LA POLIZIA PAGA SCELTE POLITICHE SCELLERATE

LA POLIZIA PAGA SCELTE POLITICHE SCELLERATE

I CITTADINI VIVONO IN METROPOLI DEGRADATE: I QUESTORI NON POSSONO SOSTITUIRSI ALLA POLITICA

I cittadini non temano ma gli agenti di Polizia catanesi pur nelle loro mille difficoltà strutturali e materiali assicurano un attento servizio di controllo del territorio. Catania, oggi si presenta ai turisti e agli stessi cittadini con le stesse problematiche strutturali se non aggravate, in alcuni quartieri, da un degrado generale che trasversalmente colpisce tutti. Nessun Questore senza risorse potrà mai affrontare da solo un sistema consolidato in negativo. Dai senza tetto che invadono il centro, ai posteggiatori, ai lavavetri al commercio abusivo ecc. La città non si è adoperata per cambiare, quindi la viabilità e le zone di degrado non ricevono interventi strutturali il che non consente alle forze di polizia di ottenere risultati visibili che risolvono il problema quotidiano dei cittadini. Le politiche attuate localmente nel tempo hanno peggiorato lo stato delle cose poiché ricordiamo, che l’apertura del Cara e per finire l’operazione mare Nostrum ha concentrato una serie di attività che oggi sono a carico della sola Questura catanese, che non avendo ricevuto rinforzi, ha dovuto intervenire con le forze territoriali. Proprio dal 2010, a causa di ciò, i commissariati cittadini sono stati ridotti al 50% dell’organico, proprio per far fronte alle esigenze legate all’immigrazione, e gli stessi non hanno più avuto implementazioni a causa della spending review, solo la qualità del personale consente di far fronte alle esigenze dei quartieri, unico problema resta al commissariato di librino che per cause burocratiche non è stato ancora trasferito a Villa Nitta. Mare Nostrum, Cara Mineo, o manifestazioni di ogni genere sono figlie di politiche e politici che hanno immesso nel territorio attività non sostenibili per questa città salvo poi chiederne interventi. Le forze dell’Ordine oramai devono sopperire a queste “novità” giornaliere e senza risorse. E’ certamente ingeneroso verso i poliziotti pensare che senza auto senza moto senza implementazioni di uomini si possa sopperire ad ogni problematica territoriale. La diminuzione di scippi e rapine del 16% e del 33%, in controtendenza rispetto alle altre metropoli, rispetto all’anno scorso non è un caso; il lavoro con cui pochi operatori e con mezzi vetusti riescono ad assicurare è notevole e parliamo di Volanti, moto volanti e condor della squadra mobile. Non è un caso se oggi la Questura tiene ferme nel garage 25 auto su 30 e la totalità del parco moto dell’U.P.G.S.P., non ci sono risorse disponibili, queste le risposte dal Viminale. Non è un caso se il Siap denuncia tutti i giorni la mancata politica sulla sicurezza, sui tagli insostenibili e sui turn over oramai miraggi per il territorio catanese, e non troviamo giusto indicare nel Questore il responsabile di ciò. La Questura non ha mai nascosto queste difficoltà e a fronte delle scarsissime risorse ha immesso nel territorio giornalmente: trentadue equipaggi di Volante, tre equipaggi di moto volanti, sei equipaggi di Condor, cinque equipaggi dai commissariati un numero considerevole di pattuglie della squadra mobile e Digos ed inoltre ottenuto l’impiego giornaliero di otto equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine. Siamo di fronte alla paralisi del sistema sicurezza paese alla stessa stregua di Sanità e Scuola; il paradosso è che tra Polizia, Guardia di Finanza, Vigili Urbani e Carabinieri la città conta quasi un esercito ( oltre 4000 appartenenti) diviso da politiche sulla sicurezza incomprensibili ma anche da una strutturazione territoriale scellerata.