RINNOVO CONTRATTO: INIZIANO I LAVORI Esito 1° incontro

RINNOVO CONTRATTO: INIZIANO I LAVORI Esito 1° incontro

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L’incontro di ieri è per il S.I.A.P. di fondamentale importanza poiché rappresenta quella inversione di tendenza, da noi sempre auspicata e sollecitata, rispetto alla mancata attenzione al mondo degli uomini e donne in uniforme, dimostrato dal 2010 in poi dai Governi dell’epoca. Difatti, si riparla di rinnovo dei contratti di lavoro dopo un significativo periodo di blocco delle contrattazioni di tutto il pubblico impiego che, per il personale della Polizia di Stato è stato ancor più dannoso per i salari della famiglie a causa del blocco del tetto salariale il quale, come noto, ha bloccato tutta una serie di scatti e emolumenti stipendiali, sebbene contrattualmente previsti, oltre ai feroci tagli lineari dei finanziamenti per il normale funzionamento dell’apparato sicurezza e al blocco del turn over di personale.
Premesso ciò, la delegazione del S.I.A.P. nell’incontro di apertura dei lavori ha preliminarmente, rivendicato al Governo le seguenti richieste:
1. Modifica delle attuali procedure in caso di infortunio in servizio o patologie riconducibili a causa di servizio, compreso il riconoscimento delle malattie professionali con le tabelle dell’INAIL ed i relativi benefici da ciò derivanti – attualmente precluso – ai fini anche dell’attribuzione della pensione privilegiata. Istituzione delle Commissioni Medico Ospedaliere della sola Polizia di Stato.
2. Previsione di una polizza sanitaria migliorativa rispetto a quelle ad oggi in vigore, per tutti gli infortuni che avvengono in servizio e per le patologie che a essi collegati che copra integralmente le spese che vanno dal pagamento del ticket al pronto soccorso, a tutte le spese per eventuali ricoveri, interventi, accertamenti diagnostici o fisioterapici indispensabili per l’idoneità al servizio.
3. L’oramai non più prorogabile, soprattutto per i neo assunti, previsione di un’adeguata Previdenza Complementare in aggiunta all’attuale Trattamento di Fine Servizio, contrariamente a quanto previsto dall’attuale normativa che prevede il passaggio obbligatorio al TFR.
4. Rafforzamento degli Istituti Contrattuali previsti per la tutela dei diritti del personale quali ad esempio le forme di partecipazione, modalità e tempistiche per l’informazione preventiva alle OO.SS. sia centrale che periferica anche per la riorganizzazione degli uffici e dei modelli organizzativi operativi, compresa sia la mobilità interna che esterna.
5. Previsione e di nuove forme di partecipazione sindacale alla luce della soppressione degli organismi a partecipazione sindacale sanciti dalla legge 7 agosto 2012 n. 135, al fine di non comprimere la partecipazione dei lavoratori, per mere esigenze di spesa pubblica che, comunque, vedrebbero ridotte le possibilità di tutela del personale da parte delle OO.SS., il diritto di rappresentanza del Sindacato e di tutela del personale. Al riguardo, appare di fondamentale importanza non solo il mantenimento ma lo snellimento delle procedure dei meccanismi di raffreddamento dei conflitti, quali ad esempio il tavolo di confronto previsto dall’art. 25 A.N.Q. oppure la Commissione Paritetica per la risoluzione delle controversie contrattuali di cui all’articolo 29 del DPR 164/2002. Di fondamentale importanza sono anche le Commissioni centrali e periferiche ex art. 26 del D.P.R. 395/95 e successive modificazioni, quale momento di confronto per proposte utili sulla gestione delle materie oggetto di contrattazione in sede periferica.
6. La possibilità anche per il personale di Polizia di poter usufruire di periodi di aspettativa senza assegni, prevista per diverse categorie del Pubblico Impiego quale ad esempio quella prevista Legge 4 novembre 2010, n. 183, per un periodo massimo di dodici mesi anche per avviare attività professionali o imprenditoriali di famiglia. Detta richiesta si rende necessaria poiché, sebbene la norma non escluda dal beneficio l’appartenente alla Polizia di Stato, il Dipartimento di P.S. ha sempre opposto diniego alle istanze dei dipendenti, con interpretazioni unilaterali. Stessa problematica si ravvisa nell’impossibilità di poter fruire su base oraria dei congedi parentali previsti dalla legge 151/2001 e successive modificazioni, così come resta inapplicata, per gli appartenenti alla Polizia di Stato la possibilità di venire aggregati in altra sede – fino al compimento del terzo anno di vita del figlio – previsto dall’art. 42bis.
7. Modifica dell’attuale normativa sull’utilizzo dei ticket restaurant, in modo da renderla più semplice e fruibile al personale, compreso il personale in servizio nelle sedi disagiate che ne faccia richiesta.
8. Maggiori forme di garanzie per il rispetto degli accordi sottoscritti tra Amministrazione e Sindacato, compresa la previsione di sanzioni per chi viola dolosamente gli accordi.

INTERVENTI IN MATERIA ECONOMICA DA CONCERTARE COL GOVERNO

1) Introduzione di nuove e specifiche indennità che compensino in modo adeguato il disagio e l’esposizione al rischio di particolari servizi di Polizia che necessitano di una specifico indennizzo economico:
• Indennità per i turnisti che operano nei quadranti h/24 ( volanti, stradale, ferroviaria, frontiera, commissariati etc…)
• Adeguamento dell’indennità per i servizi di Ordine Pubblico in particole quelli in sede;
• Adeguamento dell’indennità di missione per i servizi fuori sede;
• Indennità per servizi di controllo del territorio ordinari (UOPI, RPC,etc.
indennità Servizi di polizia giudiziaria (Digos, Squadre mobili ecc ecc);
• Riconoscimenti adeguati per il salario accessorio relativo ai servizi di Polizia Giudiziaria (Digos, Squadre Mobili, etc.)
2) Maggiori Stanziamenti per i rimborsi delle spese legali, snellimento delle procedure per la fruizione e tempi certi per l’erogazione del rimborso.
3) Detassazione dell’Indennità Pensionabile e/o tassazione fissa fuori dalle fasce progressive previste per il pagamento dell’irpef, poiché specifica per l’attività di Polizia, che viene invece assoggettata a tassazione ordinaria; rimodulazione di detta indennità nelle buste paga del personale aeronavigante e sommozzatori, che ad oggi sono penalizzati dal punto di vista previdenziale, rispetto ad il resto del personale.
La Segreteria Nazionale

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