DPCM - Fondo perequativo di cui all\'art. 8, comma 11bis, del D.L. n. 78/2010, convertito in L. n. 122/2010

DPCM - Fondo perequativo di cui all'art. 8, comma 11bis, del D.L. n. 78/2010, convertito in L. n. 122/2010

Roma, 23 giugno 2011 - Fondo perequativo - Esito della riunione

Ad apertura dei lavori è stata consegnata una scheda contenente le proposte congiunte delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco per l’adozione del previsto D.P.C.M. concernente l’individuazione, per l’anno 2011, della misura relativa all’assegno una tantum da corrispondere al personale interessato al “blocco retributivo” di cui all’art. 9, commi 1 e 21 del D.L. 78/2010, convertito in Legge 122/2010.

La proposta di adozione del D.P.C.M. riguarda esclusivamente l’anno 2011 tenuto conto che le risorse stanziate con l’art. 8, comma 11/bis del D.L.78/2010 (€ 80 milioni) ed integrate con il D.L. 27/2011, convertito in Legge 74/2011 (€ 115 milioni), sono ripartite per singolo anno e, quindi, non sufficienti per la copertura totale del triennio interessato dal “blocco retributivo” (2011-2013).

La proposta presentata dall’Amministrazione individua, per l’anno 2011, la misura del predetto “assegno una tantum” finalizzato a compensare al personale interessato il mancato riconoscimento economico relativo a:

  •  Assegno funzionale;

  •  Incremento correlato all’anzianità di servizio senza demerito, compresa nella qualifica o nel grado;

  • Incrementi stipendiali parametrali non connessi a promozioni;

  • Progressione di carriera con riferimento alle promozioni con una decorrenza giuridica ricompresa tra il 1° gennaio 2011 e il 31 dicembre 2011;

  • Classi e scatti di stipendio previsti dagli ordinamenti delle Forze Armate e delle Forze di Polizia;

  • Adeguamento retributivo per il personale dirigente ed equiparato di un assegno una tantum pari allo 0,75% del trattamento economico in godimento al 1° gennaio 2011, corrispondente alla medesima percentuale di incremento applicata al restante personale quale vacanza contrattuale conseguente al blocco dei rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2012.

L’assegno una tantum, così come indicato nella scheda di proposta consegnata, non è considerato utile ai fini della indennità di buonuscita, tenuto conto del parere contrario espresso sul punto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

La spesa complessiva calcolata per l’anno 2011 per la copertura dell’assegno una-tantum è pari ad € 150 milioni, comprensiva degli oneri a carico dello Stato, con una copertura pari al 100% dell’importo che nell’anno in corso non potrà essere corrisposto allo stesso personale per effetto dell’applicazione dell’art. 9, commi 1 e 21 del D.L. 78/2010.

Sempre nella predetta scheda viene segnalato che, sulla base di una prima sommaria proiezione, le risorse necessarie per gli anni 2012 e 2013 sono rispettivamente di € 420 milioni e di € 680 milioni, a fronte di uno stanziamento attuale di € 195 milioni (anno 2012) e di € 115 milioni (anno 2013).

Sulla scorta di quanto denunciato nei mesi scorsi dalle scriventi OO.SS., in occasione delle diverse iniziative svolte ad Arcore ed in tutte le Questure e Prefetture, in sede di incontro odierno è stato ancora una volta sottolineato come la misura perequativa appare non sufficiente sia per la sua natura “una tantum” e non strutturale, che produce evidenti ripercussioni negative sul futuro trattamento previdenziale e sull’indennità di buonuscita, e sia per la mancanza di risorse che coprano al 100% anche gli anni 2012 e 2013.

Le scriventi OO.SS. hanno anche ribadito che le risorse aggiuntive (€ 115 milioni) che hanno integrato il fondo di cui al comma 11/bis dell’art. 8 del D.L.78/2010, sono state sottratte a quelle stanziate per il riordino delle carriere, motivo per il quale è stato richiesto all’Amministrazione di farsi carico del ripristino delle predette risorse, oltre alla copertura delle risorse mancanti nel fondo perequativo per gli anni 2012 e 2013.

Nella consapevolezza che il provvedimento in esame riguarda esclusivamente l’anno 2011 e tenuto conto dell’evidente mancanza di risorse per gli anni 2012 e 2013, le scriventi OO.SS. hanno ribadito la necessità di proseguire in una mobilitazione che possa portare al recupero delle risorse per il prossimo biennio e per quelle relative al riordino delle carriere.