Due colleghi uccisi a Trieste

Due colleghi uccisi a Trieste

Rassegna del 4/10 - La morte di due giovanissimi colleghi, uccisi nel conflitto a fuoco all’interno della Questura di Trieste, è una dramma che lascia sgomenti ed addolorati. L’ennesimo tributo di sangue pagato dai servitori in divisa dello Stato provoca un immenso dolore che le parole non possono lenire ...

Non è il momento di sproloqui né di strumentalizzazioni da qualsiasi parte arrivino, i due colleghi caduti nell’adempimento del quotidiano servizio per il bene della collettività meritano dignitoso rispetto e silenziosa riflessione sulla nostra condizione lavorativa.

Ci sarà tempo in un secondo momento per disquisire sulle carenze che connotano negativamente la nostra missione.

Esprimiamo quindi ora, con commossa partecipazione, profondo cordoglio e ci stringiamo con grande affetto ai familiari delle vittime ed a tutti i colleghi di Trieste colpiti da questa immane tragedia.

Il Segretario Generale Tiani

da Ansa

++ Sparatoria Questura: aggressore ha sottratto 2 pistole ++  (ANSA) - ROMA, 4 OTT - Alejandro Augusto Stephan Meran, il domenicano che ha sparato all'interno della questura di Trieste,
ha sottratto le pistole ad entrambi i poliziotti che poi ha ucciso e non solo al primo agente che lo aveva accompagnato in bagno. Lo si apprende da fonti qualificate della Polizia che stanno ricostruendo la dinamica di quanto accaduto anche se, sottolineano, non ci sono né testimoni, né riprese delle telecamere del primo conflitto a fuoco. (SEGUE)
Sparatoria Questura: aggressore ha sottratto 2 pistole (2)  (ANSA) - ROMA, 4 OTT - Quello che è certo è che Meran - che come il fratello non aveva precedenti e non era segnalato come soggetto pericoloso - chiede di poter andare in bagno e ad un certo punto riesce a sottrarre la pistola all'agente che lo accompagna. Come abbia fatto sarà difficile ricostruirlo: alla scena non hanno assistito testimoni e la zona non è coperta da telecamere. Dopo aver sparato al primo poliziotto, Meran si incammina verso l'uscita e trova sulla sua strada il secondo agente. L'uomo spara ancora e quando il poliziotto cade in terra gli prende la pistola, strappandogli la fondina. A quel punto si avvicina l'uscita e ha un terzo conflitto a fuoco, con l'agente al corpo di guardia, che lo ferisce. Meran, dicono ancora le
fonti, riesce comunque ad uscire dall'edificio e qui viene bloccato dagli uomini della squadra mobile.
   Dalla ricostruzione che sta emergendo sembra inoltre che il fratello, Carlysle Stephan Meran, non abbia avuto alcun ruolo nella sparatoria e, anzi, per paura si sia rifugiato nei sotterranei appena si è cominciato a sparare. (ANSA)
In allegato il lancio di ADNKRONOS che ha ripreso la dichiarazione del Segretario Generale Tiani