Pratica di Mare: Ci vogliono tagliare le ali ma non ci impediranno di volare

Pratica di Mare: Ci vogliono tagliare le ali ma non ci impediranno di volare

Il S.I.A.P. di Roma a Pratica di Mare
CI VOGLIONO TAGLIARE LE ALI MA NON CI IMPEDIRANNO DI VOLARE

Al 1° Reparto Volo, lo scenario che si presenta anche solo affacciandosi negli uffici di Pratica di Mare è desolante. In particolare, è nella fatiscente aviorimessa che si può ben comprendere in che condizioni precarie ed insicure svolgano il loro operato i nostri colleghi alle prese con dei velivoli, tra ala fissa ed ala mobile, alcuni dei quali ridotti ad essere trabiccoli del cielo dopo una quarantennale attività. Sempre muovendosi nell’hangar di questo storico raggruppamento del litorale romano, ci si trova costretti a calpestare il guano sparso dappertutto in quanto prodotto continuamente dai piccioni che hanno trovato un sicuro nido dentro questi locali, il cui varco è sempre aperto, essendo da tempo guaste e quindi bloccate le porte motorizzate.
Anche qui gli indiscriminati tagli e le continue sforbiciate di un governo agonizzante hanno lasciato i loro deleteri effetti, col Viminale che ha ormai abbandonato a loro stessi uomini della Polizia di Stato che con sacrificio e professionalità si dedicano ogni giorno ai cittadini cui vogliono offrire Sicurezza di altissima qualità. Esempio più che mai significativo dell’encomiabile impegno garantito da questi Operatori della Polizia di Stato a fronte dell’ingiusto trattamento loro riservato, è il difficile quanto rischioso intervento che un equipaggio di Pratica di Mare ha portato a termine dal 27 ottobre al 1° novembre, avvicendandosi coi colleghi del Reparto Volo di Milano: durante l’emergenza relativa alla terribile alluvione che nei giorni scorsi ha colpito soprattutto la Liguria, 4 uomini a bordo del PS 42 Bell 212, vecchio elicottero con ben 38 anni di servizio, hanno compiuto 40 missioni per un totale di 20 ore di volo, rifornendo i liguri colpiti dal maltempo di tutti i beni necessari alla loro sopravvivenza, dando soccorso alle popolazioni dei Comuni spezzini di Rocchetta di Vara, Pignone, Aulla, Parana ed effettuando ricognizioni con tecnici del CNR nel territorio tra Vernazza e Monterosso. Ed alla fine ricevendo il commosso plauso sia delle comunità soccorse che della Protezione Civile, in tal modo dando lustro con la loro abnegazione ad un’Amministrazione ministeriale sempre più cieca e sorda dinanzi alle esigenze di ristrutturazione e di ammodernamento di un settore a cui si stanno assurdamente tarpando le ali, rendendolo pericolosamente insicuro. Non vogliamo aprire qui polemiche riguardo fondi che sono sempre più dirottati al Ministero della Difesa, volti ad approvvigionare compagini aeree militari a discapito di una Pubblica Sicurezza civile, anche nei cieli nazionali mortificata da ottuse scelte governative. E nemmeno vogliamo dare credito a certe voci provenienti da corridoi ministeriali, secondo le quali si vorrebbero spostare gli apparecchi a Ciampino, presso strutture attualmente in uso ai Vigili del Fuoco, aggiungendo disagio a disagio per i nostri piloti e specialisti.
Nella strategia sindacale che il S.I.A.P. di Roma sta attuando con forza, vi è in primo luogo la richiesta per il ripristino delle infrastrutture di Pratica di Mare, contestualmente al rinnovamento del parco aereo di questo Reparto in cui ancora decollano velivoli che in un normale contesto lavorativo verrebbero avviati alla rottamazione, anziché dedicarvi una continua manutenzione che per quanto eseguita con estrema perizia non può evitare malaugurati incidenti come quelli occorsi recentemente a due elicotteri, quando l’abilità dei piloti ha evitato tragiche conseguenze dovute a guasti tecnici in un caso del motore e nell’altro dell’ impianto idraulico. E il ricordo delle vittime nei Reparti Volo della Polizia di Stato durante operazioni effettuate con mezzi aerei insicuri è ancora vivo.
Deve finire il tempo delle promesse mai mantenute dai Direttori Centrali che si sono succeduti al Dipartimento. Ora il S.I.A.P. pretende risposte concrete dai vertici ministeriali, per far continuare a volare i colleghi di Pratica di Mare.