SIAPInform@16Aprile2024
Morti che di bianco non hanno nulla.Troviamo quanto meno tristemente paradossale continuare ad etichettare le morti sul lavoro come morti bianche. Morti che invece bisognerebbe identificare care con il celeste degli occhi di Mirco, il biondo dei capelli di Luana, il grigio dei capelli di Mario, il giallo della bandiera romena di Pavel, il blu della maglietta di Vincenzo. Morti che sono rosso sangue. Morti che non dovremmo mai ridurre a numeri per statistiche da tavola rotonda. Come sindacalisti e uomini delle istituzioni crediamo fermamente (...)
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che la sicurezza sui luoghi di lavoro – su tutti i luoghi di lavoro a prescindere dalle singole peculiarità – debba essere punto imprescindibile del Governo, di qualsiasi governo anch’esso non più identificabile da un colore politico, su un tema così drammatico. Nell’agenda di tutti i governi dovrebbe esserci la voce “sicurezza per il valore unico di ogni vita” nel capitolo degli investimenti e non delle spese. Perché bisogna investire in formazione, quella autentica ma anche in un sistema di controllo efficiente ed efficace. Non si può lasciare la sicurezza sui luoghi di lavoro alla buona volontà dei singoli ma deve diventare strutturale per qualsiasi azienda, elemento cardine per lo sviluppo e la crescita, per un profitto equo che non stritoli le vite degli uomini e delle donne che, ogni giorno, escono di casa per andare a lavorare, a produrre beni, servizi, ricchezza.
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