Commissione proposte di modifica della L. 121/81 - Esito Prima Riunione

Commissione proposte di modifica della L. 121/81 - Esito Prima Riunione

Roma, 22 luglio 2011 - Esito 1° confronto

Il 20 luglio si è tenuto un primo incontro preliminare tra le OO.SS. ed una delegazione del Dipartimento di P.S. per discutere i compiti e le finalità della Commissione per l’analisi, lo studio e la formulazione di proposte di modifica delle norme della legge 1° aprile 1981, n. 121. istituita dal Ministro dell’Interno il 28 giugno 2011. Il Vice Capo della Polizia – preposto all’attività di Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia – Prefetto Basilone, in qualità di Presidente designato per la Commissione in argomento, ha introdotto i lavori, esplicitando i compiti e le finalità che il Ministro dell’Interno si è prefissato di raggiungere. Siamo stati informati che, diversamente da quanto contenuto nel Decreto, la finalità non è quella di proporre ed eventualmente addivenire a proposte di modiche od integrazioni dell’attuale testo della legge 121/81, ma esclusivamente quella di raccogliere tutti i contributi ed ascoltare le diverse opinioni degli attori sociali e istituzionali del complesso e articolato mondo del sistema sicurezza nazionale. La finalità  è quella di fare il punto sullo stato di applicazione della legge in questione, e le relative novità introdotte in materia dalla più recente legislazione correlata, anche con riferimento a quella di rango Costituzionale. Lo scopo, in estrema sintesi per quanto delegato al Vice Capo dal Ministro, sarebbe quello di redigere una sorta di “libro bianco”, raccogliendo i contributi attraverso gli vari staff di ascolto e i comitati istituiti dal relativo Decreto, oltre che da un forum che il Ministro intenderebbe istituire nel sito Ufficiale del Ministero dell’Interno, in modo da comprendere cosa non è ancora stato applicato dalla 121/81 e le criticità che ne derivano, o potrebbero derivare dall'analisi di tutto il sistema. 
Dopo la premessa del Prefetto Basilone, completa ed apprezzabile dal punto di vista della trasparenza del metodo espositivo utilizzato, per il ruolo affidatole dal Ministro e per l’onestà intellettuale e professionale che la contraddistingue, alcune tra le altre oo.ss. hanno sollevato una polemica con il V. Capo per le questioni afferenti i tagli che anche l’ultima Finanziaria ha riservato al Ministero dell’Interno (i quali ricordiamo sono di ulteriori 500 milioni nel triennio 2012/2014 – rispettivamente di 113+141+264 in ml di euro), come se i tagli li avesse decisi il Capo della Polizia o il Dipartimento di P.S. che, ci risulta, li subiscono e contrastano per il ruolo loro affidato insieme a tutti noi, o meglio insieme al S.I.A.P. e qualche altra OO.SS. le uniche che continuano a manifestare, non avendo interrotto mai il ciclo delle manifestazioni programmate dall'ex cartello unitario.
La delegazione del S.I.A.P., guidata dal Segretario Generale Tiani con il Segretario Nazionale Anfp Letizia e il Segretario Nazionale Martelli, non si è lasciata trascinare in polemiche sterili quanto inutili, le quali non avrebbero portato a nulla, poiché sollevate nella sede sbagliata e fuori dal tema motivo dell’incontro.
NOI come noto a tutti i colleghi, il Governo o meglio i Governi non li abbiamo mai ringraziati quando hanno inteso le loro politiche come mero atto di concessione ai poliziotti, così come non abbiamo mai inteso ringraziare l’attuale Ministro dell’Interno per gli impegni, anche i più modesti, prima assunti e poi puntualmente inevasi; e le contestazioni a differenza di altri le facciamo nelle piazze vere e non certo in quelle virtuali.
Ciò posto, entrando  nel merito del compito della Commissione e del ruolo che quest’ultima ha destinato ai Sindacati di Polizia, ci ha portato a contestare il fatto che, i Sindacati di Polizia, ai quali la legge attribuisce il compito di intervenire non solo per tutelare e rappresentare il personale, ma anche di esprimere il proprio parere sui modelli organizzativi e non solo. Non possono essere messi sullo stesso piano delle rappresentanze militari, che certamente sindacati non sono, ma appunto mere rappresentanze di personale. Abbiamo rivendicato con forza che il nostro ruolo, per ciò che rappresentiamo in materia di sicurezza pubblica,  non può essere subordinato neanche a quello dell’ANCI e dell’UPI, atteso che, almeno sino ad oggi, i Sindaci ed i Presidenti delle Province, non hanno e non possono avere un ruolo preminente nella gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica. Ruolo affidato dalla legge 121 a Prefetti, Questori, Autorità Locali di P.S., Ufficiali e Agenti di P.S., cioè i Poliziotti, le cui funzioni, specie per ciò che attiene ai Questori, dovranno essere valorizzate, reinterpretando in maniera chiara ed in equivoca lo spirito normativo che le disciplina, compreso il potere di ordinanza e gli ambiti applicativi. Abbiamo evidenziato che non si può, a nostro avviso, ridurre questa complessa e delicata discussione ad un solo giorno di "audizione", sebbene il Ministro dell’Interno voglia concludere i lavori della Commissione entro dicembre 2011. Il Vice Capo Basilone ha specificato al S.I.A.P. che non è nei compiti affidati alla Commissione rivedere la figura dell’Autorità Nazionale e Provinciale di Pubblica Sicurezza, e per quello che la riguarda non è minimamente in discussione. Il S.I.A.P. pur  fidandosi di quanto affermato dal Prefetto Basilone,  non può fidarsi minimamente del Governo, poiché è il caso di ricordare che la cosiddetta legge “Bardolini-Saia”, sulla riforma delle polizie locale, che è in discussione nelle rispettive commissioni parlamentari va in direzione totalmente opposta  rimettendo in discussione il potere d’ordinanza ai Sindaci, e questo non è  solo un problema politico, ma tutti converrranno che, la tematica coinvolge direttamente anche del Dipartimento di P.S. - Il Vice Capo della Polizia ci ha anticipato che, nel mese di settembre dovrebbe esserci un nuovo incontro, in quell'occasione si  entrarà nel merito dei lavori, dopo la stesura di un calendario pubblico degli stessi. Lavori in cui il S.I.A.P. proporrà delle riorganizzazioni dell’intero assetto che, oltre a produrre dei risparmi di spesa, permettano una migliore razionalizzazione dell’apparato, e non si potrà prescindere ovviamente da antiche e delicate tematiche, come ad esempio: la necessaria riforma e riorganizzazione dei ruoli e delle qualifiche – meglio noto come riordino delle carriere la contrattualizzazione e riforma della nostra dirigenza, la riorganizzazione e separazione del comparto sicurezza da quello difesa ecc... -  Sarà nostra cura informare il personale sull’esito del prossimo incontro.


Roma, 22 luglio 2011