SIAP GENOVA:  LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA ROSY BINDI, CONFERMA CHE LA MAFIA A GENOVA E IN LIGURIA STA DILAGANDO.

SIAP GENOVA: LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA ROSY BINDI, CONFERMA CHE LA MAFIA A GENOVA E IN LIGURIA STA DILAGANDO.

QUESTO È ANCHE IL RISULTATO DI AVER DEDICATO, NEGLI ULTIMI VENT'ANNI LE POCHE RISORSE A DISPOSIZIONE ALL'ORDINE PUBBLICO PER TUTELARE LE SOCIETÀ CALCISTICHE, CHE LA STESSA BINDI DEFINISCE "INFILTRATE DALLA MAFIA": UNA BEFFA.

LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA ROSY BINDI, CONFERMA CHE LA MAFIA A GENOVA E IN LIGURIA STA DILAGANDO.

QUESTO È ANCHE IL RISULTATO DI AVER DEDICATO, NEGLI ULTIMI VENT'ANNI LE  POCHE RISORSE A DISPOSIZIONE ALL'ORDINE PUBBLICO PER TUTELARE LE SOCIETÀ CALCISTICHE, CHE LA STESSA BINDI DEFINISCE "INFILTRATE DALLA MAFIA": UNA BEFFA.

ADESSO BASTA!

L'esito dei lavori della commissione antimafia che si sono svolti a Genova e sul territorio ligure in questi giorni, hanno confermato che quanto sostenuto dal nostro sindacato da anni è stato assolutamente confermato.


La presidente della commissione Rosy Bindi,  ha ribadito a più riprese che a Genova e in Liguria non ci troviamo di fronte solo ad un elevato rischio ma che quello delle infiltrazioni mafiose  è un fenomeno che sul nostro territorio, esiste ed è diffuso in modo ampio ed articolato.


Considerazioni che, come dicevamo non ci stupiscono,  e che come detto rafforzano la linea del SIAP.


Di fronte ad una situazione così critica e preoccupante è paradossale che ad oggi nessuno abbia supportato la nostra richiesta di implementare al più presto risorse da impiegare da subito per l'attività investigativa.


Ci riferiamo a tutte le istituzioni interessate a questa grave criticità.


Regione, Comune, la  Prefettura e la stessa Questura ad oggi non hanno lanciato un accorato  allarme finalizzato ad ottenere un concerto rafforzamento.


Di fronte ad una presa di posizione così netta da parte della Commissione Nazionale Antimafia, riteniamo che non sia più accettabile che ci si limiti alle parole di circostanza, oppure alla demagogia spiccia di parole o azioni in libertà,  come la messa in scena di pattugliamenti del Centro Storico da parte di improbabili ronde a taglio politico.


Occorre analizzare il dato.Lo diciamo da tempo:


Si faccia il conto delle unità operative che quotidianamente sono impiegate per combattere in modo specifico le infiltrazioni mafiose a Genova ed in Liguria.


La percentuale d'impiego,  tenendo conto dei vari corpi interessati, è davvero risibile ed inadeguata visto che oggi, la percentuale degli organici che in media vengono impiegati per tutta la complessa attività investigativa relativa sviluppata sul territorio non supera l'8% del personale a disposizione, la parte di operatori che attualmente possono supportare la DIA (già in grave difficoltà d'organico) si aggira drammaticamente sulle poche unità.


Ma non solo: Con quale risorse tecnologiche e con quale tipo di coordinamento tra forze dell'ordine si combattono le infiltrazioni mafiose sul territorio ligure?


Mentre la commissione antimafia ribadisce, senza ombra di dubbio, che nel calcio genovese le infiltrazioni mafiose sono presenti e attive, occorre concretizzate  un immediata inversione di marcia sull'impiego massiccio di personale intorno e dentro allo stadio genovesi per i servizi di ordine pubblico.


Centinaia e centinaia di servizi svolti in questi anni da  un numero enorme di personale ;tra il quale aliquote consistenti della DIGOS) dentro e fuori dallo stadio Ferraris dovrebbero essere compensati da impieghi investigativi adeguati per evitare la "beffa"  di vigilare su ambienti inquinati da mafiosi.


In conclusione riteniamo che dopo il preoccupante esito dei lavori della Commissione antimafia, si debba prenda da subito in considerazione di rafforzare le risorse dedicate all'attività investigativa per supportare le grandi professionalità che oggi si trovano a combattere sul campo la "mafia" in Liguria e che, seppur sotto organico riescono comunque, a concludere importanti operazioni come per esempio quella effettuata presso il Comune di Lavagna dove, grazie ai poliziotti della Squadra Mobile di Genova, è stato sgominato un racket mafioso all'interno delle istituzioni.


Genova, 28 luglio 2017


Il Segretario Provinciale

(Dirigente Nazionale Siap)

Roberto Traverso


LINK MEDIA ONLINE:


http://www.genovapost.com/Genova/Cronaca/Siap-Servono-risorse-da-impiegare-per-l-121655.aspx