IN RISPOSTA AI SOLITI NOTI ...
I nostri legali, ma non solo, ritengono che la giurisprudenza di alcune Sezioni della Corte dei Conti che ha riconosciuto l’applicabilità dell’aliquota del 44% vada applicata anche a tutto il personale di Polizia, avente diritto al trattamento pensionistico calcolate secondo i sistemi di calcolo applicati al retributivo o misto.
E’ una tesi che il SIAP condivide perché ritiene che l’estensione dell’operatività dell’art. 54, I° comma, DPR 1092/73 sia giustificato ed eviti una discriminazione a danno dei poliziotti.
Non promettendo miracoli, abbiamo precisato che si tratta di un’interpretazione che, solo se confermata, potrebbe consentire di fruire di aumenti pensionistici nell’ordine di alcune centinaia di euro al mese. Siamo consapevoli e lo abbiamo detto a chiare lettere che, da un lato le sentenze favorevoli non sono definitive e potrebbero essere impugnate dalle amministrazioni e che, dall’altro, esiste anche un orientamento della giurisprudenza di segno contrario.
Non abbiamo mai parlato di ricalcolo per i poliziotti che non hanno ancora maturato il diritto alla pensione. Il SIAP, semplicemente, fin dalla primavera scorsa si sta organizzando, con l’ausilio dei propri legali di fiducia, per predisporre ogni iniziativa legale idonea a consentire al personale in servizio, una volta che verrà collocato in quiescenza, se l’orientamento favorevole della giurisprudenza verrà confermato nei gradi di giudizio superiori, di sfruttarne i vantaggi per affermare la legittimità della fruizione dei diritti pensionistici derivanti da queste sentenze.
Le lettere precompilate interruttive dei termini, che gli interessati potranno sottoscrivere ed inviare grazie all’iniziativa del SIAP, hanno lo scopo preventivo di non essere penalizzati una volta cessati dal servizio, nell’attesa e nella speranza che l’orientamento favorevole della Corte dei Conti si consolidi in grado d’appello.
Ciò detto, l’iniziativa, per quanto riguarda i poliziotti in servizio, ha natura cautelativa e diretta a consentire ai colleghi, una volta in pensione, di poter far valere i loro diritti previdenziali. Non abbiamo promosso alcun contenzioso immediato, stiamo solo predisponendo gli strumenti per consentire ai poliziotti di tutelarsi e di poter anche in futuro, se le condizioni lo consentiranno, di promuovere cause per il proprio diritto con un fondamento giuridico solido.
Secondo noi il Sindacato serve non solo a tutelare i poliziotti nel presente ma anche nel futuro e lavora per preparare le condizioni affinchè, una qualificata e miglior tutela sia possibile anche quando si è in quiescenza e nessuno ti rincorre per la sottoscrizione della tessera..
Abbiamo l’impressione che certe prese di posizione, che travalicano la corretta dialettica sindacale e sfociano nell’insulto gratuito siano figlie dell’ignoranza, dell’invidia e dell’immobilismo di alcuni sindacati che, probabilmente, hanno obiettivi e mission diversi dalla nostri. Il SIAP crede nell’azione del sindacato non insegue gli altri o ne li dileggia le iniziative per difendere se stesso, affermando cosi di esistere, diversamente si rendono conto di essere il nulla.
Roma, 20.10.2018
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