VERTENZA SIAP: TRATTAMENTO MISSIONE PER IL PERSONALE TESTE TRIBUNALE

VERTENZA SIAP: TRATTAMENTO MISSIONE PER IL PERSONALE TESTE TRIBUNALE

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Al Direttore Centrale per le Risorse Umane
Prefetto Massimo Mazza
ROMA

Al Signor Direttore
Ufficio per le Relazioni Sindacali
V. Prefetto Tommaso Ricciardi
ROMA

Direttore,
sono oramai innumerevoli le segnalazioni provenienti dalle strutture provinciali di tutto il territorio nazionale, riguardanti il personale convocato formalmente dagli Uffici Amministrativi Contabili delle varie Questure per restituire gli importi anticipati percepiti per una pregressa missione in qualità di teste Tribunale, per la quota parte di competenza del Ministero della Giustizia.

La gravità della situazione deriva dal fatto che tale restituzione, peraltro in contanti, viene richiesta al suddetto personale prima ancora di aver percepito giusto rimborso dall’Amministrazione della Giustizia (per il tramite delle rispettive Cancellerie), attraverso una sorta di “ingiunzione” emessa dalle rispettive Questure ed il cui mancato rispetto dei termini, comporterebbe addirittura successivi contenziosi o sanzioni disciplinari.

È di per sé evidente come per i dipendenti interessati, soprattutto per coloro che operano in Uffici operativi e quindi soggetti a frequenti processi su tutto il territorio nazionale, diventi un sacrificio insostenibile il dover sopportare quelle che si rivelano divenire ingenti “scoperti” sul bilancio personale e famigliare. Inoltre e soprattutto, appare oltremodo inverosimile che detta procedura sia in totale contrasto con le previsioni contrattuali che, proprio per non gravare sui bilanci famigliari, prevedono un anticipo dell’85% delle presumibili spese di vitto e l’importo totale delle spese di viaggio e pernottamento (art 13, comma 10 DPR 51/2009).
Direttore,
considerato che il procedimento attualmente utilizzato per remunerare il personale di Polizia inviato in missione fuori sede in qualità di Teste tribunale risulta penalizzante per il personale, oltreché mortificante per il lavoro svolto quotidianamente dagli appartenenti alla sicurezza, Le chiedo, in considerazione della Sua nota sensibilità al benessere del personale, un autorevole e risolutivo intervento affinché sia posto in essere un meccanismo contabile che non coinvolga la sfera economica privata degli operatori che espletano attività di servizio.
Deferenti saluti.
 

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