AUMENTO CYBERCRIME Vs
CHIUSURA DI (DIVERSI) PRESIDI DELLA POLIZIA POSTALE, ANCHE NELLE MARCHE
AUMENTO CYBERCRIME
Vs
CHIUSURA DI (DIVERSI) PRESIDI DELLA POLIZIA
POSTALE, ANCHE NELLE MARCHE
Il 16 maggio si è svolto presso il Dipartimento della P.S. una riunione con tutte le OO.SS. per proporre una RAZIONALIZZAZIONE dei presidi della Polizia Postale. Anche le Marche, come il resto d’Italia, verrà “colpita” da questa, INCOMPRENSIBILE disposizione. Nell’incontro si è discusso di razionalizzazione… come miglioramento del servizio, più adatto alle esigenze e finalità funzionali mentre, contemporaneamente, viene anche determinata la chiusura di diversi presidi con immancabile sottrazione di uomini !
L’intenzione appare tutt’altro che chiara. Se fosse stato presentato un vero progetto, forse, come poliziotti marchigiani, avremmo considerato di non trovarsi di fronte all’ennesimo ASSURDO taglio di risorse. Eppure basterebbe la cronaca quotidiana a far comprendere, a qualsiasi amministratore, che i pericoli derivanti dai crimini informatici sono in netto aumento; se esaminassero le attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni avrebbero un quadro su cui intervenire con assoluta fermezza!!!
Sono migliaia i motivi che potremmo citare:
la cosiddetta operazione di hackeraggio Shady Rat, portata alla luce nel 2012 dagli esperti di sicurezza informatica della McAfee: un’ondata di cyberattacchi proseguita dal 2006 fino almeno al 2010, che ha preso di mira oltre 71 organizzazioni tra contractor della difesa americana, aziende di tutto il pianeta, e istituzioni come le Nazioni Unite e il Comitato Olimpico, rubando di tutto: dai dati, al denaro, fino a preziosi segreti di stato.
L’attacco hacker che a marzo ha quasi distrutto internet con rallentamenti e disconnessioni, una sola causa: la bomba DdoS.
WannaCry, una variante di ransomware che si è diffusa in maniera incontrollata in tutto il mondo a partire da venerdì 12 maggio, un malware che sfruttando una vulnerabilità si è diffuso sulle reti pubbliche e private con modalità simili a quelle di un worm…
Per non citare i vari pericoli che giungono dalla rete e colpiscono le famiglie:l’odierno “blue whale challenge”, una discussa pratica che sembrerebbe provenire dalla Russia proposta come una sfida in cui un così detto “curatore” manipola la volontà e suggestiona i ragazzi sino ad indurli, attraverso una serie di 50 azioni, al suicidio… reati di pedopornografia, segnalazione di minori per cyberbullismo, attacchi informatici, truffe on line, uso di internet per finalità eversive (terrorismo), violazioni delle norme sul diritto d’autore e gioco d’azzardo on line.
Non dimentichiamo che questa specialità ha presentato e diffuso diversi progetti educativi con la campagna “Una vita da social”, progetto che lo scorso dicembre 2016 è stato selezionato dalla Commissione Europea tra le migliori pratiche a livello Europeo e il 17 maggio c.a. premiato in Campidoglio: “per l’efficacia della campagna di sensibilizzazione svolta”, momento culminato con la consegna di un riconoscimento anche all’atleta delle Fiamme Oro Beatrice Maria Vio. Atleta che ha messo a servizio la sua spontanea comunicatività, tenacia e forza di volontà al contrasto del Cyberbullismo.
Un mondo di reati che nelle sole Marche dal 2010 ha visto un aumento del 183%
In Italia la Polizia di Stato ha diverse specialità, tra queste non possiamo considerare, SOPRATTUTTO OGGI, la Polizia Postale e delle Comunicazioni come una cenerentola da razionalizzare… ma dobbiamo iniziare a considerarla come una NECESSITÀ da Specializzare e potenziare!
Ancona, 23 maggio 2017
La Segreteria Regionale