SULLE PENSIONI DEL COMPARTO SICUREZZA - DIFESA E SOCCORSO PUBBLICO, VOLTAFACCIA DEL GOVERNO - I POLIZIOTTI ANCORA IN PIAZZA

Roma, 8 Marzo 2012 - Politica

Il comunicato congiunto ripreso dalle maggiori agenzie di stampa del Paese

  • da ANSA

MANOVRA: SINDACATI POLIZIA, VOLTAFACCIA GOVERNO SU PENSIONI DICHIARATO STATO MOBILITAZIONE CATEGORIA (ANSA) - ROMA, 8 MAR - Voltafaccia del Governo sulle pensioni del comparto sicurezza e difesa. Lo denunciano i sindacati di polizia Siap, Silp-Cgil, Coisp e Anfp. "Tre mesi fa - ricordano le organizzazioni - il presidente del Consiglio Monti, nel presentare la manovra finanziaria ai sindacati di Polizia e agli organi di rappresentanza militare aveva dichiarato, con enfasi inaspettata, che avrebbe tutelato la specificità degli operatori del comparto. Adesso - lamentano - alla prima prova dei fatti, il Governo mostra di aver già fatto marcia indietro". Sulle pensioni, rilevano i sindacati, "intenderebbe innalzare fino a tre anni il limite di età per accedere alla pensione di vecchiaia; innalzare il limite di età e ridurre la contribuzione figurativa per accedere alla pensione anticipata e, più in generale, determinare un peggioramento delle condizioni di accesso degli operatori alla pensione. Siamo sorpresi e preoccupati dell'ottica ragionieristica che il Governo manifesta. Di fronte a questo voltafaccia, alla scarsa sensibilità nei confronti delle condizioni di vita e di lavoro degli Operatori di polizia, all'inquietante mancanza di consapevolezza circa i rischi per gli Operatori e i cittadini che può determinare un ulteriore aumento dell'età media degli Operatori in servizio, e persino all'assenza di qualsiasi confronto del governo con le organizzazioni di rappresentanza degli Operatori - annunciano - siamo costretti a dichiarare lo stato di mobilitazione della categoria". (ANSA).

  • da ADNKRONOS 

SICUREZZA: SINDACATI POLIZIA, SULLE PENSIONI VOLTAFACCIA DEL GOVERNO PROCLAMATO LO STATO DI MOBILITAZIONE DELLA CATEGORIA Roma, 8 mar. (Adnkronos) - Quattro sindacati di polizia accusano il governo di "aver fatto marcia indietro sulle pensioni del comparto sicurezza". In un comunicato congiunto, Anfp, Siap, Coisp e Silp Cgil ricordano che solo "tre mesi fa Monti aveva dichiarato, con enfasi inaspettata, che avrebbe tutelato la specificita' degli operatori del comparto. Adesso - si legge in una nota- il governo intenderebbe innalzare fino a tre anni il limite di eta' per accedere alla pensione di vecchiaia; innalzare il limite di eta' e ridurre la contribuzione figurativa per accedere alla pensione anticipata e, piu' in generale, determinare un peggioramento delle condizioni di accesso degli operatori alla pensione. Siamo costretti a dichiarare lo stato di mobilitazione della categoria". I sindacati annunciano dunque che "i poliziotti scenderanno in piazza contro eventuali decisioni dettate unicamente dall'obiettivo di ridurre la spesa, che il governo sembra voler adottare anche a costo di provocare un pericoloso abbassamento dei livelli di sicurezza dei cittadini e degli operatori". 

  • da TMNews

Sicurezza/Sindacati polizia:Voltafaccia governo su pensioni Annunciano: pronti a fare proteste in piazza Roma, 8 mar. (TMNews) - I sindacati di polizia sono sul 'piede di guerra' contro il governo Monti per il 'voltafaccia' sulle pensioni degli operatori del comparto sicurezza. "Tre mesi fa il Presidente del Consiglio Monti, nel presentare la manovra finanziaria ai sindacati di polizia e agli organi di rappresentanza militare - si legge in una nota congiunta firmatada quatrro organizzazioni sindacali, Silp-Cigil, Anfp, Coisp e Siap - aveva dichiarato, con enfasi inaspettata, che avrebbe tutelato la specificità degli operatori del comparto". "Alla prima prova dei fatti, il governo mostra di aver già fatto marcia indietro. Sulle pensioni - proseguono i sindacati intenderebbe innalzare fino a tre anni il limite di età per accedere alla pensione di vecchiaia; innalzare il limite di età e ridurre la contribuzione figurativa per accedere alla pensione anticipata e, più in generale, determinare un peggioramento delle condizioni di accesso degli operatori alla pensione". I sidacati esprimono "sorpresa e preoccupazione" per quello che definiscono un 'voltafaccia' e per "la scarsa sensibilità nei confronti delle condizioni di vita e di lavoro degli operatori di polizia" e annunciano lo stato di mobilitazione della categoria. "I poliziotti, dunque, scenderanno in piazza contro eventuali decisioni dettate unicamente dall'obiettivo di ridurre la spesa, che il governo sembra voler adottare anche a costo di provocare un pericoloso abbassamento dei livelli di sicurezza dei cittadini e degli operatori".

  • da ASCA

Pensioni: Sindacati polizia, pronti a scendere in piazza (ASCA) - Roma, 8 mar - ''Sorpresi e preoccupati'' dalle ultime posizioni espresse dal governo sui temi pensionistici e della specificita' per le forze di polizia. Cosi' si dicono i sindacati di polizia che aderiscono a diverse sigle: Siap, Silp Cgil, Coisp, Anfp. ''Tre mesi fa il Presidente del Consiglio Monti, nel
presentare la manovra finanziaria ai sindacati di polizia e agli organi di rappresentanza militare aveva dichiarato, con enfasi inaspettata, che avrebbe tutelato la specificita' degli operatori del comparto'', affermano i sindacati in una nota comune. ''Adesso, alla prima prova dei fatti, il governo mostra di aver gia' fatto marcia indietro. Sulle pensioni intenderebbe innalzare fino a tre anni il limite di eta' per accedere alla pensione di vecchiaia; innalzare il limite di eta' e ridurre la contribuzione figurativa per accedere alla pensione anticipata e, piu' in generale, determinare un peggioramento delle condizioni di accesso degli operatori alla pensione''. Da qui le critiche a quella che viene definita ''l'ottica ragionieristica che il governo manifesta nell'affrontare una questione che andrebbe esaminata con attenzione e competenza, quella dell'eta' di centinaia di migliaia di operatori che fanno fronte a situazioni complesse e rischiose di controllo del territorio e di ordine
pubblico''. ''Innanzi a questo voltafaccia, alla scarsa sensibilita' nei confronti delle condizioni di vita e di lavoro degli operatori di polizia, all'inquietante mancanza di consapevolezza circa i rischi per gli operatori e i cittadini che puo determinare un ulteriore aumento dell'eta' media degli operatori in servizio, e persino all'assenza di qualsiasi confronto del governo con le organizzazioni di rappresentanza degli operatori, - conclude la nota dei sindacati di polizia - siamo costretti a dichiarare lo stato di mobilitazione della categoria. I poliziotti, dunque, scenderanno in piazza contro eventuali decisioni dettate unicamente dall'obiettivo di ridurre la spesa, che il governo sembra voler adottare anche a costo di provocare un pericoloso abbassamento dei livelli di sicurezza dei cittadini e degli operatori''.

Nel primo allegato il comunicato congiunto

Nel secondo allegato i lanci di agenzia