
Bozza Decreto Legge Forze di Polizia - Confronto con il Ministro
Pubblichiamo il documento depositato nel corso del confronto con il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Sottosegretario Molteni e il Capo della Polizia, relativamente alla bozza di DL dedicato alle Forze di Polizia, svoltosi nella mattinata del 26 giugno 2025. Seguirà ulteriore comunicato di approfondimento appena l’Amministrazione fornirà al Sindacato il testo definitivo, che comunque, consentirà d’intervenire anche in fase di conversione in legge del DL. (...)
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Oggetto: Bozza Decreto-Legge Forze di Polizia
Al Signor Ministro dell’Interno
Pref. Matteo Piantedosi
Al Signor Capo della Polizia
Pref. Vittorio Pisani
Osservazioni e Proposte Ruolo dei Funzionari e Dirigenti
Illustrissimi,
lo scrivente, preso atto che la bozza del DL dedicato alle FF.PP. contiene misure che rispondono a reali esigenze, come la riduzione dei tempi di permanenza nella qualifica di Vice Questore ed equiparati; infatti, detta proposta di modifica consente ai giovani funzionari che sono pronti ad espletare impegni professionali importanti, di entrare in valutazione per la nomina alla qualifica di Primo Dirigente, in tempi più ridotti, garantendo anche all’amministrazione un’età media dei dirigenti, più bassa.
Come, altresì, l’introduzione dell’accesso diretto alla carriera dirigenziale per i medici della Polizia di Stato, misura da noi rivendicata e indirizzata ad invertire il trend negativo registrato negli ultimi anni, con concorsi spesso deserti e un organico medico cronicamente sottodimensionato. La previsione consentirebbe di valorizzare un percorso di studi lungo e impegnativo, che può richiedere fino a undici anni di formazione tra laurea e specializzazione, e rappresenta un primo passo per rendere realmente attrattiva la carriera medico-dirigenziale in seno alla Polizia di Stato.
Tuttavia, il provvedimento appare carente sotto il profilo di una visione strategica e di lungo termine sull’avanzamento di carriera dei funzionari della Polizia di Stato.
Anche questa bozza di decreto, infatti, non affronta il nodo centrale: quale percorso deve intraprendere un giovane funzionario o un funzionario con maggiore esperienza per costruire una carriera coerente, fondata su criteri trasparenti e meritocratici.
Oggi gli unici passaggi formalizzati sono quelli legati alle qualifiche e ai ruoli. Manca invece una chiara definizione degli steep professionali (formativi, esperienziali e di responsabilità) che ogni funzionario dovrebbe seguire per ambire alla qualifica superiore. Questo vuoto alimenta l’incertezza, mina la motivazione, e contribuisce alla percezione – spesso diffusa – di percorsi poco leggibili e troppo esposti a margini di discrezionalità.
È necessario affrontare, con coraggio e chiarezza, la questione dei criteri di promozione. L’attuale sistema è fondato su requisiti generici di anzianità, giudizi annuali e, soprattutto, su valutazioni ampiamente discrezionali dell’Amministrazione. Occorre invece aprire una riflessione seria su un possibile cambiamento di paradigma:
a) Introdurre percorsi predefiniti e trasparenti, validi per tutti, che indichino le esperienze, le responsabilità e le conoscenze richieste per ogni passaggio di qualifica;
b) Garantire certezze di crescita a tutti i funzionari che operano con dedizione, spirito di sacrificio e professionalità in un contesto sempre più gravoso e complesso;
c) Utilizzare l’istituto della promozione per meriti straordinari per valorizzare i casi di eccellenza professionale che si distinguano nettamente per risultati e capacità fuori dall’ordinario.
Il SIAP è convinto che la trasparenza, la prevedibilità e l’equità nei percorsi di carriera costituiscano un fattore cruciale per la coesione interna e per la valorizzazione e la motivazione degli appartenenti al ruolo dei funzionari di Polizia.
Nei prossimi giorni, trasmetteremo all’Amministrazione le nostre valutazioni analitiche e puntuali su ciascuna delle modifiche normative previste dalla bozza di DL, nella consapevolezza che l’apprezzato odierno confronto rappresenta un’occasione utile – e non più rinviabile – per iniziare ad affrontare, finalmente, le criticità strutturali del sistema.
