SCORTE TRENI LUNGA PERCORRENZA PER ROMA

SCORTE TRENI LUNGA PERCORRENZA PER ROMA

CONTINUA LA BATTAGLIA DEL SIAP PER PRESERVARE LA DIGNITA' PROFESSIONALE E LA SICUREZZA DEL PERSONALE DELLA POLFER DI GENOVA.

SCORTE LUNGA PERCORRENZA ROMA:
CONTINUA LA BATTAGLIA DEL SIAP PER
PRESERVARE LA DIGNITA' PROFESSIONALE E
LA SICUREZZA DEL PERSONALE DELLA
POLFER DI GENOVA.


Nr. 94/SP/2016 Genova, 09 Marzo 2016


Oggetto: Compartimento Polizia Ferroviaria Liguria - Accordo in deroga ex Art. 7 comma 6°
A.N.Q. 31 Luglio 2009 stipulato in data 25/02/2016 avente efficacia per tutti gli
uffici Polfer della provincia di Genova. -


Al Ministero dell'Interno
Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Ufficio Relazioni Sindacali Roma
(per il tramite della Segreteria Nazionale SIAP)


e, per conoscenza


Al Dirigente Polizia Ferroviaria Liguria

^^^^^^


Con riferimento alla nota nr. Cat. D.5/Gab. 767 del 25.02.2016 prodotta dal Compartimento Polizia
Ferroviaria Liguria, avente per oggetto i verbali della riunione ex Art. 7 comma 6° A.N.Q. 31 Luglio 2009.


Questa O.S. ritiene che il tenore delle risposte presenti nel suddetto verbale rispetto a evidenti vizi di
contenuto, da noi sollevati in sede di riunione e volutamente non considerati, riguardanti la deroga poi
sottoscritta da alcune sigle, e non meno, il complessivo scenario di preventiva e manifesta sperequazione
verso alcune sigle sindacali posto in essere dalla parte pubblica, ci obblighi, nostro malgrado, ad inasprire la
vertenza in atto coinvolgendo direttamente l'Ufficio Relazioni Sindacali del Dipartimento della P.S. (per il
tramite della Segreteria Nazionale S.I.A.P.) per un immediata attivazione delle procedure previste dalla
normativa vigente per gli evidenti vizi ed inosservanze regolamentari determinanti a nostro giudizio nel
rendere nullo ed incompleto l'accordo stipulato da codesto Ufficio.


Questa Segreteria non si è mai dimostrata chiusa alle logiche di dialogo e mediazione con
l'amministrazione, la lettera pre-riunione nr. 76/SP/2016 del 25/02/2016 inviata alla dirigenza lo dimostra, in
tale sede appellandosi all'autorevolezza del ruolo della dirigenza nel valutare aspetti delicati quali il recupero
psico-fisico e la sicurezza dei dipendenti durante tali servizi di scorta, stimolava l'attenzione su: “ Si fa
specificamente riferimento alla vostra nota del 18 Febbraio 2016 con prot. Cat.C.1/Mass./657, con la quale convocate le OO.SS per
fissare l'incontro ex. Art 7 comma 6 A.N.Q., per richiedere per la terza volta consecutiva in tre anni la stessa modifica degli orari per
queste scorte, e la conseguente applicazione di un doppio turno di servizio di ben più di 13 ore su 24 di cui 9 svolte in orario
notturno. Si ritiene, confidando nell'autorevolezza e nella doverosa prudenza decisionale che il suo ruolo istituzionale deve mantenere
(anche per la responsabilità oggettiva a cui sarebbe chiamato), di doverle anticipatamente segnalare aspetti fondamentali e delicati su
cui l'eventuale applicazione di questa deroga andrebbe ad incidere. ”; e si stigmatizzava circa : “l'inopportunità di organizzare
questo tavolo pattizio, privo di alcun elemento d'urgenza, appoggiandosi alle percentuali di rappresentatività sindacale dell'anno
precedente, nonostante sia ben noto che gli equilibri siano da tempo variati. ”, e questo nostro atteggiamento non veniva a
mancare nemmeno durante la discussione della deroga, infatti nonostante le rimostranze a nostro avviso
fondamentali circa l'impossibilità di un congruo recupero psico-fisico del dipendente (dal Verbale nr. Cat.
D.5/Gab. 767 del 25.02.2016) si è cercato di ponderare evidenziando l'orario “impossibile” al fine di sanare
detto vizio: “Bisognerebbe valutare anche i carichi di lavoro fatti ordinariamente, specialmente per il personale che effettua turni in
quinta. Pur non essendo favorevoli, qualora passasse, si richiedono chiarimenti: 1) orario di partenza: se il treno parte alle ore 23.53
come i dipendenti possano essere inquadrati con lo 0/6 visto che gli stessi devono presenziare il binario molto prima della stessa
partenza del treno che è già al di fuori del quadrante orario pianificato prevedendo la prevista bonifica al binario, si ribadisce, inoltre,
che tra il turno precedente a quello di inizio scorta di andata devono intercorrere almeno 11 ore e con un inizio alle ore 23 non
intravediamo possibilità concesse dalla normativa. ”.

Ma la replica fornita sul medesimo verbale circa l'impossibilità dell'orario non è risultata né
costruttiva né utile a risolvere il nodo: “Il Dirigente: al punto 1) la scorta di andata è sempre la stessa e l'orario è già in uso, si
continuerà allo stesso modo ”.

Con l'impianto orario concordato, e dichiarando di non voler entrare nel merito di un evidente errore
peraltro preesistente, viene lasciata una zona d'ombra regolamentare evidentissima circa l'inizio del servizio
e lo stacco orario con la giornata lavorativa precedente.

