Green Pass, opportuno abbassare i toni - Lettera aperta ai colleghi

Green Pass, opportuno abbassare i toni - Lettera aperta ai colleghi

"Sentiamo il dovere di rivolgerci a tutti i colleghi, nell’interesse individuale di ognuno e dell’intera comunità della Polizia di Stato auspicando, convintamente, che si comprenda l’importanza di abbassare i toni, diversamente da alcuni che, con superficialità alimentano astio, divisione e rabbia tra colleghi. (...)

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         In uno stato democratico, qualunque cittadino ha il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni e di esercitare le proprie libertà e diritti, ma sempre con il limite invalicabile del rispetto delle leggi, al di la che ad ognuno di noi possano apparire giuste o sbagliate. Chi indossa l’uniforme della Polizia di Stato o qualsiasi altra divisa, non può dimenticare i doveri assunti, tenendo ben a distanza chi, forse, con lo scopo di raggranellare qualche consenso, alimenta crociate utilizzando inoltre, un linguaggio offensivo, violento e che istiga, un modo di agire  certamente inadeguato per un poliziotto.

  Le molteplici problematiche di questa pandemia necessitano, come ha fatto fin dal primo minuto il Siap di un sindacato serio, equilibrato, competente e capace di perseguire la tutela di TUTTI i colleghi sia vaccinati che non vaccinati, anche e soprattutto in conseguenze delle decisioni unanime del Governo in tema di Green Pass.

  Le date e gli orari delle agenzie di stampa e delle comunicazioni social testimoniano, indiscutibilmente, come il Siap abbia agito immediatamente – sia per quanto attiene il tema dell’accesso alle mense di servizio, sia per l’obbligo del Green Pass. Affinché le scelte individuali e legittime per la vaccinazione, non abbiano conseguenze discriminatorie verso nessuna delle due diverse platee di colleghi.

  C’è necessità di moderazione, serve equilibrio per trattare questioni tanto delicate ove occorre la massima sensibilità possibile, esercitando l’ascolto e il rispetto delle idee altrui, anche se non condivise, anziché alimentare contrapposizioni esacerbate di cui la società e la nostra comunità interna, già esasperata da questi due anni di pandemia, non ha alcun bisogno.

  Abbiamo già evidenziato come l’introduzione del green pass anche per i dipendenti pubblici, come stabilito dal Governo e senza alcun confronto sindacale, presenti nel nostro ambito gravi criticità a causa dei tempi che, appaiono molto ristretti per fissare protocolli sanitari in grado di far collimare le esigenze operative dovute alla composizione degli equipaggi e squadre di lavoro dei diversi ambiti operativi e degli uffici, con gli orari di lavoro.

  Nell’incontro fissato per venerdì 24 pv, con Il Capo della Polizia e riservato esclusivamente ai maggiori sindacati di polizia, come ripetutamente richiesto dal Siap, metteremo ancora una volta in evidenza come la specificità e unicità del nostro lavoro necessitano di protocolli ad hoc che deroghino agli indirizzi generali per salvaguardare la sicurezza sui luoghi di lavoro dei poliziotti vaccinati e non vaccinati, così come ribadiremo il principio già rivendicato che i costi per la sicurezza del lavoro non possono gravare sul singolo operatore. Quando il Sindacato si fa portatore e rivendica la tutela, degli interessi collettivi e individuali di tutti e  dalla prima ora, certamente non servono capi popolo rabbiosi che non hanno gli strumenti per perseguire gli interessi generali.

Roma 21 settembre 2021

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