Accertamento infrazioni agli articoli 186 e 187 al Codice della Strada

Accertamento infrazioni agli articoli 186 e 187 al Codice della Strada

Seriate, 8 ottobre 2012 - Richiesta di chiarimenti

 AL SIGNOR DIRIGENTE LA SEZIONE POLSTRADA
= BERGAMO =

e. p.c.

ALLA SEGRETERIA PROVINCIALE S.I.A.P.
= BERGAMO =

OGGETTO: Contestazione delle infrazioni agli artt. 186 e 187 C. di S.- Modalità operative.


Sempre più frequenti sono i casi in cui le pattuglie impiegate nel servizio di vigilanza in ambito autostradale procedono al controllo di veicoli in sosta lungo le piazzole, nelle aree di servizio e nei piazzali dei caselli, i cui conducenti, colti nell’atto di dormire all’interno dell’abitacolo, siano in evidente stato di ebbrezza alcolica o in stato di alterazione psicofisica dovuta all’uso di sostanze stupefacenti.
Tali circostanze, generano spesso dubbi e incertezze negli agenti accertatori per quanto riguarda l’applicazione degli articoli 186 e 187 del Codice della Strada in quanto le norme, non contemplando in alcun modo casistiche del genere, lasciano spazio ad interpretazioni di carattere personale, determinando così modus operandi diversi.
Anche la giurisprudenza spesso si è pronunciata in modi differenti, contribuendo al senso di incertezza degli agenti operanti.
In questo senso, è importante sottolineare come la Corte di Cassazione Sez. Quarta Penale con sentenza del 10.02.2012, n. 5404, avallando l’impugnazione della sentenza del Tribunale di Torino con la quale veniva assolto il conducente in stato di ebbrezza alcolica trovato a dormire a bordo della propria auto ferma in sosta in un’area pubblica, si è espressa nel seguente modo:
“Ai fini del reato di guida in stato di ebbrezza, rientra nella nozione di guida la condotta di chi si trovi all’interno del veicolo (nella specie, in stato di alterazione, nell’atto di dormire con le mani e la testa poste sul volante) quando sia accertato che egli abbia, in precedenza, deliberatamente movimentato il mezzo in area pubblica o quantomeno destinata al pubblico” (Cass. n. 10476/10), ed ancora, che: “In materia di circolazione stradale, deve ritenersi che la “fermata” costituisca una fase della circolazione, talché è del tutto irrilevante, ai fini della contestazione del reato di guida in stato di ebbrezza, se il veicolo condotto dall’imputato risultato positivo all’alcoltest fosse, al momento dell’effettuazione del controllo, fermo ovvero in moto” (Cass. n. 37631/07).
Pertanto questa O.S. chiede alla Signoria Vostra di poter valutare, in via principale, l’ipotesi di porre un quesito alle Procure della Repubblica competenti per i territori attraversati dalla competenza autostradale sulle procedure di attuazione degli art. 186 e 187 Codice della Strada nei casi indicati.
In secondo luogo questa O.S. chiede di poter porre tale quesito alla Direzione Centrale per il Servizio di Polizia Stradale al fine di fornire così delle direttive generali ed un modus operandi comuni a tutti gli Agenti operanti, fatta salvo l’attenta valutazione di ogni singolo caso.


La Segreteria Sezionale