Proposte e Osservazioni Ruolo degli Ispettori
1. In via preliminare quale esigenza inderogabile, al pari della proposta di riduzione delle tempistiche per l’avanzamento della carriera dei funzionari/dirigenti, la progressione in seno al ruolo degli ispettori di ogni qualifica, vanno ridotti i tempi di permanenza in ogni qualifica.
2. Concorsi straordinari per Ispettore Superiore
Il ruolo degli Ispettori presenta oggi numerose criticità che richiedono un intervento organico e coerente con i principi di meritocrazia, valorizzazione dei percorsi formativi e rispetto dell’anzianità di servizio.
Tra le principali emergenze figura l’esiguo numero di Ispettori Superiori attualmente in servizio (circa 280). Questo dato ha giustificato la previsione, già nei precedenti correttivi al riordino, di due concorsi straordinari per soli titoli, da anticipare rispettivamente al 2025 e al 2027.
Il SIAP sostiene tale proposta di anticipo, che ritiene coerente con l’impianto normativo vigente, chiede che per tali concorsi non venga previsto il requisito della laurea triennale, considerato che la proroga della fase transitoria al 2029 posticipa anche l’introduzione dell’obbligo di tale titolo.
3. Valutazione meritocratica dei titoli
Trattandosi di concorsi straordinari “per saltum”, occorre che:
a) Sia valorizzata l’anzianità di servizio nel ruolo di Ispettore;
b) Si attribuisca adeguato punteggio alle modalità di accesso (es. concorso per titoli ed esami);
c) Si tenga conto della durata e struttura del corso di formazione seguito.
In sintesi, serve un sistema di attribuzione dei punteggi che premi l’esperienza e il merito, garantendo equità di trattamento tra candidati con storie professionali diverse.
4. Tutela degli attuali Ispettori Superiori e Sostituti Commissari
Nel sostenere le procedure semplificate, si ritiene necessario:
1) Un concorso straordinario per soli titoli, da bandire entro il 2025, riservato agli attuali circa 280 Ispettori Superiori per l’accesso alla qualifica di Sostituto Commissario;
2) L’armonizzazione delle progressioni per i Sostituti Commissari, eliminando la disparità tra vincitori del concorso straordinario e gli altri.
3) In particolare, convintamente proponiamo di consentire a tutti i Sostituti Commissari di accedere alla denominazione di “Coordinatore” dopo 4 anni, come previsto dal D.lgs. n. )5/2017;
4) Abrogare l’art. 2, comma 1, lett. r-quater), D.lgs. n. 95/2017 nella parte in cui differisce tale possibilità al 1° gennaio 2027 per i vincitori del concorso straordinario per 1000 posti.
5. Accesso semplificato al ruolo direttivo dei funzionari
Si propone l’introduzione di concorsi interni per soli titoli riservati agli Ispettori S.U.P.S., da bandire entro il 2029, per:
a) Sopperire alle gravi carenze previste nel ruolo dei funzionari (entro fine 2027 usciranno 1094 funzionari su 1354);
b) Garantire un rapido impiego operativo di personale esperto, già formato e abituato a funzioni di responsabilità;
c) Conseguire risparmi significativi rispetto ai concorsi ordinari, evitando:
d) Costi per sedi e logistica;
e) Spese di missione per candidati e commissioni;
f) Pagamenti del “gettone” al personale impiegato nelle vigilanze;
g) Corsi di formazione lunghi e costosi.
Conclusione
Il Siap sostiene che il DL dedicato alle Forze di Polizia, debba offrire una risposta concreta alle carenze strutturali del ruolo ispettori, garantendo equità nei percorsi di carriera tra chi ha già maturato esperienza e chi accederà tramite i nuovi concorsi, al fine di valorizzare il patrimonio umano e professionale di competenze già esistenti, nell’interesse dell’efficienza e del buon funzionamento dell’Amministrazione di PS.
Il Segretario Generale - Giuseppe Tiani
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