DOPO IL SIT IN CATANESE, ANNUNCIATA LA MANIFESTAZIONE A MILANO

DOPO IL SIT IN CATANESE, ANNUNCIATA LA MANIFESTAZIONE A MILANO

Una manifestazione per la tutela di poliziotti e cittadini

 SICUREZZA: SINDACATI POLIZIA, 8 E 9 LUGLIO MANIFESTEREMO A MILANO
(AGENPARL) – Roma, 03 lug – “L’8 e il 9 luglio prossimi a Milano, in concomitanza con il vertice
europeo di tutti i Ministri dell’Interno e della Giustizia, si terrà una manifestazione pubblica che farà
sentire il grido di dolore degli oltre 94.000 poliziotti che quotidianamente, senza alcun riconoscimento
ma con grande responsabilità, servono questo Paese pur subendo continue ed ingiustificate
umiliazioni da parte di un Governo che non sembra perdere occasione per delegittimarne la dignità
professionale ed umana, riuscendo ad incentivare una sola cosa: la demotivazione totale e la rinuncia
a combattere il crimine”.
Questo il messaggio indirizzato all’Esecutivo dai sindacati di polizia Siulp, Sap, Siap Anfp, Silp Cgil, Ugl
Polizia, Coisp, Consap e Uil Polizia, che oggi hanno incontrato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano,
al quale hanno detto a chiare lettere che “il tempo delle vane promesse e delle desolanti pacche sulle
spalle è ormai finito. Ciò, anche in funzione del fondato timore di ulteriori tagli lineari alla sicurezza,
senza alcuna considerazione delle attuali precarie condizioni di lavoro e di vita del personale. Per non
parlare – proseguono i sindacati – del perdurare del blocco del tetto stipendiale e la preannunciata
chiusura di 80 questure delle 103 attuali e degli oltre 300 presidi di Polizia che minano alle
fondamenta il diritto alla sicurezza dei cittadini”.
“Gli interventi di contenimento della spesa pubblica hanno inciso profondamente sul funzionamento
del sistema e sulla credibilità dell’istituzione; il personale vive una profonda condizione di disagio che
non è più mascherabile, neanche con il notorio senso di responsabilità e di totale abnegazione che da
sempre lo contraddistingue. Contro questo stato di cose – concludono – e per sensibilizzare anche il
Presidente del Consiglio, che sembra particolarmente distratto verso la comunità del personale in
divisa, siamo pronti a mettere in atto tutte le iniziative di protesta che si renderanno necessarie,
qualora non sarà emesso un provvedimento per lo sblocco del tetto salariale a partire dal 1° luglio
corrente, considerato che le risorse necessarie, ancora una volta, ci sono perché messe a disposizione
dallo stesso personale in uniforme e dalle relative Amministrazioni”.