Ciack si gira!

Ciack si gira!

Pavia, 21 novembre 2012

Insomma, il contesto è decisamente avvilente, soprattutto per chi ancora crede di dover svolgere il proprio servizio da operatore di Pubblica Sicurezza. Ebbene sì, in questa Sezione che sembra un reality, il poliziotto è costretto a guardarsi le spalle da altri colleghi impegnati in nominations e confessionali vari, più che a dedicarsi al proprio ruolo istituzionale.

Gli individualismi e le problematiche che hanno portato a tanta frustrazione andrebbero debitamente stemperati e possibilmente risolti con la supervisione di chi è preposto alla gestione del personale. Persona che, dato l’incarico, dovrebbe essere garante d’imparzialità ed essere il punto di riferimento per tutti (al di là dei legami di amicizia, di legittimi interessi o di appartenenza sindacale). Purtroppo anche in questo caso siamo spettatori, sempre più allibiti, di una sorta di “Chi l’ ha visto?” alla pavese.
Il SIAP di Pavia, con la presente, si rivolge pubblicamente alla Dott.ssa Rebai per rammentarle che nell’arco di oltre un anno di incarico come Dirigente della Sezione di Pavia, sempre nel rispetto dei ruoli e tenuto conto di tutti gli impegni che l’incarico impone, ha concesso, purtroppo, un solo incontro “AL MOTORE DELLA SEZIONE” (per usare una sua definizione), trascurando le sopravvenute tematiche che si sono create e sovrapposte nel tempo, ormai in maniera troppo gravosa per chi ricopre il delicato compito di pattugliante.
Sulla scorta delle promesse fatte dal Dirigente ormai da diversi mesi il SIAP di Pavia auspicava una più concreta attenzione nei riguardi del personale impegnato nei servizi su strada, senza che ciò significasse mettere in secondo piano il buon andamento e le necessità degli uffici, a nostro avviso ridimensionati sotto l’aspetto qualitativo.

Tante valutazioni del Dirigente sull’organizzazione del Reparto, prima del famoso e tanto famigerato riordino degli uffici del giugno scorso (fra l’altro esternate ai collaboratori in fase di programmazione), sono state completamente stravolte senza nessuna giustificazione. Risultato? Qualche collega si è trovato dall’oggi al domani in un altro ufficio o di pattuglia, senza la benché minima giustificazione!

Come se tutto questo non bastasse, quasi volesse sostenere la metafora con cui si apre il presente comunicato, anche le valutazioni professionali che il Dirigente ha dovuto formalizzare in atti riguardanti il proprio incarico nei confronti di uno stretto collaboratore nonché di alcuni pattuglianti, sono state MAGICAMENTE trasformate da eccellenti in disastrose, da un giorno con l’altro, senza alcuna motivazione di tangibile e documentabile.
Qual è la ragione di una così grossa contraddizione? Come mai il Dirigente prima esterna il proprio pensiero in un senso e poi dopo qualche giorno cambia idea così facilmente, senza nemmeno una benché minima pezza giustificativa? Quanto avvenuto è frutto di una sua esplicita volontà? Oppure è stato dettato dal consiglio interessato di qualcuno? E in tale ipotesi, questi CONSIGLIERI saranno disposti a confermare il loro pensiero o a sostenere la paternità di detta regia? O come al solito si defileranno con nonchalance, per evitare odiosi problemi, lasciando solo il Dirigente con le proprie contraddizioni?

Gli incuriositi spettatori rimangono in attesa della prossima puntata e di sapere come andrà a finire…

LA SEGRETERIA PROVINCIALE