Tavolo permanente di confronto in tema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Esito incontro

Tavolo permanente di confronto in tema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Esito incontro

Il giorno 08 febbraio 2022 si è tenuta in modalità videoconferenza la riunione del Tavolo Permanente di confronto in tema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. (...)

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Preliminarmente il Direttore della Direzione Centrale di Sanità dott. Ciprani ha analizzato i dati relativi agli effetti della pandemia sul personale della Polizia di Stato, evidenziando l'importanza della campagna vaccinale che anche per la nostra categoria ha indubbiamente lenito gli effetti devastanti del virus.

In particolare sino ad oggi si sono registrati circa 25 mila contagi su circa 100 mila poliziotti in servizio (tenendo conto che tra questi sono stati conteggiati anche coloro che si sono infettati più volte).

        Purtroppo il numero dei decessi dovuti al covid-19 ammonta a 20 poliziotti tutti non vaccinati (tenendo conto che tra questi sono conteggiati anche le morti che si sono registrate prima dell'inizio della somministrazione del vaccino alla popolazione sul territorio  nazionale).

Infine, per quanto riguarda l'emergenza sanitaria in atto, occorre precisare che se anche in questa fase la pandemia sta cominciando a mollare la presa occorre continuare a sensibilizzare il personale affinché non venga mai abbassata la guardia sulle fondamentali regole della prevenzione e sull'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali quando previsti dalla normativa vigente.

Durante la riunione è stato illustrato lo stato di avanzamento del progetto informatico che sta definendo un format univoco di DVR (Documento Valutazione dei Rischi) che indicativamente sarà messo a disposizione, in versione “beta”, a tutti i Datori di Lavoro presenti sul territorio nazionale dal prossimo mese di giugno.

Si tratta di uno strumento senza alcun dubbio innovativo che, da come ci è stato dettagliatamente illustrato, evidenzia notevoli potenzialità applicative: progetto che risponde a quanto più volte rivendicato dal Siap in merito all’urgente necessità di uniformare l’applicazione della normativa vigente su tutti i luoghi di lavoro della Polizia di Stato presenti sul territorio nazionale.

A tal proposito il SIAP ha voluto ribadire ancora una volta l’importanza della linea tracciata dalla Direzione Centrale di Sanità grazie alla circolare numero 850/A.P1-3255 del 8.5.2020 la quale, oltre a sancire in modo inequivocabile che il rischio COVID-19 deve essere valutato ai sensi del decreto legislativo 81/08, ha dato indicazioni prescrittive ai Datori di lavoro in merito alla corretta applicazione della normativa sulla sicurezza suil luoghi di lavoro.

Come annunciato in occasione dell'ultima riunione del Tavolo, che risale al 14 luglio 2021, i più di 600 Datori di Lavoro presenti sul territorio hanno ricevuto, accompagnato da una lettera inviata dal Signor Capo della Polizia, un questionario anonimo, finalizzato a raccogliere gli elementi necessari a valutare la sensibilità e le modalità di approccio verso la materia da parte di coloro che hanno l’onere di valutare obbligatoriamente i rischi lavorativi ai quali vengono esposti quotidianamente i poliziotti. 

Ebbene, l'analisi dei dati che sono stati esposti dettagliatamente dalla Direzione Centrale di Sanità fa emergere, su tutti, un elemento di criticità molto significativo e preoccupante, visto che a fronte dell'invio di 603 quesiti hanno risposto solo 349 Datori di Lavoro, ovvero circa solo il 57%.

La prima osservazione che deve essere considerata è quella attinente alla valutazione delle risposte ai numerosi quesiti contenuti nel questionario che, naturalmente, provengono solo da quei Datori di Lavoro che hanno risposto, ovvero coloro che evidentemente riconoscono l'importanza istituzionale del ruolo svolto, per legge, a tutela della sicurezza dei poliziotti.

Pertanto riteniamo che in questa fase di rinnovamento voluta dalla Direzione Centrale di Sanità ed apprezzata dalla nostra sigla sindacale, l'Amministrazione valuti con estrema attenzione il significato delle mancate risposte ai questionari perché il silenzio assordante che proviene dal territorio sull'argomento sicurezza luoghi di lavoro, potrebbe riverberarsi negativamente anche sul personale.

Intervento che riteniamo necessario affinché non si vanifichino gli sforzi in atto per strutturare adeguatamente l'applicazione della normativa vigente sulla sicurezza sui luoghi di lavoro per la Polizia di Stato a partire dalla necessità di modificare radicalmente il decreto attuativo interministeriale 127/2019 che abbiamo aspettato per più di 11 anni dall'entrata in vigore del D.vo 81/08 e che non ha minimamente tenuto in considerazione, per esempio, la valutazione del rischio lavorativo dei poliziotti al di fuori delle cosiddette “Aree Riservate”, sebbene la dottrina giurisprudenziale vigente in materia abbia più volte acclarato che il rischio lavorativo deve essere valutato a prescindere dallo specifico ambiente lavorativo nel quale viene svolto.

Durante la riunione abbiamo ribadito l’esigenza di supportare l'importante funzione istituzionale svolta dalla III Divisione della Direzione Centrale di Sanità che, come abbiamo più volte evidenziato anche in altre sedi, ha le potenzialità per poter diventare un punto di riferimento dei Datori di Lavoro ed una titolata fonte di interlocuzione tecnica delle organizzazioni sindacali chiarendo il ruolo svolto dall’Ufficio Relazioni Sindacali su questo specifico argomento.

Per quanto concerne la valutazione del rischio da “stress da lavoro correlato”, abbiamo sottolineato, ancora una volta, l’esigenza di tramutare finalmente in norma di legge la bozza dell’art. 48bis del DPR 782/85 argomento che, come noto viene, trattato al Tavolo Permanente del disagio degli operatori della Polizia di Stato. Percorso rallentato a causa della posizione del MEF per inaccettabili motivazioni d'incongruità economica. Si tratta di una norma che deve essere varata con urgenza perché prevede, finalmente, l'introduzione formale del supporto psicologico per i poliziotti in modo da poter arginare il gravissimo fenomeno dei suicidi che affligge pesantemente la nostra categoria.

Infine abbiamo colto positivamente la notizia dell'imminente avvio di un Master specialistico finalizzato alla formazione di 33 nuovi Medici Competenti ed a tal proposito abbiamo suggerito al Tavolo di valutare al più presto l'introduzione di misure organizzative mirate a migliorare la funzionalità e l'efficacia del delicato ruolo svolto dai Medici Competenti su tutto il territorio nazionale.

In particolare abbiamo chiesto di aprire una discussione sull'esigenza di individuare, nelle province ove insistono numerosi Datori di Lavoro, la figura del Medico Competente Coordinatore, in modo da ottimizzare il fondamentale ed insostituibile supporto professionale che tale figura deve garantire ai singoli Datori di Lavoro presenti sul territorio provinciale.

Roma, 09 febbraio 2022

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