Comunicato stampa del 29 Ottobre 2013

Comunicato stampa del 29 Ottobre 2013

Orecchie da mercante

SEGRETERIA REGIONALE CALABRIA - SEGRETERIA PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIA

Comunicato stampa del 29 ottobre 2013
ORECCHIE DA MERCANTE
Senso del dovere, spirito di sacrificio, abnegazione, sono i valori insiti nei poliziotti operanti a Reggio Calabria e provincia, che hanno permesso di ottenere continui ed incessanti risultati per la sicurezza, la giustizia ed il progresso socio economico della nostra società.
Il compianto Capo della Polizia, Antonio Manganelli, durante la celebrazione del consiglio nazionale SIAP, tenutosi a Monopoli nel 2008, giustamente disse che i soldi spesi per la sicurezza non sono costi, bensì investimenti; dello stesso avviso sembra non siano le forze politiche visti i bilanci di previsione per il 2014 che destinano irrisorie risorse assolutamente inadeguate al reale fabbisogno del nostro territorio dimostrando di sconoscere lo stato dell’arte, cioè la realtà in cui ci troviamo e cioè:
ORGANICI INSUFFICIENTI: l’ultimo quinquennio ha visto da una parte innumerevoli prepensionamenti dovuti all’incognita riforma pensionistica, dall’altra il blocco delle nuove assunzioni e quindi l’innalzamento dell’età media dei poliziotti che oggi supera di parecchio i 40 anni;
PARCO AUTOVETTURE INADEGUATO: il rinnovamento del parco auto è carente sia qualitativamente che quantitativamente. Vi sono veicoli con molti chilometri ed altri perennemente ricoverati nelle varie officine autorizzate. La Sezione di P.G. della Procura reggina, che conta in organico 30 investigatori, ha subito la riduzione del 70% del parco veicolare; sono rimaste in carico solo tre autovetture, di cui due, ed ora ci entra la burocrazia, ricoverate per le riparazioni da oltre 3 mesi. Relazioni, preventivi, prove, collaudi, richieste di autorizzazione alla spesa, mancate autorizzazioni degli extra-budget, una infinità di complicazioni burocratiche che immobilizzano decine e decine di auto, anche per piccoli interventi manutentivi, per periodi non inferiori a 3/4/5 mesi, che conseguentemente causano un maggiore sfruttamento di quelle ancora funzionanti.
Gli epigrafici valori dei poliziotti garantiscono l’esecuzione di tutti i servizi disposti, anche in condizioni poco idonee, con la speranza della liquidazione delle indennità accessorie maturate, quando vi sarà e se vi sarà, e forse la consegna di una pergamena con su scritto “GRAZIE” dal Capo della Polizia. Il tutto, ovviamente, avviene sotto la “mannaia” di un obsoleto regolamento di disciplina, sicuramente adeguato ad un trentennio addietro all’epoca della “smilitarizzazione” della Polizia di Stato, ma certamente non attuale in virtù, anche, di potenziali comportamenti “mobbizzanti” posti in essere nei confronti di malcapitati colleghi.
Concludendo e valutando anche un metodo alternativo per sopperire le carenze e reperire le risorse necessarie ci viene spontaneo chiederci:
la “specifica” Agenzia dei Beni Confiscati quali direttive ha avuto dalla politica in merito alla gestione dei relativi beni acquisiti?
È stata prevista l’assegnazione, almeno una piccola parte, di tali risorse (economiche e materiali) alle forze dell’ordine che hanno collaborato con la Magistratura nelle procedure di acquisizione al patrimonio dello Stato?
IL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALE
Antonio Marcello SANTORO