SIAP GENOVA : LA POLIZIA DI FRONTIERA NON È ALLE DIPENDENZE DI "STAZIONI MARITTIME"

SIAP GENOVA : LA POLIZIA DI FRONTIERA NON È ALLE DIPENDENZE DI "STAZIONI MARITTIME"

IN PIENO ALLARME TERRORISMO VOGLIAMO PIÙ SICUREZZA PER I POLIZIOTTI E PER GLI ALTRI LAVORATORI CHE OPERANO NEL PORTO E DI GENOVA

SIAP GENOVA : LA POLIZIA DI FRONTIERA NON È ALLE DIPENDENZE DI "STAZIONI MARITTIME"

IN PIENO ALLARME TERRORISMO VOGLIAMO PIÙ SICUREZZA PER I POLIZIOTTI E PER GLI ALTRI LAVORATORI CHE OPERANO NEL PORTO E DI GENOVA


Genova, 19 Febbraio 2017


Ieri mattina si è svolta l'ennesima contrattazione sindacale presso la Polizia di Frontiera nel porto di Genova, per la concessione degli orari lavoro in deroga per controlli di polizia di frontiera.


Il SIAP resta sulla posizione di non concedere deroghe viste le condizioni ambientali nelle quali l'Amministrazione continua a far lavorare i poliziotti a causa della sua debolezza istituzionale dimostrata nei confronti di Stazioni Marittime che in pieno allarme terrorismo, continua a decidere anche sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori che operano in porto.


Su questo punto ci riferiamo anche ai colleghi delle guardie giurate ai quali va tutta la nostra solidarietà e l'appoggio sindacale confederale visto che vengono utilizzate impropriamente per far filtro agli sbarchi extraSchengen esponendosi così ad elevato rischio sanitario.


L'aspetto più paradossale sta nel fatto che il Ministero dell'Interno ha speso 5 milioni di euro (fondi europei)per acquistare un piano intero del WTC di Sampierdarena (fuori dal porto) per gli uffici della Polizia di Frontiera mentre i poliziotti in pieno allarme e rischio terrorismo, nel porto di Genova sono costretti a lavorare dentro a dei gabbiotti-container non pressurizzati invasi dallo smog.


Un porto che deve essere necessariamente migliorato sia per le esigenze di security che quelle di safety, dove la Polizia di Stato deve riconquistare la sua autorevolezza istituzionale nei confronti di Stazioni Marittime che da quasi due anni ha promesso l'installazione di un impianto semaforico presso Ponte Caracciolo con la finalità di regolare il flusso degli sbarchi per migliorare la sicurezza senza mantenere minimamente gli impegni assunti.


Anche per queste motivazioni non aderiamo all'accordo sindacale proposto.


Non vogliano far da stampella ad un'Amministrazione che non tutela i propri lavoratori e se altri sindacati lo faranno se ne assumeranno la responsabilità.


La nostra vertenza continuerà su più fronti e non escludiamo di farci promotori di una manifestazione congiunta ad altri sindacati di altre categorie per rafforzare il valore delle nostre ragioni.

Il Segretario Provinciale

Roberto Traverso


 

ALLEGATO COMUNICATO PDF

I LINK DI RASSEGNA STAMPA ONLINE:


http://telenord.it/2017/02/19/siap-la-polizia-di-frontiera-non-e-alle-dipendenze-di-stazioni-marittime/


http://www.genovapost.com/Genova/Cronaca/Siap-La-Polizia-di-Frontiera-non-e-alle-115778.aspx