Torino - L\'insostenibile voglia di infangare il poliziotto.

Torino - L'insostenibile voglia di infangare il poliziotto.

LA LETTERA PUBBLICATA SU “LASTAMPA-Specchio dei tempi” OGGI 21 AGOSTO 2012

Un lettore ci scrive:
Affacciato alla finestra di casa verso le 19,00 di oggi 14 agosto in via giotto una pattuglia della polizia ha fermato ammanettato e arrestato un ragazzo di colore proprio sotto casa. Forse un ladruncolo, forse un piccolo spacciatore come molti nella zona.Quello che mi ha indignato è stato che mentre il ragazzo giaceva ammanettato prono a terra sotto il peso di uno dei due poliziotti, il collega gli ha assestato due calci violenti, uno al torace e uno alla gamba in modo assolutamente gratuito, infatti il ragazzo non opponeva alcuna resistenza e non poteva neppure muoversi. Un passante si è fermato probabilmente costernato a osservare la scena a una decina di metri di distanza e il poliziotto autore dei calci lo ha invitato bruscamente ad allontanarsi. Quando il signore ha rivendicato il suo diritto di libero cittadino di stare sulla strada pubblica il poliziotto lo ha anche invitato a esibire i documenti. Sono convinto che la polizia debba fare rispettare l’ordine pubblico e se il ragazzo ha commesso qualche reato risponderà delle sue colpe, ma non c’era alcun bisogno di esercitare bruta violenza fisica su un soggetto ammanettato, immobilizzato e che non opponeva alcuna resistenza».
Daniele Caracciolo

LA LETTERA INVIATA DAL PASSANTE A GIORNALI E POLIZIA

In risposta a quell’articolo inerente “I DUE CALCI IN VIA GIOTTO” Mi sento in dovere di dire che quella sera del 14 Agosto, i due agenti che hanno arrestato quel ragazzo di colore, hanno fatto semplicemente un lavoro a dir poco encomiabile.
Mi spiego, San Salvario è stato il primo quartiere in città ad accogliere gli immigrati dal Sud Italia. Negli anni ‘90 i vecchi abitanti si sono trasferiti in altre zone e il quartiere ha accolto una nuova ondata di immigrati, questa volta extracomunitari.
Tante volte sono intervenuto a difendere donne anziane ed indifese nella TOTALE INDIFFERENZA dei presenti.
Ok l?indifferenza, ma l’inventare cose NO!
Quel passante che si è fermato quel famoso 14 Agosto ero IO.
E non ero di certo costernato per la scena, tantomeno sono stato invitato ad allontanarmi anzi, ho appreso fin da subito la GRANDE professionalità dei due agenti in quanto, ho avuto problemi con quel ragazzo di colore che , per fuggire dalle forze dell’ordine, mi ha tagliato la strada che percorrevo con la mia macchina.
Mi fermavo per scusarmi di non essere riuscito ad aiutarli!
Si perché mi sono sentito uno schifo che io, in auto, non sono riuscito a raggiungere subito quel ragazzo di colore; cosa che fortunatamente ha fatto quel poliziotto a piedi, correndo e dando l’anima pur di prenderlo.
Si è vero, è il suo dovere, è il suo lavoro, ma spesso tanti ragazzi di colore scappano alle volanti di Polizia e Carabinieri e, non corrono di certo per oltre 1 Km, in mezzo al traffico per di più!
Quindi, cio che dovrebbe essere ENCOMIABILE diventa un criticare e diffamare?
No, non l’accetto perché ero LI PRESENTE al momento dell’ammanettamento
.PRESENTE IN STRADA, NON DAL BALCONE, e, il poliziotto più giovane, sceso poco dopo dalla macchina della Polizia, non ha dato alcun calcio anzi, ha calmato me che sinceramente avrei usato maniere molto piu forti nei confronti di quel ragazzo di colore.

Inoltre non mi vergogno a dirlo che ho un grande peso e mi sono quasi prostrato per scusarmi con quei poliziotti per non essere riuscito ad aiutarli in nulla. Questo senso di colpa è dovuto sia dal fatto che ho due bambine e sono stufo di vivere in un quartiere cosi sia perche sono un ex
appartenente alle forze armate.
Aggiungo che ho chiesto di rimanere anonimo per la semplice PAURA e con ulteriore professionalità gli agenti, entrambi, ringraziavano e mi rassicuravano.
Mi sentivo di precisare quanto successo DAVVERO quella sera perché ho ammirato tantissimo il lavoro effettuato da quei Poliziotti.
Un grazie di cuore alla Polizia di Stato per il lavoro costante di monitoraggio del territorio e di aiuto della gente comune.
Grazie a quegli agenti di Polizia che PREMIEREI anziché diffamare.
Giovanni.

Vi chiedo gentilmente di portare le MIE congratulazioni a quei Poliziotti a nome mio e del quartiere che seguo attivamente.
Torino 21 agosto 2012

IL SIAP INTERVIENE IMMEDIATAMENTE SULLA VICENDA E SCRIVE A “SPECCHIO DEI TEMPI”

In merito alla lettera odierna del sig. Daniele Caracciolo, spettatore dell'asserita violenza da parte di un poliziotto che eseguiva un arresto, mi corre l'obbligo di segnalare quali danni provoca il pregiudizio ed il furore ideologico.
Con un racconto spedito al giornale, intriso delle parole d'ordine del buonismo e della retorica anti polizia, si tenta di delegittimare ed infangare l'onorabilità e la professionalità di migliaia di donne e uomini in divisa che ogni giorno compiono ben più del loro dovere per rappresentare uno Stato che li sta abbandonando.
A volte il giochino dell'innocente indignato riesce a volte no, e questa volta è andata male. Infatti il "costernato passante" chiamato in causa ha scritto alla Polizia, con coraggio, per smentire totalmente quanto asserito dal sig. Caracciolo e ringraziare, invece, gli operatori della volante intervenuti per il coraggio e la professionalità dimostrata.
In nome dei poliziotti che mi onoro di rappresentare io ringrazio lui per l'onestà intellettuale dimostrata, che eviterà ai colleghi l'umiliazione di doversi giustificare per ciò che non hanno commesso, e per l'esempio che spero possa dare.
Ai cittadini dico aiutateci ad aiutarvi.

Pietro DI LORENZO - Segretario Generale Provinciale SIAP Torino

Questa volta la vicenda è andata a buon fine.
Esprimiamo vicinanza e solidarietà a tutti i colleghi che, giornalmente, sono sulla strada a svolgere il loro dovere dovendo mettere in conto non solo i pericoli connaturati alla nostra professione ma, purtroppo, anche quelli che questa storia ha evidenziato.
La nostra porta è aperta a tutti i poliziotti, anche non iscritti, che in qualsiasi modo ed in qualsiasi momento vedono offesa la loro professionalità e dignità.
PERCHE’ IL SIAP E’ IL SINDACATO DEI POLIZIOTTI!


21 agosto 2012 La Segreteria Provinciale