BOLLETTINO SINDACALE n. 11 DELL\'8 LUGLIO 2013

BOLLETTINO SINDACALE n. 11 DELL'8 LUGLIO 2013

 Non vi sono segnali di ripresa tali da giustificare nessun tipo di ottimismo sulle inevitabili manifestazioni di piazza, durante le quali i poliziotti continueranno ad essere il bersaglio della protesta. I presagi non mancano: gli scontri di Roma in cui, per fungere da cuscinetto di due opposte manifestazioni, i nostri uomini si sono beccati anche le reprimenda di certa parte della politica più superficiale. Poi vi sono le tensioni nei centri di accoglienza che sono sempre più polveriere a cielo aperto dove lo scontro fisico tra ospiti e polizia è sempre in agguato; le violenze al Cara di Bari ne sono un esempio lampante. E poi non vorremmo rivestire i panni dell’italiano medio lamentoso ma vorremmo che qualcuno si ricordasse che i nostri contratti sono scaduti da quattro anni, che la riforma dei ruoli e delle qualifiche è divenuto un argomento tabù (troppo facile liquidarlo con un semplicistico non ci sono soldi!), che la tutela dei diritti dei poliziotti/cittadini è un segnale di civiltà democratica, gli uomini e le donne definiti servitori dello Stato, sono sempre e comunque presenti, pronti a mettere in campo professionalità, esperienza passione e impegno. Vorremmo il giusto riconoscimento per tutto questo, che il Ministro Alfano si ricordi tra i suoi tanti impegni di partito e di Governo che è comunque il Ministro dell’Interno è non solo per le cerimonie ufficiali, ma anche per discutere e trovare soluzioni dopo adeguato confronto con il Sindacato del Poliziotti.