di merito del 2 dicembre 2009 nonché per l’annullamento del decreto di rettifica della medesima graduatoria di merito, relativo al concorso interno per esami e titoli a 108 posti, successivamente elevati a 291 posti per Vice Sovrintendenti) e RG 5703/2010 (ricorso per impugnativa del decreto di rettifica alla graduatoria di merito del 7 maggio 2010 relativa al concorso pubblico interno a 108 posti elevati a 291, per Vice Sovrintendenti emesso dal Ministero dell’Interno). Questo ci autorizza a pensare che la nostra posizione iniziale e isolata nella prima ora in cui si affrontava tale problematica, fosse fondata e corretta, sia nell’impostazione generale per gli avanzamenti di carriera degli idonei non vincitori, che nelle richiesta avanzate all’Amministrazione in tutte le sedi di confronto, è noto a tutti che la linea e la posizione del S.I.A.P. in merito allo scorrimento non ha trovato la condivisione di altre OO.SS. che l’hanno fortemente contrastata, ponendoci in una condizione di assoluta minoranza nel confronto “negoziale” con l’Amministrazione, sede naturale in cui risolvere la problematica.
Il Parere espresso del CdS che alleghiamo in copia è la migliore risposta possibile alle critiche inveterate a cui il SIAP è stato sottoposto, dileggiato e additato quale divulgatore di illusioni, ma noi non abbiamo mai ceduto, siamo andati avanti anche per via giudiziaria, pur di tutelare i diritti dei colleghi all’avanzamento di carriera.
Non pecchiamo né di presunzione né di vanagloria se sottolineiamo che siamo stati i primi e, solitari promotori ed artefici di tali iniziative, sia sul piano sindacale, che politico e legale, iniziative bollate da solerti improvvisati sindacalisti dell’ultima ora, come iniziative intese solo a far cassa di tessere, dimenticando che il SIAP è il sindacato della base e non potrà mai dimenticare le legittime aspettative di progressione di carriera dei colleghi del ruolo Agenti e Assistenti, o la sofferenza delle migliaia di Assistenti Capo anziani ( circa 42.000) a partire da quelli con 15 anni di servizio in poi, che legittimamente e giustamente devono avere la possibilità di progredire nella carriera e nei livelli retributivo stipendiali.
La nostra azione è stata coerente e lineare sin dal primo momento; i documenti, i comunicati, gli incontri sia con l’Amministrazione che con esponenti politici e parlamentari che hanno inteso ascoltarci, è tutto reperibile sul nostro sito nel link archivio ultimissime o tramite il motore di ricerca del sito www.siap-polizia.org (a giorni comunque pubblicheremo la cronistoria dettagliata, giusto per richiamare alla memoria le tante battaglie su questo tema).
Non abbiamo richiesto o sostenuto il c.d. mega concorso, poiché, come abbiamo espressamente richiesto, occorreva attendere il parere del Consiglio di Stato al quale la stessa Amministrazione si è rivolta, ma solo dopo i rilievi mossi dal S.I.A.P. e a causa della diversa e contrastante posizione dei sindacati.
Che sia chiaro a tutti: il SIAP non ha mai lavorato per inibire o comprimere i diritti dei colleghi più giovani, ma abbiamo sempre cercato la quadratura del cerchio che salvaguardi i diritti che scaturiscono dalle aliquote riservate dalla legge, sia agli Assistenti Capo che ai colleghi più giovani
La nostra azione legale per lo scorrimento delle graduatorie degli idonei non vincitori dei concorsi interni per Vice Sovrintendente – a cui hanno aderito colleghi nostri iscritti che vivono il diffuso disagio della difficoltà nell’avanzamento di carriera, per l’inadeguatezza di norme superate che disciplinano l’ordinamento del personale e gli avanzamenti di carriera, è pendente presso il Consiglio di Stato, poiché è stato presentato appello avverso la sentenza pronunciata dal TAR Lazio Roma per questioni di ordine procedurale ma non di merito, fiduciosi che la lettura del merito da parte della suprema corte di giustizia amministrativa qual è il Consiglio di Stato possa sanare definitivamente questa complessa e dirimente problematica.

Roma, 20 Settembre 2013

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