I Crimini di Prossimità

I Crimini di Prossimità

Bergamo, 19 febbraio 2013 - Seminario


Tale evento, aperto anche agli avvocati, ed accreditato dall’Ordine, ha visto una nutrita ed attenta partecipazione: 30 avvocati ma soprattutto 70 poliziotti che hanno riempito di domande l’ispettore capo di polizia dr. Adolfo Bonforte, il pubblico ministero Daniela Meliota, il professor Andreas Aceranti, medico psichiatra, la prof. Simonetta Vernocchi medico e la dr.ssa Valentina Sambrotta sociologa e criminologa.
Primo intervento condotto dall’ispettore capo dr. Adolfo Bonforte, ha introdotto le funzioni ed il ruolo della polizia e soprattutto dei crimini di Prossimità. Il taglio del corso eminentemente pratico ha come obiettivo quello di rispondere alle esigenze di un settore, quello delle forze dell’ordine, che si trova impegnato a fronteggiare esigenze e situazioni sempre più complesse ed in costante crescita ed evoluzione in termini di sicurezza urbana ed interventi inter ed intra-familiari.
Gli argomenti svolti hanno posto l’accento sulla modalità di approccio della polizia che si reca sulla scena del crimine. Il dr. Bonforte a la dr.ssa Meliota hanno sottolineato come già nell’identificazione del luogo come “scena di un crimine” si determini il buon esito delle indagini. Grande rilievo è stato dato alla modalità di delimitazione della scena del crimine, della raccolta delle prove, alla conduzione del primo e fondamentale interrogatorio.
Una particolare attenzione deve essere mostrata nell’approccio alla vittima, soprattutto quando trattasi di minore, o di reato a sfondo sessuale, o di molestie in famiglia: la dr.ssa Meliota ha sottolineato gli errori che in questi casi vengono compiuti e rendono inutilizzabili le prove e le deposizioni.
Si è trattato inoltre della perseguibilità del reato perpetrato dal minore e più in generale la “psicopatologia della relazione famigliare”. Il professor Aceranti ha sviscerato in modo veramente completo e coinvolgente le caratteristiche fondamentali del disturbo di personalità di tipo Borderline che spesso si riscontra negli autori dei crimini di prossimità soprattutto se adolescenti. La relazione è stata talmente incisiva che al termine molti partecipanti hanno affermato di poter riscontrare in sé stessi più di un tratto Bordeline! La professoressa Simonetta Vernocchi ha trattato i meccanismi psicopatologici che rendono “malata” una famiglia in apparenza normale, e come tra le mura domestiche si possano covare e coltivare i peggiori delitti.
Si è sottolineata la difficoltà del riconoscimento precoce e men che meno della stigmatizzazione della famiglia patologica ove nascono i crimini di prossimità, famiglia in apparenza normale anzi “famiglia del mulino bianco”.
Le relazioni della dr.ssa Valentina Sambrotta hanno preso in esame gli interessanti dati squisitamente epidemiologici sulla vittimologia, sui crimini razziali, a sfondo sessuale ecc...
Ha suscitato discussione accesa la gestione del paziente instabile, l’esecuzione del trattamento sanitario obbligatorio e dell’accertamento sanitario obbligatorio, pratiche che vedono coinvolte figure professionali differenti - forze dell’ordine, medici, sindaco - che devono di necessità collaborare in modo sincrono all’obbiettivo comune della gestione ottimale dell’emergenza psichiatrica.
L’attualità dei temi proposti, la pluralità delle figure professionali coinvolte sia come relatori che come partecipanti, la capacità dei docenti di rendere con linguaggio semplice e diretto gli argomenti proposti senza banalizzare ma rispettando la scientificità e la complessità degli stessi, non ultima la vivacità dei discenti hanno determinato il successo dell’iniziativa; iniziativa che è stata possibile grazie al particolare impegno organizzativo dell’ispettore capo di polizia dr. Adolfo Bonforte e dei membri del sindacato SIAP.
Visto il successo riscosso l’incontro formativo sarà riproposto in futuro con temi che - secondo le proposte dei partecipanti - potrebbero riguardare: il reato a sfondo sessuale, la tossicologia, la sicurezza urbana, la pedofilia femminile, lo stalking ed il mobbing.
Il seminario, inoltre, è stata la prima collaborazione tra il SIAP e l’associazione culturale “Afrodite” che già stanno progettando insieme altre iniziative: partendo dai vari corsi già strutturati offriranno a breve un master in criminologia.