PREVENZIONE E GESTIONE DEL DISAGIO PER IL PERSONALE  - Continua il confronto costruttivo ma occorre accelerare per la definizione del nuovo Art. 48bis DPR 782/85

PREVENZIONE E GESTIONE DEL DISAGIO PER IL PERSONALE - Continua il confronto costruttivo ma occorre accelerare per la definizione del nuovo Art. 48bis DPR 782/85

Il giorno 15 ottobre presso la Sala Europa dell’Ufficio di Coordinamento e pianificazione delle Forze di Polizia del Ministero dell’Interno, si è tenuta un altra riunione del Tavolo per la prevenzione e gestione del disagio per il personale della Polizia di Stato. (...)

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Prima di entrare nel merito dei lavori il Siap ha voluto ribadire con forza l’importanza di un percorso che è iniziato grazie alla sinergia unitaria del fronte sindacale e l’indiscutibile sensibilità dimostrata dal Capo della Polizia su un argomento che finalmente l’Amministrazione ha voluto affrontare riconoscendo oggettivamente l’esigenza di intervenire radicalmente anche e soprattutto, introducendo necessarie modifiche giuridico regolamentari.

Senza alcun dubbio occorre lanciare con urgenza un messaggio chiaro e tranquillizzante ad una categoria che si aspetta risposte concrete sui fenomeni connessi ai rischi alla quale si trova esposta a causa dei fenomeni connessi al disagio psicologico e alla sua gestione ma contestualmente occorre farlo senza creare imminenti false aspettative ai poliziotti.

Ecco perché per il SIAP la priorità che deve essere affrontata in tempi certi e celeri è quella della rapida definizione ed introduzione dell’articolo 48bis all’interno del Decreto del Presidente della Repubblica 782/85 che dovrà contenere i principi di massima che il Tavolo ha condiviso con l’Amministrazione al fine di disinnescare gli effetti deleteri che l’articolo 48 vigente che crea nei confronti di coloro che, pur avendo necessità di farsi ascoltare da chi potrebbe diagnosticare eventuali rischi connessi a forme di disagio psicologico, ad oggi preferiscono restare in silenzio.
Modifica che una volta introdotta, oltre a rappresentare una vera e concreta svolta epocale per la gestione del cosiddetto disagio psicologico, consentirà di affrontare con una diversa filosofia culturale l’argomento e con solide garanzie per le questioni professionali e personali.

Detto questo abbiamo valutato con attenzione i dati che l’Amministrazione ha messo a disposizione in merito alle risorse umane specializzate attualmente disponibili (7 psicologi) , quelle che saranno a disposizione al termine del corso formativo in atto (17 neo psicologi da gennaio 2021) e quelle che saranno ulteriormente disponibili in virtù della vigente stesura del decreto correttivo al Riordino delle Carriere (70 nuovi psicologi a decorrere dal 2027).

Numeri che per quanto riguarda il breve termine risultano davvero esigui per poter dare una risposta d’ascolto omogenea su tutto il territorio nazionale, visto che ad oggi si potrebbero mettere a regime al massimo 7 punti d’ascolto interni (fermo restando l’entrata in vigore dell’innovativo articolo 48bis il cui testo, una volta affinato dovrà essere valutato dal Consiglio di Stato).

Per quanto riguarda la possibilità di trovare le risorse economiche per anticipare i tempi previsti dall’attuale testo del Decreto di Riordino delle Carriere per l’assunzione dei nuovi 70 psicologi (come precisato dal Siap senza andare a comprimere quanto già ottenuto sullo specifico tavolo di confronto), l’Amministrazione si è riservata di valutare con attenzione.

Stesso dicasi per la possibilità di costruire le condizioni tecniche necessarie ad utilizzare direttamente il personale già appartenente ai Ruoli della Polizia di Stato che risulta possedere la specializzazione in psicologia senza alcun limite di età anagrafica.
Tornando ai dati che sono stati oggetto di confronto durante la riunione, abbiamo apprezzato la disponibilità dell’Amministrazione a mettere a disposizione il risultato della raccolta dei numeri dei colloqui effettuati con il personale negli ultimi anni presso le sedi dove si trovano i pochi psicologi in servizio, evidenziando però l’oggettiva inutilizzabilità degli stessi in quando sono stati raccolti adottando modus operandi assolutamente diversi e quindi impossibili da paragonare con efficacia.
Insomma abbiamo riconosciuto la buona volontà dell’Amministrazione che però necessita di protocolli chiari ed univoci su tutto il territorio nazionale.
Abbiamo anche accolto positivamente la disponibilità dell’Amministrazione a valutare l’introduzione di convenzioni esterne con enti ed istituti riconosciuti ed altamente specializzati sia per la formazione del personale che per il supporto psicologico ai dipendenti.

Stesso dicasi per l’interesse dimostrato alla proposta del SIAP di valutare la possibilità di diversificare il sostegno psicologico determinato dagli esiti del generico ascolto frontale o virtuale da quello individuato in fase di debriefing post traumatico che, anche in questo caso potrà essere supportato anche grazie all’ausilio di associazioni o enti esterni specializzati in grado di supportare il lavoro degli psicologi della Polizia di Stato.

  Il prossimo incontro del Tavolo si terrà presumibilmente tra tre settimane.

Roma, 16 ottobre 2019

 

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