Come noto il Ministero dell'Interno ha speso ben 5 milioni di euro europei per la Polizia di Frontiera genovese per l'acquisto dei locali per i nuovi uffici.

Lo spostamento era necessario per sanare la vergognosa situazione logistica nella quale sono stati costretti a lavorare per molti anni i poliziotti genovesi sotto il centro commerciale del Terminal Traghetti del porto di Genova, ma al momento l'Amministrazione, mentre si trastulla in una "bomboniera" vista mare al decimo piano del grattacielo WTC di Sampierdarena, senza parcheggi di fronte all’ingresso in grado di garantire visibilità istituzionale, non riesce a dar risposte concrete in merito alle urgenti e reali esigenze operative della Polizia di Frontiera genovese.
Inoltre la nuova collocazione degli uffici si trova in piena promiscuità con altre attività lavorative che nulla hanno a che fare con le Aree Riservate della Polizia di Stato... (una di queste professata a bordo strada senza nessun controllo...).
 

Ci si appresta ad un inaugurazione scintillante, alla presunta presenza del Ministro Alfano ma il SIAP ritiene inaccettabile che la specifica attività di Frontiera ed il controllo del territorio, vengano addirittura penalizzati da scelte logistiche infelici e restrittive rispetto al passato.
Situazione beffarda perché aggrava un contesto molto critico che il SIAP da tempo denuncia, ovvero l'esposizione dei poliziotti della Polizia di Frontiera ai fumi degli scarichi delle auto in porto durante i controlli di frontiera.

Abbiamo ascoltato mirabolanti promesse da parte del Capo Zona Ioppolo (oggi Questore...) su semafori, barriere, polmoni, ecc…, mai mantenute.
Per questo, se non avremo immediate e concrete risposte su abbattimento esposizione rischi chimico-biologici ed acquisizione nuovi spazi presso Ponte dei Mille (senza accettare diktat da Stazioni Marittime) il SIAP valuterà azioni eclatanti da mettere in atto sul territorio genovese.
 

Genova, 26.10.2015

Il Segretario Generale Provinciale
Roberto Traverso