Problematica erogazione pasto caldo

Problematica erogazione pasto caldo

Andria, 05/11/2011 - Servizio Mensa

AL SIGNOR QUESTORE B A R I
e, p.c.
ALLA SEGRETERIA SEZIONALE SIAP –BAT ANDRIA


Egregio signor Questore,

sono pervenute numerose segnalazioni da parte del personale in servizio presso i Commissariati della provincia barese, da ultimo quello di Andria, relativamente alla fruizione del pasto caldo in occasione di impiego in servizio per esigenze operative di ordine pubblico.
In tali circostanze, infatti, viene ribadito che il servizio viene a tutt’oggi gestito esclusivamente con l’attribuzione del ticket giornaliero, ritenuto unico strumento da adoperare nelle località sprovviste di struttura di mensa, ignorando di fatto le istruzioni contemplate nella circolare ministeriale del 13/06/2001 - successivamente adattate in data 15/11/2001 - le quali prescrivono il ricorso al buono pasto nel solo caso in cui il personale, tenuto a permanere sul luogo di servizio, non ha la possibilità di avvalersi del servizio mensa presso strutture interne dell’Amministrazione o di esercizi di ristorazione convenzionati. In altri termini, quando ricorrono le stesse situazioni per le quali in passato si dava luogo alla distribuzione di cestini da asporto appositamente confezionati.Nell’occasione, non è affatto trascurabile come il Dipartimento abbia ritenuto necessario rimarcare più volte “ l’impegno prioritario dell’Amministrazione a creare le premesse organizzative affinché i dipendenti impegnati in tali operazioni fruiscano del vitto con le modalità ordinarie previste”. Un’assegnazione del buono pasto, quindi, come extrema ratio ed in presenza della requisito essenziale costituito dal perdurare del servizio.
Se tanto è per la circoscritta condizione appena accennata, allora non trova dimora la perentoria affermazione che ricorre in simili occasione e che “prescrive” il ticket giornaliero come unica soluzione da adottare nelle località sprovviste di mense di servizio.
Siamo persuasi che in tali evenienze, qualora ne ricorrano le condizioni che comportano il diritto al vitto, allo stesso personale debba essere garantita la possibilità di fruire di un pasto caldo, il cui fabbisogno energetico, peraltro, risulta utile per fronteggiare particolari, talvolta inattese, situazioni d’impiego nei servizi in ordine pubblico che - vuoi per l’intensità dell’intervento, vuoi per significativi prolungamenti dell’orario - richiedono un impegno fisico stressante.
Quanto sopra, si ritiene opportuno un Suo autorevole intervento presso gli Uffici interessati alla materia , al fine di fugare ogni perplessità sull’argomento con istruzioni inequivocabili ed uniformi.
Certi che saprà in breve tempo sanare questa incresciosa situazione, in attesa di fattivo riscontro, l’occasione è gradita per porgerLe Distinti saluti.


Il Segretario Generale Provinciale
Vito Buono