AGI - Polizia sindacati se inascoltati pronti a scendere in piazza

AGI - Polizia sindacati se inascoltati pronti a scendere in piazza

"Se le nostre istanze dovessero restare inascoltate non accetteremo in silenzio l'evidente tentativo di comprimere il ruolo sindacale sociale e istituzionale del movimento sindacale dei poliziotti e ci sara' una sola strada da percorrere la mobilitazione generale in tutti i luoghi di lavoro e le manifestazioni di piazza . (...)

Lo affermano i sindacati Siulp Sap Siap e Fsp Polizia lamentando la mancata convocazione da parte della presidenza del Consiglio dei ministri prima dell'approvazione della legge di bilancio come previsto per legge dall'articolo 8-bis del decreto legislativo 195 95. Come e' gia' accaduto per i rappresentati delle parti sociali e del comparto difesa che sono stati convocati. Cio' detto prendiamo atto che l'attuale esecutivo vuole evitare il confronto con i rappresentanti dei poliziotti comprimendone ipso facto la funzione . Nonostante la nota di richiesta inviata al presidente del Consiglio il 24 settembre ad oggi - proseguono - il comparto sicurezza continua ad essere ignorato dall'attuale compagine governativa. Se per questo governo la sicurezza e' una priorita' lo dimostri con i fatti. Sono numerose le questioni per le quali vi e'
necessita' di confronto dalla politica dei redditi al rinnovo del contratto di lavoro i mezzi le dotazioni gli organici il mancato pagamento degli straordinari e l'ulteriore finanziamento del secondo decreto correttivo al riordino delle carriere e delle funzioni e una necessaria piu' moderna e stringente politica legislativa che ci tuteli maggiormente dagli inevitabili rischi legati alla nostra mission e al nostro lavoro anche al fine di rendere piu' efficace l'operativita' del servizio che rendiamo a cittadini e Paese . Gli uomini e le donne in uniforme che ogni giorno pattugliano le strade le citta' e le infrastrutture strategiche del Paese per garantire la sicurezza di tutti - concludono Siulp Sap Siap e Fsp Polizia - meritano risposte e il dovuto riconoscimento 'sociale e sindacale' del proprio ruolo che non puo' essere legato alle abituali parole di circostanza servono atti e fatti .