Tav: scontri Valsusa, Procura chiede giudizio 46 indagati. La soddisfazione del SIAP.

Tav: scontri Valsusa, Procura chiede giudizio 46 indagati. La soddisfazione del SIAP.

Comunicato stampa del 8 giugno 2012


Oggetto: Tav: scontri Valsusa, Procura chiede giudizio 46 indagati
soddisfazione del SIAP per gli arresti e plauso a tutti i colleghi per la professionalità dimostrata.


“Accogliamo la notizia con soddisfazione” – commenta Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato.
“La Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio di 46 persone per gli scontri al cantiere di Chiomonte della Tav Torino-Lione del 26 giugno e del 3 luglio scorsi secondo ipotesi di reato che vanno dalla resistenza alla violenza e lesioni a pubblico ufficiale. E’ l’ulteriore conferma delle denunce del Siap a partire già dal 27 giugno scorso” – continua DI LORENZO - “Per mesi abbiamo chiesto che venissero individuati e perseguiti i violenti esponenti del movimento no tav che, oltre ad attentare direttamente alla vita delle donne e uomini in divisa, istigano alla violenza e vomitano insulti, su social network e siti internet, oltraggiando la dignità dei poliziotti e dello Stato che rappresentano”.
”L'inchiesta aveva già portato a 29 ordini di custodia cautelare lo scorso 26 gennaio” –ricorda DI LORENZO - ” Ed il rinvio a giudizio per 46 indagati rende giustizia alle centinaia di feriti tra le Forze di Polizia ma soprattutto, e li ringraziamo per questo, rende merito a tutti i colleghi che ad ogni livello hanno raccolto il materiale documentale e condotto le indagini con dedizione, impegno e professionalità permettendo così di raggiungere un risultato tanto atteso.”
“Ci auspichiamo che sia un segnale per l’autentico movimento notav” – conclude DI LORENZO –“Crediamo da tempo che sia giunta l’ora di ripensare l’appoggio o la tolleranza che il movimento originario ed un vasto mondo politico e sindacale ha verso chi, innegabilmente, con questi violenti attacchi antidemocratici impedisce proprio a loro di rappresentare al meglio le vere istanze di cui sono portatori”.