INTERVENTI CORRETTIVI - Bozza decreto insoddisfacente

INTERVENTI CORRETTIVI - Bozza decreto insoddisfacente

In occasione dell’incontro del 3 settembre, il SIAP ha nuovamente ribadito tutte le criticità ancora irrisolte in seno ai lavori per i decreti correttivi, già analiticamente esposte da questa O.S. nel corso dei precedenti incontri e dei richiesti “focus” tematici, come comunicato al personale dai vari frammenti degli interventi e dai puntuali comunicati – non dell’ultim’ora – al fine di migliorare l’assetto normativo del Decreto in questione.

Purtroppo a causa delle risorse economiche insufficienti e per la presa di posizione dei comandi militari su alcune fattispecie economiche quali la previsione dell’aumento fuori contratto - di 300 euro lordi annui per 10 anni - dell’assegno di funzione, esclusivamente per il ruolo agenti/assistenti con 17 anni di servizio escludendo tutti gli altri ruoli ed anzianità (per il SIAP una proposta questa irricevibile), ha prodotto una ulteriore erosione alle già esigue risorse che si sono poi palesate in una bozza di articolato per le materie connesse ai correttivi in discussione, insoddisfacente.

Premesse le cennate limitate risorse economiche stanziate a disposizione per i decreti correttivi al riordino delle carriere, ad oggi di circa 120 milioni di euro e la cui delega per l’esecuzione scade il 30 settembre p.v., nonostante l’autorevole costante impegno e determinazione dei vertici del Dipartimento della P.S. abbiamo purtroppo registrato l’assenza di altrettanta determinazione da parte degli organi politici del Ministero dell’Interno e della Funzione Pubblica. Il SIAP ritiene necessario, anche alla luce del nuovo contesto politico, prorogare la predetta scadenza almeno al 31 dicembre p.v., al fine di reperire un ulteriore finanziamento, in occasione della legge di bilancio di fine anno, in grado di sanare le problematiche segnalate dalle nostre rivendicazioni.

Come già ampiamente illustrato ed inoltrato al Prefetto Guidi in data 24 gennaio 2019, nella nostra piattaforma programmatica, relativa a questa 3° fase di perfezionamento della revisione delle carriere e delle funzioni varata con il D.lgs 95/2017, questa O.S. proponeva di partenza l’unificazione in un unico ruolo, dei ruoli degli Agenti e Assistenti con quello dei Sovrintendenti, storica rivendicazione del S.I.A.P.; in subordine la riforma delle procedure per rendere più snello  ed  immediato l’iter procedurale dei concorsi/scrutinii interni per Vice Sovrintendente e Vice Ispettore, poiché, come noto, si sono accumulati significativi ritardi rispetto alle scadenze stabilite dal decreto.

 Resta ad oggi irrisolta la possibilità di riduzioni dei tempi di permanenza nelle prime due qualifiche, anche per coloro che sono in attesa della risoluzione della problematica delle retrodatazioni giuridiche (in primis del 9° corso e successivi). Di pari passo, invece, saranno velocizzate le procedure di transito degli Assistenti Capo alla qualifica di Vice Sovrintendente, che usufruirà dell’ampliamento organico nel ruolo di 4000 unità già entro il 2020 ed ulteriori 4000 unità in sovrannumero entro il 2022 (quindi si passa dalla previsione organica di 20.000 a 24000 entro il 2020 + 4000 in sovra organico riassorbibili quindi 8000 posti in più), con lo snellimento della relativa progressione, attraverso lo scrutinio e non più concorso, per il 70% riservato agli Assistenti Capo, e per il restante 30% a titoli, nuovamente a scrutinio per i 4000 in sovrannumero, oltre la previsione di un mese di corso previsto per tutti. In concomitanza con questa misura, verrebbero accorpate le procedure concorsuali per i concorsi interni per Vice Ispettori da 5 a soli 2 bandi di concorso, consentendo così 3000 nuovi posti nei prossimi anni e contestualmente ulteriori 3000 vacanze nel ruolo Sovrintendenti.

 

Viene proposto a regime, la riduzione da 8 ad 6 anni il tempo di permanenza necessario per la maturazione della denominazione di Coordinatore per gli Assistenti Capo e Sovrintendenti Capo ordinari e tecnici, mentre per coloro che fossero già in possesso della denominazione, una misura economica ancora da quantificare. Altresì viene proposta una misura una tantum per i Sovrintendenti Capo, ordinari e tecnici, sia con 4 che 8 anni nella qualifica al 30 settembre 2019.

