Grazie!

Grazie!

Bari, 21 febbraio 2011 - SINDACALE

È con questa semplice e nobile parola che apriamo il nostro comunicato per esprimere gratitudine a tutti gli iscritti, ai Quadri Sindacali e ai collaboratori che hanno riposto in Noi la fiducia e la speranza di cambiamento insite nel nostro lavoro quotidiano. È, soprattutto, grazie a LORO che per la prima volta nella storia del sindacalismo di polizia nella provincia di Bari, che il SIAP raggiunge l’ambito traguardo che lo indica (dati ufficiali alla mano) come il sindacato di maggioranza (relativa) di questo capoluogo. Nonostante alcuni meschini tentativi in atto (degni della peggiore tradizione sovietica a cui per tanto tempo alcuni si sono ispirati), finalizzati ad offuscare il clamoroso e (consentitecelo) meritato risultato.
Il risultato del grande lavoro fatto nel 2011 è sotto gli occhi di tutti (anche di chi perde tempo prezioso ad attaccarci, piuttosto che cercare di risolvere i problemi dei poliziotti. Sveglia! Il mondo cambia alla velocità della luce, innovazione e comunicazione la nostra forza).
Quello che raccogliamo è il risultato di un lavoro sinergico tra noi e i colleghi iscritti che ci hanno dimostrato una spiccata sensibilità alle problematiche dell’intera categoria dei poliziotti, consapevoli dell’importanza del valore della sicurezza dei cittadini nella nostra società. Grazie alla vostra stima siamo risultati, quindi, il PRIMO SINDACATO A BARI, un risultato che accogliamo con grandissimo entusiasmo ed emozione e che ci investe di un nuovo senso di responsabilità nei confronti di questo riconoscimento e ci proietta verso una nuova sfida. Per il 2012, infatti, non si intravedono segnali positivi e gli effetti della crisi economica internazionale rischiano di essere ancora più pesanti. Nonostante la presenza di un sistema di ammortizzatori sociali, frutto delle lotte sindacali degli anni scorsi, che riesce, almeno in parte, a ridurre i disagi creati dalla crisi; disagi sociali che compromettono e mettono a rischio la sicurezza sul territorio.
Attraverso il vostro contributo ed ai sacrifici che quotidianamente i poliziotti si sobbarcano (indispensabili per continuare a garantire un'efficiente ed efficace controllo del territorio), ci auguriamo di avervi al nostro fianco sempre più numerosi nella lotta sindacale, affinché il Governo in carica e quelli futuri veramente si interessino alla sicurezza del Paese e di conseguenza al benessere degli operatori di Polizia.
Il SIAP continuerà la propria lotta per difendere i diritti dei lavoratori del comparto sicurezza e per definire delle politiche sociali in favore della persona e della divisa.
Siamo consapevoli, però, che tutto ciò non basta; abbiamo ancora molto da fare per combattere le conseguenze della crisi ma, soprattutto, per convincere chi ci Governa a realizzare una politica che crei nuovi posti di lavoro e dia fiducia, in primis alle nuove generazioni e che, in un panorama sociale via via sempre più complesso, garantisca dignità alle forze dell’ordine e, quindi, sicurezza ai cittadini.
Mentre il nostro Paese si ritrova sempre più apatico e con poca speranza per il futuro, i Poliziotti (in prima fila) continuano ad operare in silenzio e nel rispetto delle regole democratiche, a garantire la sicurezza dei cittadini e per essa a rischiare la vita. Anche quest’anno alcuni diritti fondamentali della categoria sono a rischio, a causa dei mancati impegni del Governo.


La cosa che più ci rattrista è notare i vertici dell’Amministrazione, seppur consapevoli delle problematiche esistenti, frutto di scelte di politica economica degli ultimi Governi (da noi combattuti aspramente, senza alcuna differenza di orientamento politico), che, in realtà, non riducono gli sprechi, ma penalizzano le eccellenze e, soprattutto, iniziano a far vacillare quei sacrosanti diritti, frutto di trent’anni di lotte sindacali.
La denuncia (non falso allarmismo) dei sindacati di Polizia non è esagerata. Ci sono, invece, dati e cifre alla mano, che confermano che la politica non si interessa veramente ai nostri problemi. Si ha l’impressione che si stia lentamente ed in maniera inesorabile, scivolando verso una paralisi del sistema sicurezza. Forse consapevolmente. Ritenendola (la sicurezza) un costo o, peggio, generatrice di costi (il costo delle indagini, il costo dei detenuti, etc.).
Attesa la situazione drammatica (siamo completamene immersi nella crisi), il SIAP ha necessità di trovare subito e senza altre perdite di tempo una soluzione concreta ai problemi delle Forze dell’Ordine. Siamo stanchi di questa politica che si interessa di cose distanti dalla realtà.
Vogliamo fatti e non tollereremo altre chiacchiere. La vostra rabbia e indignazione è anche quella del SIAP, che ribadisce ancora una volta di fronte al disinteresse del Governo che rispetto ai sacrifici e agli impegni richiesti agli uomini e alle donne in uniforme, c'e' la convinzione che da parte dell' esecutivo non vi sia la dovuta attenzione al rischio di collasso del sistema sicurezza e al dovuto riconoscimento della dignità professionale e della specificità del lavoro. Le ''promesse” e i continui impegni assunti dal Governo e dai Ministri, ad oggi non hanno avuto alcun riscontro nei provvedimenti “salva Italia”, tanto che la percezione dello stato di abbandono in cui versano i poliziotti ed il complesso sistema sicurezza del Paese, è altissima.
Se i responsabili attuali del Governo del Paese, non cambieranno l’approccio verso i problemi della categoria, state certi che diremo forte e chiaro alla politica, che da parte dei poliziotti non c'e' più alcuna disponibilità ad assistere muti agli sprechi ed al permanere di privilegi, per nulla intaccati dagli ultimi provvedimenti.
È arrivato il momento di gridare forte quelle che sono le aspettative di tutte le persone perbene di questo Paese. Basta con i furbi che non pagano le tasse (a quando una riforma fiscale che tenga conto di equità e giustizia sociale?); basta a far pagare sempre e soltanto lavoratori e pensionati; basta consentire alle organizzazioni mafiose di controllare il territorio e condizionarne investimenti e sviluppo (in ogni parte d’Italia ormai). Vogliamo un Paese che sia capace di creare sviluppo e lavoro nel pieno rispetto delle regole; un Paese che sia orgoglioso e riconoscente (non solo a parole) alle sue forze dell’ordine. Lottiamo per un’Italia più sicura e più giusta.
Un’ultima notazione. Con il raggiungimento di questo primo traguardo, la nostra attività sindacale avrà ulteriori stimoli. Cercheremo di migliorare la qualità dei servizi che offriamo (oggi oltre il 95% degli iscritti si rivolge ai nostri uffici per chiedere di vedere soddisfatte le proprie esigenze). Ancora un grazie di cuore va a tutti i collaboratori del SIAP, che quotidianamente, con professionalità e pazienza, sono a disposizione degli iscritti.
E immensamente G R A Z I E a tutti coloro che, anno dopo anno, sostengono economicamente il nostro Sindacato ed hanno continuato a farlo ogni anno piu’ numerosi.

Vito BUONO