Violenza donne: Tiani (Siap), 'indignati, piena solidarietà a vittime di sessismo'
"Il Siap esprime la propria indignazione, per la pubblicazione e diffusione di foto di donne famose e no, senza consenso su una chiacchierata piattaforma on line. Le poliziotte e i poliziotti del Siap non restano in silenzio o inermi per l’ennesima ondata di insulti e violenze contro le donne su piattaforme sessiste, spazi che alimentano odio e discriminazione, comprimendo la libertà e la dignità delle donne. A tutte le donne vittime di tali violenze va la nostra totale solidarietà". Così in una nota il segretario generale del Sindacato italiano Appartenenti polizia, Giuseppe Tiani. (...)
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"Non siete sole. Come sindacato rivendichiamo controlli efficaci, sanzioni concrete e un impegno del governo e della magistratura per fermare il sessismo digitale. La lotta contro la discriminazione e violenza di genere passa anche dal web, diventato terreno di caccia e umiliazione. Confidiamo che tutti insieme, superando steccati ideologici e contrapposizioni, dobbiamo ricostruire il disperso senso di una pedagogia civile e politica della nostra decadente società, se si umilia una donna, si attacca tutte e tutti noi. Siamo certi che - prosegue Tiani - gli inquirenti con l’indispensabile contributo della polizia postale, accerterà le responsabilità tanto dei promotori quanto degli autori dei commenti sessisti".
"Se emergeranno evidenze afferenti donne poliziotto che hanno subito il furto di immagini per essere sottoposte a gogna, il Siap si costituirà parte civile nel processo, se ci sarà consentito. Bisogna prendere atto che la violenza sulle donne è il limite di una società che non riesce a superare i retaggi culturali del maschilismo, su cui occorre aprire un confronto anche rispetto agli oggettivi riflessi di contaminazioni culturali diverse da quella occidentale, nel mondo reale e in quello del web che non può essere una zona franca", conclude la nota.
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