Invece di rafforzare l'organico e aprire le porte della DIGOS a nuove
professionalità, provenienti da altri uffici, la Dirigenza preferisce pianificare
doppi turni di servizio che gravano sugli stessi colleghi.

Scelta che premia la virtuosità dirigenziale ma che alimenta il modello
organizzativo "fai da te" della Digos genovese, che come abbiamo visto
degenera in servizi senza dispositivi di protezione durante la gestione di
Ordine Pubblico pericoloso, oppure servizi in luoghi che nessuno ha ancora
certificato come sicuri (vedasi cantieri Tav di Cravasco per rischio amianto).

Modello pericoloso, apparentemente edulcorato dal miraggio dello
straordinario che i colleghi percepiscono con i doppi turni di lavoro:
circostanza opinabile, visto che in realtà i carichi di lavoro di una Digos che
risponde in modo equilibrato alle proprie esigenze istituzionali, prevedono
comunque fisiologici prolungamenti del l'orario di lavoro ordinario.

In attesa di un necessario e quanto mai urgente cambio di rotta della
Digos genovese, finalizzato a preservare il valore professionale acquisito negli
ultimi 15 anni il Siap ha chiesto al Ministero dell'Interno l'attivazione della
procedura ex art.28 per la violazione emersa e denunciata durante l'ultimo
confronto semestrale ex art. 19 ANQ.

Genova, 20 ottobre 2015

Il Segretario Generale
Roberto Traverso