COMUNICATO… l’avevamo previsto !!!

COMUNICATO… l’avevamo previsto !!!

Quando un paio di mesi fa qualche organizzazione sindacale aveva sottoscritto nei tavoli separati “il patto scellerato” nelle contrattazioni in deroga, dando di fatto carta bianca all’amministrazione per attuare nella turnazione in quinta la doppia mattina anziché il turno mattina/notte, in molti ci additarono come “ i soliti disfattisti”.
Dopo aver informato i dipendenti della Polizia di Frontiera di quanto sarebbe potuto accadere, alcuni rappresentanti si affrettarono a “garantire” ai propri tesserati che per tutta l’estate si sarebbe RIGOROSAMENTE attuato il turno in quinta, tacciandoci di sobillare le masse mentre altri ancora, non potendo negare l’evidenza, tentarono di screditarci asserendo di essere noi stessi tra le sigle firmatarie del “empio accordo” per poi essere gli stessi prontamente ed ampiamente smentiti dai relativi verbali (“carta canta!!!”).
Altri ancora celarono questo accordo dietro le “numerosissime “ (non ci risulta!!!!) richieste dei loro iscritti che richiedevano il “salto notte”, diritto per i pochi che non lo sapessero già previsto (a richiesta del dipendente) dall’Accordo Nazionale Quadro.
Ebbene, dopo aver arginato con non poche difficoltà le centinaia di migliaia di stranieri in partenza dal Porto di Bari alla volta della Grecia, Croazia, Montenegro ed Albania, che avvengono per lo più in serata ed in nottata inoltrata, giunta la fase dei “rientri” ecco attuarsi sistematicamente tra tutto il personale “la doppia mattina programmata”. Come se tutto ciò non bastasse, a numerosi colleghi è stato negato d’ufficio il diritto alla fruizione del riposo settimanale.
In quel patto scellerato, da noi orgogliosamente non sottoscritto, non si faceva nessun cenno alla soppressione del riposo settimanale, anche perché secondo la normativa vigente, si ha diritto alla fruizione, salvo particolari necessità operative. La previsione normativa, quindi, prevede solo in casi eccezionali il diniego al r.s.. Ci chiediamo come O.S., oggi come allora cosa ci sia di eccezionale nel flusso dei passeggeri in transito da e per il porto nella stagione estiva, anche perché l’accordo in deroga sottoscritto da altri già presupponeva una programmazione così come illustrato dall’Amministrazione a giustificazione della nuova tipologia di orario proprio per far fronte a dette esigenze.


Il risultato è quello di una diffusa insoddisfazione tra i dipendenti, costretti alla doppia mattina forzata, intrappolati all’interno dei piccoli box per sei ore di fila, alle prese con decine di “Respingimenti alla Frontiera” e migliaia di persone in coda per ore. Il tutto alla modica temperatura media di 40 °C, con il contorno di odori non proprio gradevoli a causa dell’inefficienza dell’obsoleto impianto di condizionamento della Stazione Marittima; in alternativa sei ore di fila in piedi tra i gas di scarico delle migliaia di auto in coda per guadagnarsi l’uscita dal porto di Bari.
Non di rado inoltre accade sul turno serale che gli stessi operatori sono costretti a prolungarsi per varie ore nel turno notturno, per ultimare gli imbarchi, in quanto le squadre operative della notte vengono sguarnite “d’ufficio” per attuare la doppia mattina, spostamenti necessari a volte per tamponare un piano ferie attuato con troppa fretta e superficialità.
Ebbene, di fronte all’evidenza e di fronte al malumore di molti dipendenti che avevano ricevuto rassicurazioni, malumori che di questi tempi si tramutano in “disdette”, non potendo più negare l’evidenza ecco tentare l’ultima mossa riparatrice : “IL SONDAGGIO”.
Ed ecco gli stessi denigratori, avendo esaurito scusanti ed argomentazioni per celare lo scellerato accordo ed avvicinandosi a grandi passi l’autunno, correre ai ripari ripiegando sulla via della restaurazione al fine di “ARGINARE” la fuga di tessere, promettendo miracoli per metà settembre.
Ed è così che assistiamo a delegati di base con penna e taccuino impegnati a redigere sondaggi, quasi come fossero ordinazioni degne del peggior ristorante, sul desiderio del turno da espletare in futuro, orari d’ufficio compresi.
Ai colleghi, che insulsi non sono, vogliamo solo rammentare che noi siamo il SIAP, SINDACATO NATO DALLA BASE PER LA BASE.
Noi la Base l’ascoltiamo tutto l’anno ed abbiamo imparato con il tempo a fare attività sindacale (E NON ATTIVITA’ PER SCOPI PERSONALI!!!!) tendendo sempre l’orecchio ai malumori ed ai problemi dei nostri colleghi ISCRITTI E NON ISCRITTI.
A chi “è orgoglioso di esserlo” ricordiamo che i nostri sondaggi li effettuiamo prima delle contrattazioni decentrate interpellando tutti i nostri iscritti sull’eventualità dei turni prospettati e non dopo aver sottoscritto un accordo che va tutto a vantaggio dell’Amministrazione che “spreme” i dipendenti al solo fine di salvaguardare la porzione di potere guadagnata in anni – non sempre brillanti – di attività sindacale.
Chiediamo a chi ha sbagliato, sia a programmare che a sottoscrivere l’accordo, di chiedere umilmente scusa a tutti i colleghi in servizio presso il porto per quello che stanno in questo momento subendo, in barba e in violazione a qualsiasi fondamentale norma vigente.
Ciò premesso, delle violazioni e della situazione del porto di Bari sopra riportate, con separata nota è stata interessata la Segreteria Nazionale SIAP.

La segreteria provinciale SIAP