La presenza di organizzazioni criminali modifica in negativo il quadro di convenienza dell’economia locale
perché scoraggia la formazione di nuova imprenditorialità, rende poco attraenti gli investimenti esterni, provoca una diminuzione di produttività e competitività alterando l’allocazione delle risorse in modo non razionale, alimenta la crescita dell’economia illegale e sommersa, aumenta i costi di transazione delle
attività economiche distrugge il capitale sociale.

Per contrastarla è necessario rafforzare le azioni capaci di generare condizioni sane di economia e investire nella sicurezza, oggi più che mai presupposto indispensabile, in presenza di una crisi non solo economica bensì anche morale.

La lotta alle mafie, la promozione della legalità, il potenziamento della sicurezza, attraverso l’utilizzo degli strumenti racchiusi nell’attuale formulazione del “Codice Antimafia”, nonché gli spunti normativi necessari ad implementarlo al fine di rendere ancora più incisiva la lotta ai crimini organizzati ed al
recupero dei patrimoni illecitamente accumulati, rappresentano l’impiego più redditizio e produttivo per aumentare la competitività e sostenere la crescita.
La criminalità costa cara. Più sicurezza vuol dire più sviluppo.