GOVERNO: PROVVEDIMENTO P.A.- I POLIZIOTTI DICONO BASTA -

Roma, 13 giugno 2014

Dopo cinque anni di blocco del contratto e del tetto salariale, aspetto quest’ultimo che ha menomato la funzionalità degli uffici e l’operatività delle Forze di polizia, dopo un “buco” di organico di oltre 40mila operatori e di fronte all’escalation dei crimini quali furti, scippi e rapine che hanno letteralmente minato ogni sicurezza dei cittadini dal nord al sud del paese, oggi il Governo con l’approvazione del decreto legge, inerente la riorganizzazione degli uffici centrali e periferici della sicurezza e la reintroduzione del blocco del turn over al 20% delle cessazioni, sta per annientare ogni possibilità di difendere i cittadini e le Istituzioni dall’aggressione criminale.
Lo affermano in una nota i sindacati SIULP, SIAP-ANFP, SILP CGIL, CONSAP e Federazione UIL Polizia con la quale, nel commentare le devastanti anticipazioni contenute nei provvedimenti relativi alla riorganizzazione della P.A., centrale e periferica, all’esame del CDM odierno e con i quali l’esecutivo si appresta a chiudere circa 80 Questure, Prefetture e altrettanti Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza oltre ad un non meglio specificato assorbimento della Polizia Penitenziaria e della Forestale in altri corpi di polizia, dichiarano di essere pronti ad ogni forma di protesta con mobilitazione generale permanente per scongiurare quella che definiscono una vera e propria caporetto della sicurezza del Paese.
Oggi, continuano i leaders dei Sindacati tutti gli sforzi dei poliziotti costretti ad operare anticipando di tasca propria le risorse necessarie per le riparazioni delle macchine o a volte anche per fare rifornimento, con orari assurdi sino ai doppi turni, come ad esempio per le scorte ai politici e alle tante, troppe persone che utilizzano questo sistema per mero status simbolo per garantire i controlli alle frontiere e per l’accoglienza degli immigrati che arrivano sulle nostre coste o per la vigilanza in ogni angolo del paese per la prevenzione e il soccorso pubblico in attesa di vedersi riconoscere il sacrificio e l’abnegazione sinora dimostrata verranno annullati per effetto di decisioni unilaterali, assurde e destabilizzanti anche per la stessa tenuta della sicurezza e della coesione sociale.
Chiudere 80 questure, altrettante prefetture e comandi provinciali, significa affermare che nel nostro Paese la sicurezza e il soccorso pubblico non hanno bisogno di poliziotti e di vigili del fuoco perché la criminalità non esiste e il dissesto idrogeologico dei nostri territori è solo un’invenzione degli addetti ai lavori che, conseguentemente verranno tagliati insieme alle chiusure dei presidi di legalità.
I poliziotti non ci stanno a tale scellerato piano e per far comprendere quanto sia importante e vitale il lavoro che svolgono, cominceranno dal disdire ogni impegno sindacale che ha previsto gli orari in deroga che permettevano i doppi turni a cominciare dalle tutele ai politici sperando, che così facendo ci si accorga che o si raddoppia il personale o si rinuncia alla sicurezza.Roma 13 giugno 2014LE DICHIARAZIONI DEI SINDACATI SONO STATE RIPRESE DALLE MAGGIORI AGENZIE DI STAMPA DEL PAESE
ANSA - Pronti a mobilitazione contro chiusure questure e comandi. Il decreto legge di riforma della PA all'esame oggi del Consiglio dei Ministri, "destabilizza la sicurezza del Paese e sta per annientare ogni possibilità di difendere i cittadini e le istituzioni dall'aggressione criminale". Lo denunciano i sindacati di polizia Siulp, SIAP/ANFP, Silp Cgil, Consap e Federazione Uil Polizia. Le organizzazioni definiscono "devastanti" le anticipazioni contenute nei provvedimenti relativi alla riorganizzazione della PA con i quali "l'esecutivo si appresta a chiudere circa 80 Questure, Prefetture e altrettanti Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, dell'Arma dei Carabinieri e della guardia di Finanza oltre ad un non meglio specificato assorbimento della Polizia Penitenziaria e della Forestale in altri corpi di polizia". I sindacati si dicono "pronti ad ogni forma di protesta con mobilitazione generale permanente per scongiurare quella che è una vera e propria Caporetto della sicurezza del Paese". ANSA
ADNKRONOS - SINDACATI POLIZIA, NO A CHIUSURE QUESTURE E PREFETTURE
Dopo cinque anni di blocco del contratto e del tetto salariale, aspettando quest'ultimo che ha menomato la funzionalità degli uffici e l'operatività delle Forze di Polizia, dopo un "buco" di organico di oltre 40mila operatori di fronte ad una escalation dei crimini quali furti, scippi e rapine che hanno letteralmente minato ogni sicurezza dei cittadini dal nord al sud del Paese, oggi il Governo con l'approvazione del decreto legge , inerente la riorganizzazione del blocco del turn over al 20% delle cessazioni, sta per annientare ogni possibilità di difendere i cittadini e le istituzioni dall'aggressione criminale. Lo affermano in una nota i sindacati Siulp, SIAP/ANFP, Silp Cgil, Consapevole e Federazione Uil Polizia. I sindacati fanno riferimento alle "devastanti anticipazioni contenute nei provvedimenti relativi alla riorganizzazione della PA, centrale e periferica, all'esame del CdM odierno e con i quali l'esecutivo si appresta a chiudere circa 80 Questure, Prefetture e altrettanti Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza oltre ad un non meglio specificato assorbimento della Polizi Penitenziaria e della Forestale in altri corpi di polizia" e dichiarano di "essere pronti ad ogni forma di protesta con mobilitazione generale permanente per scongiurare quella che definiscono una vera e propria Caporetto della sicurezza del Paese".