Rassegna - Carceri: Tiani (Siap), "Su detenute madri scontri imbevuti di retaggi ideologici"

Rassegna - Carceri: Tiani (Siap), "Su detenute madri scontri imbevuti di retaggi ideologici"

(Roma 24 marzo Adnkronos)''Incivile, poco dignitoso e ipocrita far scontare la pena a bambini innocenti, secondo lo spirito dei principi costituzionali in tema di esecuzione della pena per lo Stato democratico e di diritto. Una bambina o un bambino non possono nascere e crescere in carcere, perché la madre che delinque è stata reclusa, le colpe dei genitori non devono mai ricadere sui figli. (...)

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Di contro la maternità non può essere usata come arma per evitare la giusta pena. I continui scontri di coloro che hanno responsabilità politiche, sui temi della sicurezza e delle carceri, ahimè, sono sempre più imbevuti di retaggi ideologici e lontani dalla realtà quotidiana, specie quella più cruda e faticosa che per lavoro i poliziotti vivono, sia quelli che operano fuori dalle carceri che quelli preposti all’interno''. Lo dice all'Adnkronos Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap, dopo che il Pd ha ritirato la pdl sulle detenuti madri ritenendo che il testo sia stato stravolto da emendamenti presentati dalla maggioranza. ''Invitiamo la politica a confrontarsi su piani più nobili, attesa la delicatezza dei diritti sottostanti al dibattito in corso, che non può essere inteso come da alcuni, in senso univoco e pro reo, diversamente si vanifica l’evoluzione sociale e giuridica della nostra civiltà, se veramente si vogliono o meglio, si debbano, coniugare diritti dei minori, dignità dell’essere umano e certezza della pena per il reo, ma anche tutele professionali e condizioni di lavoro dignitose per i poliziotti e tutte le forze di polizia'', aggiunge. ''Pene alternative al carcere per le donne in attesa o per le madri sono possibili e concrete, in modo che i figli non crescano scontando da innocenti incolpevoli, una pena - dice - Segnalo che le istituzioni di polizia che garantiscono la continuità dello Stato in tutte le stagioni, sono più avanti di certa politica, sono 5 in Italia gli Icam, gli Istituti a custodia attenuata per detenute madri, qui la detenzione è più leggera, l’architettura degli stabili è a misura di bambino e il personale di polizia femminile non è in divisa: Cagliari-Senorbì, Lauro, Milano San Vittore, Venezia Giudecca e Roma-Rebibbia''. ''Ci sono poi le case famiglia protette, appartamenti veri e propri, senza sbarre o celle, la soluzione ritenuta dai più maggiormente idonea a proteggere la crescita dei bambini - sottolinea Tiani - Detto modello oltre che all’avanguardia e funziona nel pieno rispetto del dettato Costituzionale, che prevede per il detenuto un percorso rieducativo e riabilitativo. Con rammarico, annoto e segnalo, che certa politica con puntualità torna sui temi della sicurezza e dell’esecuzione delle pene, quando siede tra i banchi dell’opposizione, tra l’altro in una fase in cui non ha ancora tracciato la propria rotta che appare sempre più confusa e scomposta. I diritti e la vita di ogni essere umano così come le funzioni di polizia, non possono, e non devono, essere un cinico e improduttivo strumento dell’agire politico''.
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