Il S.I.A.P. dice NO

Il S.I.A.P. dice NO

Bari, 29/09/2011 - Comunicato

 Si dice spesso che quando si tocca il fondo, si può solo risalire, ma così non è successo alla Polizia di Stato, a causa dei mancati investimenti nel Comparto Sicurezza , il governo sta continuando a scavare una fossa sempre più profonda, infatti, alla Polizia italiana manca tutto; il personale continua ad invecchiare e a diminuire, le incertezze economiche peggiorano, mentre i servizi aumentano e il sacrificio comincia a non essere più tollerato. Oggi la scure che sta per abbattersi sulla Puglia, aumentano di più le preoccupazioni in seguito alla diffusione della notizia, da parte del Ministero dell'Interno, dell'eventuale allestimento di un CIE (Centro di Identificazione ed Espulsione) nell'ex Base USAF a San Vito dei Normanni di Brindisi come si può arginare anche questo problema se il governo continua a tagliare i fondi al comparto sicurezza e si vive in condizioni disastrose manca tutto il necessario per svolgere al meglio il loro dovere. Mancano uomini e mezzi , soprattutto, uomini poiché i continui tagli rendono il futuro ancora più incerto. Se la Polizia di Brindisi funziona è solo perché il personale è motivato e fa sforzi incredibili finendo addirittura per autotassarsi per comprare i materiali . Oggi, con un carico di microcriminalità molto più pesante, al massimo le pattuglie sono due in una città che chiede più prevenzioni e controlli con l’ apertura di un “Centro di identificazione ed espulsione” la difficoltà di garantire sicurezza ai cittadini si avvertirebbe tantissimo. Tra l'altro la situazione è destinata a peggiorare: le incertezze normative e i tagli della Finanziaria spingono molti colleghi ad andare in pensione e il nostro rammarico è che per cinque poliziotti che lasciano il servizio solo uno viene inserito . Una situazione che è giunta a un punto di non ritorno : I responsabili dei vari uffici fanno salti mortali per far funzionare la macchina della sicurezza, ma si fanno sentire sempre più forte gli effetti di questi provvedimenti restrittivi ; oggi non siamo più disposti a dare credito a un governo che non solo non sembra in grado di garantire le condizioni finanziarie per un efficace esercizio delle funzioni di polizia, ma mentre tenta di appropriarsi dei risultati ottenuti dagli operatori in condizioni organizzative spesso impossibili, lavora per rendere meramente formale e di facciata qualsiasi forma di valorizzazione del loro impegno. Se il governo taglia i fondi per la sicurezza, la polizia può anche attendere le risorse… ma i cittadini non possono attendere la polizia. I poliziotti vogliamo garantire con il loro lavoro la sicurezza e la tranquillità dei cittadini, ma senza mezzi e senza uomini è sempre difficile mantenere il controllo del territorio . Oggi le forze dell’ordine non solo non si sentono tutelati da un Governo padrone , ma si sentono anche umiliati .

La Segreteria Regionale