Torino - Ufficio Immigrazione vicino al collasso

Torino - Ufficio Immigrazione vicino al collasso

La nuova sanatoria rischia di affondare definitivamente un Ufficio con l'acqua alla gola

Comunicato stampa del 6 agosto 2012

Oggetto: Nuova Sanatoria per immigrati – Ufficio Immigrazione vicino al collasso.

“Una nuova sanatoria è dietro l’angolo e siamo costretti a lanciare l’allarme. Lieti che vengano assicurati diritti a lavoratori clandestini ma chi pensa a quelli dei poliziotti?” – dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “l’Ufficio Immigrazione della Questura è già con l’acqua alla gola e senza nuove risorse umane ed economiche affonderà definitivamente”.
“L’ Ufficio Immigrazione di Torino è sempre stato esempio ed eccellenza in Italia sia per la qualità del lavoro svolto sia per il rispetto dei tempi previsti dalle normative” – continua DI LORENZO - ”Tutto questo, soprattutto negli ultimi 5 anni, solo e soltanto grazie al sacrificio degli operatori che hanno superato di molto l’orario di lavoro settimanale impegnando, anche, sabati e domeniche di aperture al pubblico allo sportello di Corso Verona ed in Ufficio per la trattazione delle pratiche acquisite.” .
”Il personale, però, ora è stanco e demotivato. A fronte di un aumento del lavoro, che in alcuni settori ha raggiunto il 100%, i dipendenti sono diminuiti complessivamente di oltre il 10% ” – insiste DI LORENZO – “ Ciò si traduce in richieste sempre più pressanti di lavorare tutte le settimane anche il sabato e la domenica ed in straordinario durante gli altri giorni”.
“A tal proposito è bene specificare che attualmente tutto lo straordinario effettuato, migliaia di ore, è liquidato grazie al fondo Emergenza Nord Africa prorogato fino al 31 dicembre di quest’anno. Dopo i colleghi potrebbero lavorare senza essere pagati– continua DI LORENZO –“Ulteriore elemento di scoramento è la situazione logistica e ambientale ormai avviata al degrado più totale: bagni, porte e serrande inutilizzabili, stanze piccole sporche e malsane, areazione insufficiente nei locali dove transitano circa 500 utenti al giorno, nessuna misura di prevenzione e controllo sanitario per il personale che in sgabuzzini di 4,20 x 3 metri ha trattato quasi 1500 profughi, dell’ultima ondata, che si aggiungono alle diverse centinaia dell’ordinario””.
“E’ davvero difficile fare la sintesi di una situazione sempre più difficile e insopportabile per il personale” – conclude DI LORENZO - “Chiederemo all’Amministrazione di esaminare seriamente la situazione perché senza le adeguate misure non lasceremo che, ancora una volta, siano i poliziotti a cedere ulteriori diritti già erosi da tempo”.