Chiusura dei presidi di polizia - Osservazioni

Bergamo, 13 marzo 2014

La Segreteria Provinciale in linea di massima trova ragionevole il progetto laddove sarà realmente coordinato con un altrettanto incisivo progetto di rivisitazione della presenza dell’Arma dei Carabinieri e delle altre forze di polizia nazionali. In particolare per quanto riguarda il dispendioso mantenimento di molte funzioni specialistiche (squadre nautiche, sommozzatori, artificieri, cinofili, reparti volo, ecc...) che costituiscono assurdi doppioni (quando va bene giacché sulle coste sono ben quattro le forze presenti: Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia di Stato) in settori dove gli
strumenti e la formazione sono estremamente costosi e finiscono per non essere non adeguati.

Quindi, a nostro parere, una rimodulazione di queste funzioni che preveda la chiusura di presidi della Polizia di Stato rientra nelle cose ineluttabili, sebbene dolorose.

Per quanto concerne le altre specialità della Polizia di Stato (Stradale, Ferroviaria e Frontiera) un intervento di razionalizzazione appare assolutamente necessario alla luce della riduzione di organico generale e dei mutamenti economici e sociali del Paese.

Ciò che ci pare davvero assurdo è la chiusura dei Commissariati di P.S. perché essa rappresenta davvero una ritirata dello Stato: la Polizia di Stato, quale corpo di polizia ad ordinamento civile a competenza generale, dev’essere la prima presenza sul territorio.

La “bassa bergamasca” costituisce un crocevia estremamente importante e delicato al centro della Lombardia, terra di “confine” tra ben quattro province, pertanto il Commissariato di Treviglio non deve chudere! Anzi dev'essere rinforzato per poter funzionare meglio.