Questo accordo in deroga per servizi di scorta treno, come per le altre molteplici attività svolte dalla
specialità della Polizia Ferroviaria, vive in stretta connessione con elementi chiari e non dilazionabili, elaborati
criteri matematici, gli orari dei treni.

Il treno da scortare risulta in partenza dalla stazione di Genova Piazza Principe alle ore 23.53. Non
esistono a nostro giudizio margini di opinabilità circa l'asserzione che l'orario programmato per tale scorta in
deroga (00.00) sia impossibile, l'effettivo inizio servizio dovrebbe avvenire ben prima delle 00.00 e questo
non è non opinabile.

Non risulterà altresì opinabile l'inizio del servizio ampiamente prima delle 23.53, perché com'è noto,
l'attività di polizia durante un servizio di scorta treno comincia ben prima di quello che avviene una volta
dopo la salita a bordo del treno, infatti il personale deve presenziare il binario con margine sufficiente a
poter svolgere la cosiddetta operazione di “bonifica binario”.

Collegato e non meno importante è lo stacco orario rispetto alla giornata lavorativa precedente,
l'intervento correttivo con l'integrazione di una deroga “ad hoc” sull'orario della giornata precedente, con un
eventuale slittamento del quadrante orario della giornata precedente sanerebbe l'equivoco delle 11 ore che
non si è voluto risolvere.

A nostro avviso le deroghe dovrebbero rappresentare la ricerca di una mediazione utile a sanare
discrasie orarie e particolari esigenze di servizio rispetto agli orari standard previsti dall' A.N.Q.. Questo
istituto è fondamentale per evitare quindi anomali utilizzi di altre fonti regolamentari, quali il ricorso
ingiustificato allo straordinario emergente in forma “anticipata”, afferente nella fattispecie in esame, o la
pianificazione in deroga di turni senza adeguato margine temporale per il recupero psico-fisico dalla giornata
lavorativa precedente non contrattualizzata. E' quindi rilevabile che siano necessarie modifiche per poter
rendere valido giuridicamente questo accordo in deroga.

Il nuovo orario per questi servizi di scorta partirà con decorrenza Aprile 2016, da parte del S.I.A.P.
c'è piena disponibilità ad interloquire con la controparte, c'è ancora tempo per l'intervento istituzionale
dell'Ufficio Relazioni Sindacali, per riaprire il tavolo su tale deroga tra le parti permettendo un nuovo incontro
ed una mediazione per una revisione dell'accordo secondo i canoni regolamentari previsti, evitando a questa
segreteria l'ulteriore passo vertenziale, sollevando la questione per le vie giudiziali competenti.

A nostro avviso, l'eventuale intervento sanante, permetterebbe di valutare e discutere formule
derogatorie anche per l'orario della giornata antecedente, ponendo sempre la doverosa attenzione circa il
recupero psico-fisico del dipendente, andando a rivedere sia l'anticipo dell'orario di inizio scorta, sia
l'intervallo delle 11 ore rispetto alla giornata precedente, potendo così garantire un orario in deroga valido e
conforme a quello che sono le normative.


Inoltre si vuole portare a conoscenza che purtroppo l'atteggiamento posto in essere dalla Dirigenza
prima di giungere a questo accordo non ha aiutato la concertazione tra le parti, è venuto infatti a mancare
quel necessario spirito di imparzialità e pari dignità verso le OO.SS che hanno preso parte alla
contrattazione. Infatti come si evince dalla circolare nr. Cat.C.1/Mass./657 del 18 Febbraio 2016 con la
quale la dirigenza convocava le OO.SS per la proposta d'intesa ex art. 7 comma 6°, nella seconda pagina
dopo la voce “motivazioni” veniva citato: “per soddisfare le richieste del personale ” in via generica,
successivamente, in conflitto con quanto poc'anzi espressamente dichiarato, si assisteva a questa
dichiarazione messa a verbale durante il tavolo: “Il Dirigente precisa che la proposta, oggetto dell'incontro odierno, è stata
formalmente avanzata da alcune sigle sindacali, SAP e SILP CGIL, in rappresentanza del personale che ha interesse a svolgere il servizio
in argomento, con le modalità già testate a Savona. ”. Questo oltre a violare le prerogative di trasparenza e corretta
informazione tra le parti, crea di fatto una sperequazione di quella che è la reale e corretta immagine della
rappresentatività della categoria rispetto ad una proposta dell'amministrazione.

Infatti non sono solo le due sigle citate dalla Dirigenza a rappresentare gli interessi collettivi del
personale di Polizia in generale e tanto meno a livello provinciale fra il personale tutto della Polizia
Ferroviaria dove su questa delicata contrattazione l'opinione è indubbiamente contrastata sia sui i contenuti
che sulla forma.

Questo atteggiamento equivoco condito al fatto che non siano ancora disponibili le effettive
percentuali di rappresentatività provinciale aggiornate, altera ulteriormente la realtà dello scenario,
togliendo dignità istituzionale ad alcune sigle rispetto ad altre, nonostante il lavoro profuso e i reali bacini di
consenso possano evidenziare analisi diverse.

Pertanto, per mezzo della Segreteria Nazionale del SIAP, si richiede un autorevole e solerte
intervento per una riapertura del tavolo di tale deroga, per una revisione, conciliando di fatto una situazione
con ormai ha pochi margini di dialogo.

Si resta in attesa di urgentissimo riscontro.

Il Segretario Generale Provinciale
Roberto Traverso