CONCORSO 1.400 VICE ISPETTORI: IL SIAP HA SEMPRE TUTELATO I DIRITTI DEI COLLEGHI.

CONCORSO 1.400 VICE ISPETTORI: IL SIAP HA SEMPRE TUTELATO I DIRITTI DEI COLLEGHI.

Roma, 16 gennaio 2017 - dalla Segreteria Nazionale.

Le vicende legate a questo concorso sono ormai tracimate nella commedia dell’assurdo, una storia paradossale che ha prodotto, come mostrato da servizi tv e inchieste giornalistiche, sfiducia e legittima “insoddisfazione” del personale per gli esiti che ha prodotto. E’ necessario però, prima di affrontare la problematica, ribadire e rammentare la coerente posizione e le richieste formalizzate dal SIAP. Perché non è vero che siamo tutti uguali e non è vero che tutti vanno dove spira il vento credendo che, per interessi particolari o connessi al proselitismo, un giorno si possa dire una cosa e il giorno dopo tutto l’inverso senza pagarne il prezzo.

Difatti l’11 gennaio 2016, quindi giusto un anno fa, il SIAP, attraverso il Segretario Generale Giuseppe TIANI, prese posizione pubblica, indirizzando una lettera ufficiale al Capo della Polizia, di seguito si riporta il testo della missiva:
Oggetto: Concorso Interno a 1400 posti per Vice Ispettore.
“..nella mia qualità di rappresentante dei poliziotti sento il dovere, come ho già fatto per analoghe problematiche, è appunto il caso della vertenza per lo scorrimento delle graduatorie degli idonei nei concorsi per Vice Sovrintendente e Agente, di chiedere un Suo personale intervento, affinché l’Amministrazione dia una risposta alle legittime aspettative dei poliziotti. Uomini e donne che hanno atteso per molti anni la possibilità di partecipare a un concorso, per accedere a una reale progressione di carriera, aspetto che, in una fase politica e sociale in cui i contratti di lavoro non vengono rinnovati da oltre sei anni, assumono anche un’importante valenza rispetto alla progressione retributiva.
ll SIAP diversamente da alcuni personaggi che, ahimè, indossano la nostra uniforme, e non ho remore a definire professionisti dell’ingannevole demagogia populistica, politica e sindacale, evita di usare a proprio vantaggio il malumore che attraversa la categoria a tutti i livelli. Con l’argomento carriere è facile manipolare la buona fede e il consenso di chi vive un disagio reale, il SIAP ha scelto di essere coerente con la propria storia, proprio per non deludere il mandato di rappresentanza degli interessi che i poliziotti nostri iscritti ci hanno affidato. Moltissimi colleghi hanno già presentato regolare richiesta di accesso agli atti. Sono certo che Lei, come ha mostrato in ogni circostanza, ove vi fosse un fondamento di legittimità della doglianza, non farà mancare la Sua autorevole indicazione agli uffici competenti, affinché offrano la massima collaborazione, al fine di rendere trasparente ogni aspetto che riguarda le procedure amministrative. Considerati i probabili ricorsi amministrativi che i singoli candidati potrebbero decidere di presentare, ritengo che da parte dell’Amministrazione possano essere valutate soluzioni in autotutela, modalità queste attraverso le quali si possono trovare le soluzioni più idonee a risolvere le problematiche emerse. Scelta che servirebbe sicuramente a non inceppare ulteriormente il funzionamento della complessa macchina dei concorsi con nuovo aggravio di lavoro per gli Uffici e ritardi non più tollerabili per il personale. Come anticipato, non voglio proferire parole utopiche e ingannevoli per fini che potrebbero apparire diversi, rispetto alla richiesta di soluzione reale dei problemi, ma Le chiedo di valutare l’opportunità di insediare un tavolo di confronto ad hoc, anche eventualmente nell’ambito delle relazioni tra il sindacato e l’Amministrazione per i lavori in itinere in attuazione della delega per il riordino delle carriere.
Considerato che la mancanza di Vice Ispettori e ufficiali di PG è notoriamente cronica e crea disfunzioni e inefficienze, signor Capo della Polizia, il SIAP ritiene che non debba essere ulteriormente incrinato il rapporto fiduciario che intercor- rere tra Amministrazione e dipendenti, considerato che alcuni, irresponsabilmente, da tempo lavorano per minarlo e lacerarlo, come credo Le sia noto.”


