SIAP GENOVA LETTERA APERTA AL MINISTRO DELL\'INTERNO :

SIAP GENOVA LETTERA APERTA AL MINISTRO DELL'INTERNO :

L'ANNO 2016 DEVE ESSERE L'ANNO DEL CAMBIAMENTO PER LA POLIZIA DI STATO GENOVESE, MAI PIÙ PRIGIONIERI DEL PASSATO CHE CI CONDIZIONA DA 15 ANNI.

Genova, 7 gennaio 2016


Oggetto: Lettera aperta


AL MINISTRO DELL'INTERNO
AL CAPO DELLA POLIZIA DIRETTORE GENERALE DELLA PUBBLICA SICUREZZA
AL PREFETTO DI GENOVA
AL QUESTORE DI GENOVA
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA
AL SINDACO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI GENOVA
e, per conoscenza
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE SIAP ROMA
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Ci avviciniamo alla 15 esima ricorrenza del drammatico G8 del 2001 ed incredibilmente a
Genova la categoria se lo sente ancora addosso.
La demotivante sensazione con la quale convivono i poliziotti genovesi è quella di sentirsi
sempre e costantemente sotto osservazione, ma l'aspetto più paradossale ed angosciante di questa
infinita vicenda é che la diffidenza, mascherata da sorrisi di circostanza, non arriva dai cittadini ma
dalla città istituzionale.
I cittadini, in realtà, continuano a dimostrare fiducia nella Polizia di Stato e riconoscono che i
disagi della categoria sono il frutto di scelte politiche sbagliate e reiterate nel tempo che hanno
messo in ginocchio il Comparto Sicurezza.
Invece molti di coloro che governano la città, continuano a dimostrarsi distaccati dal valore
istituzionale che la Polizia di Stato potrebbe e dovrebbe garantire a supporto di un percorso di
sicurezza sociale che Genova dall'inizio degli anni '90 ad oggi non è stata in grado di costruire.
I poliziotti genovesi, in quel maledetto luglio del 2001, furono scientificamente commissariati
da quella politica che decise di sacrificare LA BASE ovvero la parte più vulnerabile del Comparto
Sicurezza, per cercare di nascondere i propri limiti che invece emersero prepotentemente subito
dopo il disastro genovese.
Quando scendiamo in piazza per manifestare per i diritti della nostra categoria e per rivendicare
le risorse necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini, percepiamo la fiducia della gente che si
fida di noi ma che è anche consapevole della nostra fragilità alimentata proprio da quell'abbandono
istituzionale che spesso ti fa sentire solo di fronte a responsabilità professionali importanti.

A Genova dobbiamo lavorare ancora e molto per raggiungere un solido equilibrio tra il concreto
livello di fiducia che ci riconosce la cittadinanza e quello istituzionale, ma per raggiungerlo ognuno
deve fare la propria parte, istituzioni locali comprese. Per esempio siamo sorpresi e preoccupati di
fronte ad un Comune che giustamente evidenzia i limiti e le responsabilità del Ministero dell'Interno
sulla morosità per l'affitto non pagato per la Questura ma che contestualmente non sostiene le
battaglie sindacali per ottenere spazi adeguati necessari alla Polizia di Stato per garantire la
sicurezza dei genovesi.(in pratica se lo sfratto esecutivo dovesse essere eseguito dove si
sposterebbe la Questura?)
Il Dipartimento della PS oltre a fornirci personale e risorse deve finalmente aprire gli occhi su
una Questura che da troppi anni mette in campo esclusivamente politiche di facciata basate su
surreali dati statisti che tentano di mascherare inutilmente l'inefficace militarizzazione del Centro
Storico e la contestuale desertificazione del tessuto sociale (inaccettabile la scelta di chiudere il
Commissariato Centro Piazza Matteotti).
Una Questura di Genova che ha dimostrato di non voler puntare al recupero della necessaria
autorevolezza istituzionale, fondamentale per garantire sicurezza dei cittadini, preferendo
continuare a vivacchiare alimentando rapporti che purtroppo spesso non appaiono trasparenti con
quel substrato sociale collegato alle istituzioni (stadio, società sportive, enti, università, fondazioni
ect,,) obbligando il sindacato a portare avanti vertenze durissime per rivendicare diritti sacrosanti
come quello alla salute (emblematica la battaglia a tutela del nostro delegato DIGOS
ingiustamente trasferito per aver supportato il SIAP in qualità di RLS -d.lvo 81/08- sul rischio
esposizione amianto dei poliziotti nei cantieri TAV genovesi)
E' noto che la linea politica della Questura non vale solo per i suoi uffici ed i Commissariati, ma
è il punto di riferimento politico-istituzionale di tutte le altre Specialità e Specializzazioni della
Polizia di Stato presenti sul territorio.
I Dirigenti della Polfrontiera, Polstrada, Polfer, Polpostale, Reparto Mobile, Scientifica, DIA,
NOP, Reparto Prevenzione Crimine Liguria, Scientifica, Autocentro, TLC dopo troppi anni di
attesa necessitano di un riferimento che restituisca autorevolezza alla Polizia di Stato.
Genova ha bisogno di aria nuova, di aprire le finestre
proprio come si fa a primavera dopo un inverno umido e malsano.
L'auspicio è quello che l'anno 2016, intriso di difficoltà e preoccupazioni sociali ed
internazionali, possa essere per la nostra città quello della svolta, verso un rinnovamento vero
concreto ed istituzionale che è assolutamente necessario per rilanciare i valori per i quali ogni
giorno la Polizia di Stato genovese opera la sul territorio per la sicurezza dei cittadini.


Distinti saluti


Il Segretario Generale Provinciale
Roberto Traverso