Movimenti interni

Movimenti interni

Bergamo, 19 dicembre 2012 - Comunicato sindacale

 Al Signor Questore
= SEDE =
  
  
OGGETTO: Movimenti interni.
 
Siccome il SIAP fa del rispetto dei ruoli il proprio tratto distintivo e crede nella necessità che l’Amministrazione ad ogni livello possa determinarsi senza subire indebite influenze si astiene, da sempre, dall’intervenire nei processi decisionali che attengono alla mobilità interna degli uffici. Pertanto, riguardo i movimenti interni disposti con circolare n. 328, interviene solamente oggi e lo fa, come al solito, pubblicamente.
In primo luogo, la scrivente Segreteria Provinciale riconosce alla S.V. il merito di aver compiuto la più grossa riorganizzazione della questura delle ultime due decadi. La qual cosa, considerato il contesto in cui è stata realizzata - età media del personale, ricambio limitato, mobilità interna bloccata - dimostra del coraggio. Aderire alle disposizioni ministeriali che prevedono l’Ufficio Tecnico Logistico e il Nucleo Servizi Ordinari non è stata, in questo caso, una mera attività burocratica e la S.V. avrà certamente messo in conto le lamentele dei colleghi interessati.
Senza mettere in discussione l’impianto complessivo dell’operazione, bisogna però dire, in secondo luogo, che alcune singole situazioni prestano il fianco a critiche legittime. E il SIAP, nell’assolvere al proprio ruolo di portatore di interessi diffusi da un lato e di tutela dei singoli colleghi dall’altro, lo manifesta con gli strumenti di cui dispone, non ultimo proponendo ai danneggiati il ricorso presso le Autorità amministrative competenti.
Infatti, se il criterio di selezione più importante adottato dalla S.V. è stato quello dell’anzianità di servizio, fatta eccezione per coloro i quali erano in servizio all’Ufficio Scorte che ha specifiche e peculiari caratteristiche, alcune scelte sconfessano in maniera eclatante tale criterio. La S.V. durante un incontro con tutte le OO.SS provinciali si era espressa, altresì, rassicurando che non avrebbe cambiato a nessuno l’orario di lavoro, vantandosi di non averlo mai fatto, ma che tuttalpiù avrebbe cambiato mansione a qualcuno. Constatiamo che non è riuscito a mantenere la parola e, visto che la volante e la turnazione in quinta incidono nella carne viva dei colleghi, soprattutto di quelli che le hanno già fatte e non hanno chiesto di tornare a farle, non manchiamo di riconoscerLe anche questa forma di coraggio.
Distinti saluti.