CORO UNANIME AL TAVOLO PERMANENTE PER LA PREVENZIONE E GESTIONE  DELLE CAUSE DEL DISAGIO:  Urge accelerare sull\'introduzione dell\'art. 48bis dPR 782/85

CORO UNANIME AL TAVOLO PERMANENTE PER LA PREVENZIONE E GESTIONE DELLE CAUSE DEL DISAGIO: Urge accelerare sull'introduzione dell'art. 48bis dPR 782/85

Il giorno 5 novembre presso la “Sala Azzurra” del Palazzo del Viminale si è riunito il Tavolo permanente per la prevenzione e gestione delle cause del disagio per il personale della Polizia di Stato alla presenza del Direttore Centrale delle Risorse Umane Prefetto Giuseppe Scandone e dal Direttore Centrale di Sanità dott. Fabrizio Ciprani (...)

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In apertura il Prefetto Scandone ha evidenziato massima condivisione in merito a quanto emerso durante l'ultima  riunione del 15 ottobre ovvero l’esigenza di accelerare con urgenza la definizione dell’iter legislativo mirato all’introduzione dell’articolo 48 bis all'interno del Dpr 782/85 (Regolamento di servizio dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza) che prevederà, come già noto, il riconoscimento del disagio psicologico di tipo non patologico

A tal proposito il Direttore Centrale ha riferito il messaggio del Capo della Polizia il quale assicura l'impegno del Dipartimento dell'Amministrazione  a supportare l’individuazione di percorsi normativi in grado di risolvere con rapidità la situazione.

Nel dettaglio il Prefetto ha riferito che la modifica del Dpr 782/85 non potrebbe essere effettuata utilizzando l’iter legislativo in atto per i  correttivi al Riordino delle Carriere a causa di un insormontabile vincolo procedurale connesso al livello gerarchico delle fonti giuridiche oggetto di modifica. Pertanto occorrerà puntare ad una modifica legislativa urgente,  mirata all'introduzione dell'articolo 48bis e quindi non generalizzata, del Dpr 782/85 del Regolamento di servizio dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza, tenendo presente che preventivamente dovrà anche essere recepito il parere del Consiglio di Stato.

Per quanto concerne il contenuto dell’attuale bozza del testo dell’articolo 48bis il SIAP ha auspicato con fermezza che l’impianto strutturale dello stesso non venga modificato se non per i perfezionamenti di tipo squisitamente formale annunciati dal Prefetto Scandone.

 

Inoltre il SIAP ha rimarcato all’Amministrazione di procedere immediatamente ad un’accurata campagna di sensibilizzazione e formazione culturale sul territorio nei confronti dei Questori e Dirigenti che avranno l’onere di alimentare il senso culturale sulla prevenzione del disagio della categoria e su questo abbiamo ricevuto immediate rassicurazioni da parte del Dott. Ciprani Direttore del Servizio Centrale Sanitario della Polizia di Stato.

Pur di fronte all’oggettiva preoccupante carenza di Psicologi della Polizia di Stato a disposizione sul territorio nazionale, abbiamo apprezzato la volontà espressa dall’Amministrazione di partire in modalità “step by step” per cominciare a dare i primi messaggi  concreti ai colleghi in merito alla ferma volontà del Tavolo di dare una risposta per prevenire il disagio psicologico ed alimentare il senso di benessere per gli operatori della Polizia di Stato in servizio. Infatti è stato riferito che è in fase di approntamento una rete virtuale, che sarà supportata da uno specifico software, finalizzata alla creazione di una “Help Line” sul disagio, strutturata in modo da garantire la massima riservatezza delle conversazioni.

Inoltre il Dipartimento della P.S. sta attivandosi per sottoscrivere numerose convenzioni con enti altamente qualificati in materia, in grado di supportare il lavoro degli psicologi della Polizia di Stato il cui numero, come già evidenziato anche durante i precedenti incontri, risulta assolutamente insufficiente pur considerando l'esiguo innesto che dovrebbe essere garantito dal recente concorso pubblico.

A tal proposito il Siap ha nuovamente sensibilizzato l'Amministrazione a valutare concreatamene la possibilità di utilizzare al meglio le professionalità già esistenti all'interno dei Ruoli della Polizia di Stato, ovvero quei dipendenti che dispongono del titolo di psicologi e/o psicoterapeuti tenendo in considerazione anche quelle figure professionali che attraverso l'analisi e lo studio del corpo risulterebbero utilissime ad affinare la fondamentale valorizzazione delle risorse umane.

Roma, 7 Novembre 2019