 

Per il ruolo Ispettori, viene prospettata la riduzione di un anno nella qualifica di Ispettore Superiore, ruolo ordinario e tecnico, per il raggiungimento della promozione a Sostituto Commissario, per coloro che fossero già in possesso della predetta qualifica prima del riordino.

 

Nel predetto articolato, è inoltre contemplata la riduzione a regime di un anno della permanenza nella qualifica di Ispettore ed Ispettore Capo e qualifiche equiparate del ruolo tecnico, alla luce delle quali scaturirebbero ulteriori riduzioni di permanenza per le promozioni alle qualifiche superiori che, per il SIAP, sono assolutamente insoddisfacenti per sanare la grave problematica delle cosiddette maggiori anzianità per il ruolo Ispettori inquadrati nella qualifica superiore per effetto del riordino.

 

E’ stato chiarito, come più volte richiamato dal SIAP, che la laurea triennale in scienze dell’investigazione, conseguita dai frequentatori del 7° e 8° corso per V. Ispettori sarà tra i titoli ammessi per la partecipazione al concorso interno per Vice Commissari, nonché l’eliminazione della denominazione R.E. per i ruoli ordinari e tecnici. Resta il nodo per il SIAP imprescindibile  della progressione di carriera per tutti a Commissario Capo dei funzionari del ruolo ad esaurimento che, sebbene l’Amministrazione avesse dato la propria disponibilità, non trova applicazione per i mancati necessari finanziamenti.

 

Viene previsto, come richiesto dal SIAP, un aumento sensibile della pianta organica degli Ispettori tecnici di 600 unità, oltre le 300 già deliberate; in merito il SIAP ha chiesto di dare la precedenza, nella fase di transizione per la copertura dei 600 posti aggiuntivi, ai restanti Sovrintendenti Capo Tecnici coordinatori e più anziani, rimasti fuori dai 2 precedenti concorsi; vi sarebbe inoltre la valorizzazione delle lauree specialistiche o equipollenti, specificatamente per i crediti formativi ottenuti nelle materie di riferimento.

 

Per il SIAP, però, tali presunti correttivi non solo non hanno ancora trovato concreta attuazione, tant’è che continuano ad aumentare gli Assistenti Capo Coordinatori ancora “gabbati” nelle farraginosità delle attuali procedure concorsuali, ma rimangono persistenti numerose altre questioni insolute e più volte rappresentate sia per il personale del ruolo ordinario, sia per quello del ruolo tecnico scientifico professionale, tra cui:

  • mancato rispetto delle anzianità nelle qualifiche dei Sovrintendenti per l’accesso al con concorso per Vice Ispettori loro riservato, molti dei quali (con oltre 15 anni di effettiva permanenza nella qualifica), si sono trovati scavalcati nelle precedenti graduatorie concorsuali da altri colleghi con una anzianità notevolmente minore alla loro. 
  • la situazione delle cosiddette “maggiori anzianità” degli Ispettori Capo ante riordino, la riduzione delle permanenze degli Ispettori Superiori post ed ante riordino, proporzionalmente alle posizioni di ognuno per l’accesso alla qualifica di Sostituto Commissario, almeno nella fase transitoria. Tutto questo è necessario al fine di recuperare le anzianità di permanenza nella qualifica, rispetto a quelle previste dalla legge di riordino per la progressione di carriera, utili per l’accesso alla qualifica successiva o, in alternativa (in via residuale e in sub ordine per il S.I.A.P.), un congruo ristoro economico così come avvenuto per le qualifiche apicali di altri ruoli.
  • Prevedere l’aumento dei posti per tutti coloro che abbiano superato con esito positivo le previste prove per la copertura dei 501 posti da Vice Ispettore, indetto con Decreto del 2.11.2017, pubblicato sul B.U.P. del 3.11.2017, come già sollecitato con apposita nota il 26/06/2019.
  • problematiche dei vincitori dei concorsi per l’accesso alla qualifica di V. Ispettore a partire dal 9° corso a seguire. Come è noto la previsione delle decorrenze giuridiche ed economiche, come dispone la norma  “decorrono dal giorno successivo alla data di conclusione del corso di formazione”, fanno venire meno il principio dell’annualità previsto dall’articolo 2 delle disposizioni transitorie per la Polizia di Stato. Ciò detto, se non venisse rispettata la decorrenza giuridica riferita all’annualità della vacanza di organico, si creerebbe un’ingiustificata sperequazione di trattamento tra il personale, rispetto ai concorsi interni per l’accesso alla qualifica di V. Sovrintendenti, oltre ad incidere negativamente nella progressione di carriera di quel personale che, come noto, ha un’età anagrafica elevata che non permetterebbe il raggiungimento delle qualifiche apicali.