Dunque nessuna altra richiesta, se non quella di esaminare approfonditamente la problematica e scegliere la strada più giusta per salvaguardare efficacia e tempi- stica dell’iter concorsuale, nonché accertare eventuali irregolarità e ingiustizie, sce- gliere quindi la strada più giusta per riparare a decisione sbagliate. Non è stato dunque il SIAP a cavalcare la protesta degli esclusi facendo passare i vincitori come truffatori in toto, così come non è stato il SIAP a rivolgersi all’ Autorità Nazionale Anticorruzione chiedendo l’annullamento del concorso, così come non è stato il SIAP ad esprimersi contro la nomina ed il ruolo della Commissione di verifica per la ricognizione delle procedure inerenti il concorso insediata dal Capo della Polizia il 26 ottobre scorso e finalizzata a cogliere gli obiettivi dal SIAP auspicati nella missiva indirizzata al Capo della Polizia. La nostra posizione è talmente chiara e cristallina che, proprio a seguito della nomina della Commissione di verifica, preso atto che l'attività della stessa non avrebbe pregiudicato i candidati che hanno già superato le prove concorsuali (Nota ministeriale del 3 novembre u.s.), abbiamo accolto le doglianze e i sentimenti dei colleghi che risultano esclusi e non hanno ancora presentato ricorso, certi di aver prodotto un degno elaborato, agli stessi abbiamo consigliato l’invio di specifica richiesta di riesame del proprio elaborato al fine di eliminare qualsiasi spazio, compresa l'eventuale contestazione in sede di giustizia amministrativa rispetto al cd “mancato interesse”.
Era e resta un discorso semplice di fronte a quanto accaduto ed emerso dell’accesso agli atti: chi ha superato con merito le prove deve essere salvaguardato e chi è stato ingiustamente escluso deve avere giustizia, e QUESTO NON PUO’ AVVENIRE CON L’ANNULLAMENTO DEL CONCORSO. Ci hanno sorpreso le inaspettate e inusuali, per il contesto in cui sono state pronuncia- te, parole dal Capo della Polizia che, tra le ipotesi possibili e futuribili, ha lasciato intravedere anche l’ipotesi di un annullamento. Arrivando ai giorni nostri, preso at- to delle parole proferite dal massimo esponente dell'Amministrazione, il 7 gennaio è stato chiesto un incontro urgente proprio al Capo della Polizia al fine di compren- dere meglio le scelte in merito alle delicate questioni afferenti la materia concorsuale, considerate le grandi e non scusabili responsabilità dell'Amministrazione che non ha bandito per decenni i concorsi interni per il ruolo dei Sovrintendenti e per il ruolo degli Ispettori.


Ciò detto, il 10 gennaio perveniva la convocazione per l’incontro richiesto nel cui testo veniva specificato “... per comunicazioni inerenti il concorso in oggetto “. Non confronto quindi ma comunicazioni. Preso atto, il cartello sindacale a cui il SIAP aderisce ha richiesto un incontro urgente al Ministro dell’Interno, per un confronto rispetto alle modalità con le quali il Dipartimento sta gestendo le delicate procedure riguardanti le politiche concorsuali e le problematiche afferenti il sistema delle tutele relative alle malattie professionali che ad oggi ancora non sono state declinate.


Di conseguenza e per una serie di concomitanti fattori negativi, veniva richie- sto il rinvio della riunione con il Capo della Polizia. Solo chi è in malafede e ha in- teresse a disinformare su una cosa così palese e ovvia ha ipotizzato un disinteresse del sindacato verso i propri iscritti. Puro delirio.


Il SIAP, NON SOLO NON ABBANDONA I POLIZIOTTI MA HA LANCIATO IN TUTTA ITALIA I COORDINAMENTI PROVINCIALI PER GLI IDONEI AL CONCORSO per 1400 V.ISPETTORI.


Alla luce delle anticipazioni pubbliche fatte dal Capo della Polizia abbiamo istituito i coordinamenti provinciali degli idonei al concorso, indetto con Decreto del 24 settembre 2013, al fine di pianificare e coordinare con la Segreteria Nazionale eventuali azioni, qualora fossero necessarie, iniziative sottese ad evitare l'ipotesi di annullamento del concorso in oggetto.


Tra i primi obiettivi:
• Conclusione delle procedure concorsuali ed avvio immediato al corso di formazione di tutti i candidati risultati idonei, salvo coloro che dovessero essere ritenuti responsabili di illeciti o accertate irregolarità da parte delle Autorità competenti;
• Considerato che la vacanza del ruolo Ispettori supera le 12.000 unità, coeren- temente con la politica da sempre adottata e perorata esclusivamente dalla ns O.S. in tema di scorrimento delle graduatorie, confortati da alcuni provvedimenti legislativi come ad esempio il “Decreto D’Alia” il SIAP , superato il problema dell’ipotesi dell’annullamento, tornerà a sostenere la richiesta di consentire a coloro che hanno conseguito la valutazione della prova scritta non inferiore a 25/50 di poter accedere alle successive fasi concorsuali, della prova orale e attitudinale.
Questo lavoro andrà di pari passi con i colleghi coinvolti nelle prove concorsuali sl fine di contribuire a rendere giustizia ai meritevoli.
Gli interessati possono rivolgersi alle segreterie provinciali e regionali o rivolgersi direttamente ai rappresentanti SIAP sui posti di lavoro con cui si è in contatto.

Roma, 16 gennaio 2017                                                                                          La Segreteria Nazionale