Ipotesi di avvio procedura “concorsuale” per l’assegnazione al C.A.A. di Moena operatori idonei ad acquisire la qualifica di istruttori di sci e di alpinismo Esito incontro

Ipotesi di avvio procedura “concorsuale” per l’assegnazione al C.A.A. di Moena operatori idonei ad acquisire la qualifica di istruttori di sci e di alpinismo Esito incontro

Il giorno 11 giugno si è svolto l'esame congiunto riguardante la bozza d’ipotesi d’avvio di una procedura “concorsuale” per l’assegnazione al C.A.A. di Moena di operatori idonei ad acquisire la qualifica di istruttori di sci e di alpinismo.

La riunione è stata presieduta dal Direttore Centrale per gli Istituti di Istruzione Dott.ssa Maria Luisa Pellizzari, coadiuvato dal Direttore del Servizio Sovrintendenti Assistenti ed Agenti Dott.ssa Tiziana Terribile e dal Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali Dott.ssa Maria De Bartolomeis. La Dott.ssa Pellizzari, nel rappresentare l’efficienza e l’eccellenza del Centro di Moena nel settore alpino, ha espresso la volontà dell’Amministrazione di rinforzare e mantenere l’operatività del personale Istruttore in funzione dei futuri pensionamenti, con l’avvio del sopra menzionato bando.

Il SIAP, nel ribadire che pur non essendo riconosciuto come specialità, il C.A.A. di Moena necessiti di personale con delle conoscenze tecniche e specifiche del settore ha chiesto, in via eccezionale per l’urgenza creatasi e confermata dall’Amministrazione, che detto personale fosse individuato esclusivamente con la movimentazione di personale dalle graduatorie ordinarie  in possesso delle qualifiche esistenti e per le quali l’amministrazione ha già investito per la preparazione avviandolo successivamente al corso di formazione riservato al personale in forza al C.A.A. di Moena. Il SIAP è stata l’unica sigla ad avanzare tale richiesta.

L’Amministrazione, con l’intervento del Direttore del C.A.A. specificava che l’intenzione del bando era di individuare del personale con conoscenze molto più elevate rispetto alle qualifiche specificate pur con la consapevolezza del rischio che questo possa andare deserto. Nel sottolineare quindi i limiti del bando in termini economici e di durata dello stesso, anche e soprattutto con il rischio che si concluda con scarso successo, si chiedeva di elevare  il limite di età previsto per l’accesso e dare quindi la possibilità di partecipazione a quel personale che si troverebbe nuovamente penalizzato. L’Amministrazione si impegnava ad elevare tale limite all’età di 45 anni come alcuni recenti bandi.

Solo il SIAP ha inoltre chiesto con determinazione che il piano di rinforzo del personale ordinario previsto per la fine dell’anno con 2 unità e nel mese di aprile 2020 con 4 unità potesse proseguire con almeno altrettanto personale per sanare le “erronee” movimentazioni passate e far scorrere le graduatorie.

Roma, 11 giugno 2019

La Segreteria Nazionale

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