Va quindi prevista la retrodatazione della decorrenza giuridica del 9° V. Ispettori o in alternativa, in via eccezionale, una procedura più breve ed in deroga a quella vigente per la progressione di carriera nell’ambito del medesimo ruolo, considerata, l’età anagrafica elevata ed il fatto che, come noto, non vi saranno più Ispettori Capo per molti anni. 

        Si richiama poi un’attenzione ed una sensibilità maggiore, circa le assegnazioni delle sedi per i frequentatori, soprattutto quelli già appartenenti alla P. di S. del 10° corso Vice Ispettori, evitando quanto accaduto per i colleghi del corso precedente.

  • Mancata soluzione per l’avanzamento alla qualifica apicale del ruolo per i restanti Ispettori Capo del 7° e 8°, con inserimento nell’ordine di ruolo e qualifica in coda all’ultimo vincitore del citato concorso.
  • La necessità di una “norma temporale” che salvaguardi i 1180 attuali Vice Commissari e Commissari, esclusivamente nella fase transitoria, sia in materia di organico, sia in materia di procedure semplificate ed accelerate di progressione alla qualifica apicale di Commissario Capo. Quindi la nomina a Commissario all’atto dell’inquadramento nel ruolo del direttivo e a Commissario Capo al termine del previsto corso di formazione, come avviene per i concorsi esterni.
  • numerose criticità del Ruolo Tecnico Scientifico, meglio dettagliate nella nota del 2 agosto u.s., cominciando dalle forti perplessità sulle modifiche che subirebbero tutte le graduatorie dei ruoli e delle qualifiche nell’ambito dei ruoli tecnici, a seguito del previsto “transito” di personale del ruolo ordinario ultra cinquantenne e non (correttivi 4aaaabis e 4ater) e del quale non si ha la cognizione numerica.
  • il mancato allineamento e previsione per gli emanati/emanandi concorsi da Vice Sovrintendente Tecnico una decorrenza giuridica “coerente” con le vacanze createsi dall’anno 2007, ciò in virtù non solo di un principio di equità nei confronti del personale ordinario ma soprattutto del fatto che tutti gli idonei non vincitori di pregressi concorsi non hanno potuto usufruire dell’avanzamento di carriera con tutti i benefici del caso per una presunta settorialità.
  • il mancato adeguamento dei numeri dei profili degli Ispettori Tecnici anche per il ruolo Agenti/Assistenti e Sovrintendenti Tecnici o in sub ordine almeno per quest’ultimi (come lo era in passato), poiché quest’unico “supporto logistico” previsto, rappresenta un demansionamento che potrebbe determinare l'impoverimento della capacità professionali dei lavoratori, comportando ripercussioni negative sui futuri rapporti di lavoro.
  • rivisitazione dell’ordinamento di tutto il personale sanitario non medico (infermieri, etc.) della Polizia di Stato facendo confluire tali colleghi nell’ambito dei ruoli professionali dei sanitari, quindi in seno al D.P.R. 338/1982, in considerazione del fatto che si tratta di personale in possesso di laurea triennale.
  • Il mancato avvio delle trattative dell’Area Negoziale dei Dirigenti, nonostante abbia un apposito stanziamento allocato nei capitoli di bilancio; abbiamo richiesto il ripristino degli 81 posti del ruolo Dirigente a fronte del paventato reintegro di 30.

         In merito ad altre previsioni normative proposte in data odierna dall’Amministrazione nella bozza di articolato consegnato, il SIAP si riserva di approfondirne i contenuti e, come anticipato in premessa, si è dichiarato fortemente insoddisfatto per la mancata soluzione delle numerose problematiche sopra elencate, ragione per cui abbiamo chiesto la proroga della scadenza della delega dal 30 settembre al 31 dicembre p.v., operazione questa indispensabile per reperire le necessarie coperture economiche.  

 

Roma, 3 settembre  2019                                         

 

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